Meditando sui post degli altri, alcuni per me inutili altri per fortuna interessanti, dopo attenta decantazione ho elaborato la mia idea definitiva. Come nel giornalismo ci sono le cinque W (le sapete nevvero, in caso avvisatemi) i blogger di viaggio come me scrivono per soddisfare cinque E, che riguardano il prima durante e dopo la stesura dei contenuti da pubblicare. E spiegano perché scriviamo, perché dedichiamo ore preziose davanti a una tastiera invece di uscire a passeggio con il cane, perché a volte inseguiamo i numeri ostinandoci a credere che la quantità sia meglio della qualità, finché ci rendiamo conto che grazie al cielo non è (sempre) così. Ci sarebbe un’altra lettera, una vocale che ho scoperto in rete inizialmente riferita ai nuovi turisti ma che si adatta perfettamente anche ai miei lettori. La tengo per un prossimo post, tanto anche le vocali sono cinque.

laosc69

Emozione

Scrivo per emozionare i lettori, perché un racconto di viaggio accende i ricordi di chi è stato in un luogo, permette agli altri di sognare e desiderare di andarci, stimolandoli a cercare sul mappamondo i luoghi descritti. E io mi emoziono tanto quanto chi mi legge.

Entusiasmo

Chi vive per viaggiare o quasi, come me, è un eterno bambino e gioisce davanti alle cose piccole come e più che davanti a quelle grandi. Lo stesso stupore e la meraviglia si ritrovano nel blog.

Esplorazione

Il viaggiatore curioso cerca il nuovo ovunque, anche quando va per la decima volta in un posto che dovrebbe conoscere a menadito, e gira e osserva finché trova un dettaglio nuovo, quel qualcosa che ancora gli mancava.

Esperienza

Non me ne vogliano gli amici e amiche giornalisti che ogni giorno brontolano, ripetendo come un mantra che i blogger stanno facendo il loro lavoro e, quel che è peggio, vengono scelti assieme o al posto loro per promuovere una destinazione. Giornalisti e blogger (siano essi fashion, food o travel) hanno una funzione diversa. Si muovono, scrivono, lavorano con modalità e scopi diversi. Dovrebbero andare mano nella mano alla scoperta del territorio, se gli enti preposti si decidessero a cooptarli faremmo bingo. Mettetevelo nella zucca!!

Ego

Ogni volta che rileggo i miei post preferiti mi faccio i complimenti da sola “Ma Quanto Sono Brava A Scrivere?” Non siamo tutti noi blogger autoreferenziali (solo un pochino)? Il blogging, ovvero tenere diari di viaggio da mettere in rete, è una forma di letteratura di viaggio decisamente leggera ma utile, per noi e per gli altri. Scriviamo per noi, ricordiamolo, non c’è nulla di male perché la scrittura è una forma espressiva potentissima. Come diceva Nanni Moretti che cito spesso e ringrazio per averlo detto “Le parole sono importanti”. Scrivere è stata una mia grande passione sin da piccola, un po’ come farsi i selfie ora, e sono felice che il blog Gamberetta mi abbia permesso di scrivere e condividere tanti pensieri, spesso profondi, con amici vecchi e nuovi, vicini e lontani. Amici, non solo seguaci.

Etica

Infine, ultima ma non ultima, la E di Etica, la necessaria correttezza e trasparenza con cui si deve comportare chi scrive sul web, per rispetto verso i suoi lettori e gli eventuali committenti dei lavori. Aggiungo questa parola due anni dopo avere scritto il post originario, in questo tempo AITB, Associazione italiana travelblogger di cui faccio parte, è nata e cresciuta sino a mettere a punto un vero e proprio codice etico che io e gli altri associati dobbiamo sottoscrivere e mettere in pratica. Sul blog e sui social network. Leggetelo, è interessante e utile!

Regolamento collaborazioni http://travelbloggeritalia.it/policy-collaborazioni-esterne-nei-blog/

Comunicato AITB PATTI CHIARI http://travelbloggeritalia.it/travel-blogger-e-trasparenza-arriva-primo-regolamento-firmato-aitb/

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