Scrivo balzellando avanti e indietro nel tempo perché gli ultimi giorni, anzi le ultime ore a Santorini sono un perfetto mix di relax e attività (di giorno e di sera), di coesione fra di noi e nuove conoscenze. C’è un antefatto: venerdì ho incrociato alla stazione dei bus Elisa, la coordinatrice del gruppo parallelo, che vedendomi scendere dal mezzo ha esclamato: Roberta! E io mi sono sentita in uno di quei film dove l’attore cerca la telecamera. Non l’avevo mai vista, ma lei aveva intercettato le mie foto su FB e mi aveva riconosciuta. Basta sms finalmente, progettiamo di passare tutti insieme almeno una sera. Venerdì per esempio. Quindi appena noi cinque camminatori ci riuniamo al gruppo, e ci diamo 1h di libertà per pranzo, vado a “testare” un bel ristorantino in centro a Thira con Alice: prendiamo un’ottima insalata e un’ottima birra alla spina.

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Decidiamo che Atlantidas fa al caso nostro, prenoto per noi 18 e poi avviso Elisa che ci vedremo qui, dopo cena ma va bene lo stesso.

Relax in spiaggia al pomeriggio, stavolta proviamo Monolytos che si trova poco oltre l’aeroporto, anche se perdiamo un’oretta in attesa del bus ormai siamo tranquilli in ogni situazione, e anche se ogni tanto sento qualcuno che brontola non ci faccio caso perché so che è una cosa passeggera. La spiaggia è ok, io no, accuso un mal di pancia crescente e sto volentieri col mio bellissimo gruppo, ma senza strapazzarmi. Ripassiamo a Oia a cambiarci e via! Seratona?

SIII! Cena buona in un ristorante che la sera è affollato di turisti e locali, dove si sta bene senza troppa confusione anche se, appena oltre la siepe, la musica dei vicini discopub si fa già sentire. Dopo cena racconto un po’ la storia di Avventure e ci scambiamo quei consigli utili per i prossimi viaggi, è una bella discussione collegiale dove ho piacere di sentire il feedback di ciascun partecipante alla luce di questa nuova esperienza di viaggio in gruppo. Bello bello. Poi arrivano i 14 di Elisa e le chiacchiere, i confronti, gli scambi di idee si moltiplicano. Poi basta chiacchiere, si balla! Io sarei stanca ma invece di seguire la parte del gruppo che rientra, vado a ballare; continuiamo a mescolarci coll’altro gruppo e chiacchiero piacevolmente col carinissimo Antonio, un ragazzo che in corsa per venire con noi si è trovato il gruppo chiuso e poi, con fiducia, ha aspettato il parallelo per iscriversi. Mi offre il drink che aveva promesso pre viaggio, non faccio tardi, torno a Oia prima delle 3 (!!!). Kalinikta!

Sabato mattina free: ognuno segue le sue esigenze di shopping, passeggio, struscio, anche spiaggia subito. Io ho una stanchezza montante che mi blocca in stanza fin quasi a mezzogiorno senza fare null’altro che ordine nelle cose e con immensa fatica. Eppure vorrei fare due cose essenziali prima di partire: visitare una cantina, come ho promesso agli enoappassionati del gruppo, e andare dal parrucchiere che è il mio ultimo pensiero in viaggio, da oltre 15 anni. Da Galini chiedo lumi: la cantina è facile e, dopo il primo sconcerto con parole tipo: ma proprio tu dall’Italia verresti a Santorini a tagliarti i capelli? Mi viene suggerito di andare in bus a Messaria, un bellissimo paesino (che scuse si inventano per una nuova visita) e cercare in centro uno di questi tre coiffeur: Popi, Cristina, Plaisir. Mi sembra di sentir nominare le pensioni della riviera romagnola, ciascuna col suo nome evocativo e un preciso target di riferimento: Popi, Cristina, Plaisir. Trovo che questi nomi siano quasi almodovariani, che forte!

Eppure le cose non vanno così. Col gruppo abbiamo appuntamento a metà pomeriggio a Perissa, la prima spiaggia e il luogo dove passeremo l’ultima serata santoriniana, tutti insieme! Elisa & co e tutti, lei ha prenotato il ristorante con un ricchissimo menu, acqua e vino a volontà, spettacolo di musica e balli dal vivo, piatti spaccati per terra e alle pareti. Insomma non ci faremo mancare nulla. Quando mi metto in movimento devo però ripassare al centro di Oia per fare forse un po’ di shopping, ma l’ispirazione è pari a zero, riesco “solo” a fare l’ennesima fila di foto e immortalare per l’ennesima volta questo angolo di paradiso. Entro nel primo coiffeur del centro, un posto molto figo dove mi propongono shampoo, taglio e piega per 80 euro. Arrivederci e grazie. Poi bus, ho rinunciato all’idea di fermarmi a Messaria per stare col gruppo e andare alla cantina. Santos dovrebbe essere vicino a Pyrgos, facilmente raggiungibile col bus e già che ci siamo potremmo vedere un altro strepitoso tramonto da lassù.

Invece niente, arrivata in spiaggia i miei ragazzi mi comunicano che non hanno voglia di andare alla cantina un po’ per rilassatezza generale, un po’ per il sovraffollamento dei bus che negli ultimi giorni è evidente. Siamo al 10 agosto ed è giusto così. Quindi rinuncio ai miei obiettivi del giorno e mi spaparanzo su un lettino, peccato che di fronte a me ci siano due coppie di Genova appena arrivate che parlano a voce alta dell’Italia, del lavoro e di cose per le quali devono tirarsela. Uno strazio, capisco che la vacanza è agli sgoccioli ma se dobbiamo rimanere con questo circondario allora è meglio rientrare. Peccato, però questo è il modo migliore per prepararmi al prossimo desiderato viaggio nel DESERTO, laggiù dove gli spazi sconfinati fanno riflettere ma non troppo, dove l’aria rarefatta colora il cielo del blu più intenso e spesso, se dio vuole, non funziona il cellulare.

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Stiamo stravaccati come un branco di animali al pascolo…

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poi, alla spicciolata, ci sciacquiamo e ci cambiamo nelle docce e camerini della spiaggia. Dall’ora dell’ape alla cena al dopo cena, a Perissa la notte è lunga. A Porto Castello, il nome del ristorante, arriviamo prima di Elisa & co e iniziamo a brindare… a mangiucchiare… a farci foto.

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Poi è un crescendo di parole, abbracci, tenerezza, scherzi, risate, innaffiati da tanto vino e con piatti di portata che vanno in giro per i ns lunghi tavoli in una ricca cena.

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E poi i piatti spaccati, il sirtaki e la musica dal vivo…

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non ci passa più finché chiudono il locale. Riesco anche con qualche rincorsa a chiudere la cassa comune, incredibile.

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Ma è il 10 agosto, la notte di san Lorenzo!! Come mancare la ricerca delle stelle cadenti? Ci trasferiamo in spiaggia, belli pienotti, convinti di imbatterci in una cascata di stelle. Io non sono proprio lucida e forse cerco altro. La musica, quella canzone che prima di partire avevo deciso che sarebbe stata la mia canzone dell’estate e invece, proprio a Santorini, non ho ancora sentito. Daft punk, Get lucky. Ho bisogno di fortuna, ancora, di proseguire la linea del destino che quest’anno mi ha rimesso in carreggiata facendomi iniziare un lavoro nuovo, faticoso ma bellissimo. Altro che stelle cadenti, se stessi col naso all’insù ad aspettare una stella rischierei di passarci qualche giorno. Meglio cercare la musica. Ecco Get Lucky! Balzo in piedi, saluto con un mugugno i compagni di viaggio e la cerco in un locale di fronte, ballucchio goffamente come ho sempre fatto, mi guardo intorno per il tempo di un’altra canzone, non ritrovo più l’ingresso alla spiaggia dove sono i miei amici. Panico, no dai, viene a prendermi il padrone del ristorante a bordo di un quad (forse) e mi indica dove stanno, giusto in tempo per vederli in partenza. Riuniti andiamo all’angolo dove assieme ad altre decine di turisti aspettiamo e speriamo nel bus a queste ore strane. Bravi a farli andare tutta la notte, abbiamo visto che si può passare un’intera settimana nella splendida Santorini senza prendere l’auto. La si vede in un certo modo, ma ci è andata bene così. E ci vogliono i soliti due bus per rientrare a Oia, dove con una sarabanda di baci e abbracci ci salutiamo perché io e le tre nordestine saremo le prime a partire, abbiamo tipo 2h per dormire che alle 5 siamo in piedi, mentre per i romani e i milanesi il risveglio è più tranquillo.

Con una fatica boia ci alziamo, in taxi arriviamo all’aeroporto e poi volo per Atene, transfer, attesa con pisolo sui divanetti e trascinamento al gate, volo per Venezia e quel sant’uomo di mio cognato che ci viene a prendere con la Mini e incredibilmente ci facciamo stare tutti i bagagli. Fine della vacanza, è stato bello, è durato poco.

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