In giro per l’alto Veneto a Pasqua sotto un’acqua scrosciante e implacabile, ma chi ci ferma? In ottima compagnia e, dulcis in fundo, con una passeggiata di mezza giornata a Venezia tra monumenti e… bacari!
Conegliano ha un centro storico raccolto su una via principale, circondata da antichi palazzi ed eleganti porticati che lasciano intravvedere bellissimi campanili e il castello in cima alla collina. La mia prima scelta di enoteca è purtroppo impraticabile perché tarda ad aprire, ma anche la seconda scelta si rivela un posto carino dove un oste simpatico serve un ottimo vino.
Cison di Valmarino a prendere il Pane e vedere al volo la Piazza ottimamente restaurata e il castello dei Brandolini d’Adda che domina la vallata.
Follina e la sua splendida, antichissima, abbazia cistercense.
Valdobbiadene: piazza e PAM per fare la spesa coi Punti.
Feltre a Passeggio nel centro storico, bellissimo ma deserto e più Popolato nelle osterie che nei bar, chiusi fino alle 15. Ma anche San Vittore, un nome cupo nell’immaginario collettivo ma che qui identifica una chiesa, anzi un posto pazzesco appena fuori dal centro a cui si accede da una scalinata che già lo rende un luogo speciale. E dentro un ciclo di affreschi ben conservati e ben restaurati racconta storie della Bibbia, con evidenti influenze bizantine come recita la guida. Eccezionale!
Cesiomaggiore per fare shopping caseario allo spaccio Lattebusche.
Santa Giustina per un incontro, estemporaneo ma intenso, tra compagni di viaggio.
Fadalto, Lago di Santa Croce, Alpago con qualche squarcio di cielo finalmente azzurro e un caldo sole che dà luce a tutto e accende i colori della terra e del cielo.
PIU’ Pausa caffè in un posto figo e molto ben frequentato.
Piana del Cansiglio con più neve di quanto ci si potesse aspettare, freschissima e bianca anche sui tetti delle case.
Vittorio Veneto: Ceneda? No, Serravalle, che meraviglia! Due passi, acqua a catinelle e un nuovo incontro estemporaneo tra viaggiatori di fronte a un ottimo calice di vino.
Venezia a Pasquetta, meteo altalenante ma condizioni abbastanza buone da poter fare tutto, orologio alla mano e senza indulgere troppo in pause contemplative. Dalla stazione di Santa Lucia siamo state in Lista di Spagna, Strada nuova, Rialto, San Marco e siamo rientrate per Campo San Polo con deviazioni off track per salvarsi dalla folla di visitatori.
Tutte le tappe veneziane sono state molto Pop nei contenuti e nei Prezzi, le conoscevo ma le straconsiglio:
Dalla Vedova per Polpetta, crostino al baccalà e vino rosso, con visuale del medesimo vino rosso che fuoriusciva dalla porta di servizio causa rottura di damigiana. Pareva sangue che scorre sull’asfalto ma ho considerato questo un simbolo assoluto di cambiamento Positivo.
Gran caffè Torino con i compagni di viaggio del giorno prima per un caffè al volo.
Tramezzino sulla calle, sempre al volo.
Magafè (se si chiama così) per arancino, crostino e vino rosso, dietro campiello do mori ovvero accanto al Ponte di Rialto, ma lontani decisamente dalle cose di Plastica che normalmente i veneziani danno ai turisti.
1 Commento
gamberettarossa
i NOSTRI luoghi del cuore silvia, a presto su questi schermi e arrivederci a cornuda! 🙂