Oggi toccano le sei domande di Cris, con cui si chiude il quartetto del mio primo blogtour Francigena in terre di Siena. Eravamo assieme a Veronica Flavio e Simonetta, siamo ancora qui, siamo ancora amici insomma, cosa volere di più? Sono così contenta che non dovrei dire più nulla ma voglio spendere due parole su questo blogger che di certo non passa inosservato, con cui si può passare rapidamente dai discorsi più seri alle cazzate senza perdere il senso della conversazione. Davanti a una bottiglia di vino riesce meglio ovviamente.

Cristiano è godereccio quanto basta, al punto 4 esordisce con “Sono onnivoro, le belle esperienze in viaggio sono ovunque”. E lo ripete due righe sotto. Chiacchierone ma allo stesso tempo riservato, credo abbia una vita personale molto più intensa della vita social. Su questo io stessa sto meditando da tempo, è possibile che la mia presenza virtuale sia limitata sempre più ed è anche merito suo, perché centellinando i post mi ha fatto capire assieme ad altri amici l’importanza della vita reale e la scala delle priorità. Grazie Cris, speriamo di trovarci nuovamente in giro, anche solo davanti a una bottiglia di vino. Dimenticavo… su una cosa non andiamo d’accordo, o almeno abbiamo avuto modo di discutere in passato (da amici eh). Io adoro Milano mentre lui fa fatica ad arrivarci e la saluta sempre con ironia, come se avesse un rapporto difficile con la mia città italiana preferita. In realtà ha delle motivazioni sacrosante e vivere in equilibrio tra la provincia e la città è una cosa che in tanti stiamo cercando di fare. Non aggiungo altro!

0811-20

1 Chi sei – dove ti trovi?

Sono Cristiano, nasco come blogger quando ancora questa parola in Italia pochi la conoscevano – nel lontano 2007. Apro VIAGGIOVERO per condividere le mie esperienze, raccontare le mie storie, ma soprattutto per aiutare le persone a viaggiare al meglio. Negli anni poi ho aperto un canale Youtube in cui pubblico video tutorial e consigli sul mondo del viaggiare, ho studiato e sono diventato consulente e formatore per agenzie di viaggio, tour operator e realtà turistiche in generale. Sono inoltre accompagnatore turistico abilitato con regolare iscrizione e ho co-fondato la media agency TBnet, che sviluppa progetti di promozione turistica, rafforzamento brand impiegando blogger e influencer da tutto il mondo. La mia base è in provincia di Reggio Emilia, ma sono spesso a Milano e Roma. In questo momento sono in Spagna, Andalusia per la precisione. Mi piace, quando ne ho la possibilità, vivere per qualche tempo (anche 10 o più giorni) in un luogo per carpirne la vera essenza, cosa che con un semplice passaggio risulta impossibile.

2 Do per scontato che ti piaccia viaggiare avendo un blog di viaggi. Cosa cerchi quando viaggi?

Come ho detto prima: la vera essenza del luogo. Che sia bella o brutta. Mi piace frequentare i luoghi comuni o comunque frequentati da gente del posto. Non ho mai creduto nel viaggio “cartolina”, ovvero quello che tocca più destinazioni possibili. A volte mi è capitato di arrivare in un luogo, amarlo da subito o addirittura non capirlo e quindi voler rimanere per farmi un’idea più chiara.

3 Qual è il tuo rapporto con il web? C’entra col tuo lavoro e la vita di tutti i giorni o è soprattutto una passione?

È il mio lavoro, sono connesso e sul web tutta la giornata e anche di più. Con questo non voglio dire che ne sono dipendente, la vita offline è quella che vale la pena vivere e sarà sempre così. Infatti sul “mio” web non condivido fatti di vita privata, né credenze politiche o sportive ad esempio, ho sempre considerato il web un’opportunità di lavoro, un luogo in cui stringere nuove conoscenze, che poi magari possano diventare amicizie o collaborazioni. Io sul web sono la stessa persona che si può incontrare dal vivo, ma come dal vivo non racconto le mie vicende private se non ad amici, non lo faccio nemmeno in rete.

4 Raccontaci una bella esperienza di viaggio e un brutto episodio accaduto durante un viaggio.

Sono onnivoro. Le belle esperienze in viaggio sono ovunque. Ti posso raccontare di aver trovato il momento perfetto in un villaggio sperduto tra le montagne azere, in un “bar” di paese in cui persone senza età mi hanno offerto del chai. Ma allo stesso modo ho provato sensazioni meravigliose mentre lavoravo da ore in un café di Chelsea a New York o durante un trekking in Trentino. Mi fa sempre sorridere quando leggo di travel blogger o viaggiatori che trovano la bellezza del viaggio soltanto in esperienze avventurose o in luoghi sconosciuti ai più. Le belle esperienze sono ovunque.

Nessun brutto episodio, perché credo che le difficoltà in viaggio (e ne ho avute parecchie) siano parte del viaggio stesso. Posso aver avuto paura, provato malinconia, solitudine, ira, tristezza. Sono soltanto l’altro lato della medaglia e fanno parte del viaggio, come le stesse difficoltà fanno parte della vita di tutti i giorni.

5 C’è un prodotto locale (cibo o bevanda) che hai scoperto in viaggio e ti è particolarmente piaciuto?

Tanti! Se ne devo dire uno su tutti: l’hummus in medio oriente. Ogni paese ha la sua ricetta e io le adoro tutte. Sì, sono dipendente da hummus.

6 Dove andrai nei prossimi mesi? Quali sono i tuoi programmi di viaggio?

Le idee sono tante, dopo la Spagna ho in programma diverse zone d’Italia meno conosciute, voglio l’Islanda in modo costante, l’Asia mi richiama ormai da anni e vorrei davvero farmi trovare. Ma anche il Canada occidentale e alcuni paesi dell’Est Europa che mi mancano. Insomma… le idee sono mille, e alla fine decido sempre all’ultimo momento o giù di lì.

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