Benvenuti in un nuovo glossario, un esercizio necessario quando torno da un viaggio che mi dà tanto, persino dal punto di vista linguistico. Spero che i termini azzorriani siano chiari, ben tradotti o ben spiegati, ditemi se non è così. Abbrevio solo le sigle delle isole. TER, SJO, PIC, FAI, SMI. Buona lettura e buon viaggio, a puntate!

ABACAXI

ananas coltivato sull’isola di Sao Miguel, Arruda è la piantagione con le caratteristiche serre che abbiamo visitato. Il frutto è dolcissimo e più piccolo degli ananas che si trovano di consueto sul mercato.

ADEGAS

di per sé le adegas sono le cantine, sull’isola di Pico si trovano le più famose ma si producono ottimi vini in quasi tutte le isole Azzorre. Con la complicità del turismo molte si stanno convertendo all’ospitalità con i vari servizi che noi winelover conosciamo bene, degustazioni, agriturismo e dintorni. Dormire in una vecchia cantina costruita in pietra lavica dev’essere una super esperienza, che dite?

ALFANDEGA

la dogana è il luogo di arrivo e di controllo delle merci in un porto, mi è molto piaciuta quella di Ponta Delgada (SMI) con la sua sagoma scura di pietra lavica. Pare che sia ancora attiva.

ALGAR DO CARVAO (TER)

una profonda cavità naturale dovuta a un’eruzione vulcanica che ha provocato la caduta di lava in profondità, un “camino vulcanico”. Ospita specie vegetali endemiche e interessanti stalattiti di silicato. Una bella escursione (occhio agli orari di visita) in un ambiente particolarmente selvaggio.

AMARELO

vedere alla voce COLORI.

AMERICA

USA e Canada sono le terre di destinazione dove migliaia di azzorriani sono emigrati. Alcuni per restarci, altri per mettere via i soldi e rientrare nella loro isola (come fanno da sempre i migranti economici), se potete ascoltate le loro storie di sacrifici e successo.

ANGRA DO HEROISMO (TER)

la capitale di Terceira è stata definita eroica quando nel 1829 resistette a un assalto dei seguaci del re portoghese. Bellissima, colorata, vivibile giorno e notte, è stata ricostruita dopo il terremoto del 1980 anche grazie ai fondi UNESCO, in attesa del prossimo cataclisma… Città marinara e portoghese, ha un piccolo centro storico da scoprire a piedi con chiese e palazzi dai colori pastello e un paio di zone che si raggiungono in brevi passeggiate. A Monte Brasil si arriva a piedi in meno di un’ora dal centro città, si tratta di un vulcano spento che conserva la vecchia caldeira. C’è un bel panorama della città dall’alto, un castello e alcuni dei primi edifici civili risalenti a 500 anni fa, quando si sviluppò il porto e le prime attività commerciali in transito, sulla via delle Indie tra Europa e America. Servono almeno due mezze giornate per visitare la città.

ANTICICLONE

Azzorre uguale anticiclone, non occorre essere meteorologi per saperlo, lui porta cambiamenti del tempo nell’Europa continentale e ogni volta che passa dalle nostre amate isole si fa sentire.

AREIA

la sabbia chiara delle poche spiagge che ho visto, come la piccola baia di Porto Pim a Faial, contrasta con le scure rocce vulcaniche, molto più presenti sulle coste rocciose.

AUTOBUS

considerate i trasporti pubblici per muovervi nelle isole, abbiamo tanto usato il taxi ma il bus pubblico per gli spostamenti principali può essere utile, basta scegliere tra le varie compagnie presenti su una o più isole. L’unico vero giro in bus che ho fatto con metà gruppo a Faial è stato significativo, con Farias, la compagnia che ogni giorno parte dal centro di Horta alle ore 11,45 e in circa tre ore effettua il giro dell’isola in senso orario. La prima parte coincide con l’avvicinamento a Capelinhos e Caldeira, poi è tutto un susseguirsi di scenari naturali e paesini, sempre diversi, fino a un ingresso spettacolare a Horta dove si vede la città da sopra.

AZUL

vedere alla voce COLORI.

AZULEJOS

si trovano spesso questi splendidi ornamenti colorati che abbelliscono le pareti degli edifici in questa appendice del Portogallo, elemento portante dell’architettura lusitana.

BACALHAU

il baccalà che, pescato nel freddo mare del nord, è consumato soprattutto in Italia e Portogallo quindi anche alle Azzorre, in tanti modi diversi tutti gustosi e sani.

BALEIA, BALEEIROS

l’epopea triste delle balene, cacciate fino a trent’anni fa, è ora emblema della tutela del mare con tutte le sue risorse. Visitate i musei dedicati in varie isole, pensate quanti cetacei sono morti e quanti uomini coraggiosi hanno sfidato gli elementi per cacciarle.

BARULHO

rumore, confusione, casino. Una delle mie parole portoghesi preferite, dai tempi del viaggio a Capo Verde. Muito barulho, così si lamentava una mia padrona di casa con i ragazzini in strada, me la ricordo ancora.

BEIRA (SJO)

villaggio situato sopra il capoluogo Velas dove ha sede la cooperativa Uniqueijo, associata a Lactaçores. Questo è il principale produttore lattiero caseario dell’arcipelago e una realtà quasi secolare nella gestione della filiera agricoltura – allevamento – commercializzazione in tutto il mondo. Non solo nelle ex colonie portoghesi che comunque acquistano un bel po’ di formaggi, ma in tanti ristoranti gourmet. I piccoli allevatori lasciano al pascolo vacche e pecore (felici) tutto l’anno, mungono il loro latte ottimo e lo portano qui. La nostra visita è stata interessante, almeno lo spero, non solo per gli addetti ai lavori (ehm) con degustazione finale di formaggi e vino rosso. E pure con la possibilità di acquistare a km zero tanti prodotti locali, insomma un po’ di tutto del buono delle Azzorre. Se poi volete smaltire le calorie, come abbiamo fatto io e metà gruppo, in meno di un’ora scendete al paese a piedi e ne vedete degli scorci belli. Molto consigliato.

BIRDWATCHING

le Azzorre sono un paradiso per i cacciatori con il cannocchiale, sia per i passaggi di uccelli sulla rotta atlantica, sia per le numerose specie endemiche.

BISCOITOS (TER)

mare in burrasca e baracchino per mangiare e bere qualcosa, nelle omonime pozze si sta così bene che se ci arrivate dopo un’escursione poi farete fatica ad andarvene. Io vi ho avvisato.

BRANCO

vedere alla voce COLORI.

CABO DA PRAIA (TER)

la punta est di Terceira con un piccolo forte diroccato e una bella vista sul mare.

CABRITOS (PIC)

vedere Lajido, una breve e interessante escursione con vista sul mare.

CACHALOTE

il capodoglio è il mio cetaceo preferito, quello che sbuffa per pochi secondi poi si immerge e può stare sott’acqua fin quasi un’ora. Quindi se uscite a fare whalewatching e lo vedete sapete che c’è? Avete avuto… no siete stati fortunati!!!

CAIS

il molo al porto, luogo di arrivi e partenze.

CALDEIRA (FAI)

in generale è il cratere di un vecchio vulcano ormai spento, in particolare alla Caldeira di Faial per tre ore si gira, attorno alla sommità del vulcano, tra paesaggi ora fiabeschi (con il sole), ora infernali (con la pioggia). Preparatevi a coprirvi appena salgono le nuvole dalla costa, un evento abbastanza frequente. Non solo le ortensie punteggiano d’azzurro il verde paesaggio, anche il blu del mare sullo sfondo è un bel vedere.

CALDEIRA DE SANTO CRISTO (SJO)

si incontra scendendo da Serra do Topo alla fine dell’escursione omonima, prima di risalire a Faja dos Cubres. Si tratta di una faja con una baia, dominata da una piscina naturale e una chiesetta dell’800 in uno scenario di rara bellezza. Un tempo luogo di pesca e allevamento di molluschi, ora è diventato una riserva naturale in un ambiente selvaggio, semi abbandonato dall’uomo, luogo di passo degli uccelli migratori. L’aria che si respira è estremamente spirituale, è uno dei posti più magici che abbiamo visitato (sempre sotto la pioggia).

CALDEIRA VELHA (SMI)

riserva naturale che incontriamo sulla strada da Ponta Delgada verso Ribeira Grande, a nord, fino a pochi anni fa semi sconosciuta e ora sovraffollata (in agosto). Si passeggia su un sentiero tra la vegetazione lussureggiante sino a una pozza d’acqua, una parte è intoccabile (perché fuma e ribolle, pare di essere in Islanda), poco sopra a una cascata di acqua calda farete un bagno ristoratore. Il biglietto da pagare all’ingresso è ripagato dalle attrezzature per cambiarsi e lavarsi. Poi andate a mangiare il cozido da Tony’s.

CALHETA (SJO)

il secondo porto dell’isola di Sao Jorge dove noi arriviamo all’una di notte, dopo una difficile traversata oceanica. Un paese grazioso che si visita rapidamente, con un ottimo ristorante di pesce, la nostra base per due giorni di esplorazione dell’isola.

CALHETA DE NESQUIM (PIC)

la fine del mondo e la fine del viaggio, anzi IL fine del mio viaggio: ho voluto fortemente arrivare sino a qui. Il mio bellissimo gruppo l’ha capito e ci siamo divisi in amicizia, metà in spiaggia e metà in giro con l’obiettivo di arrivare a questo punto poco raggiungibile dell’isola del vulcano a forma di balena e ops… se avete presente l’espressione “XY alla balena” ecco che proprio lì si trova questo meraviglioso paese! La guida Dumont del 2015 vi dedica una pagina, raffigura Calheta con l’immagine di una chiesetta e un porticciolo molto fotogenici, ma Calheta è molto di più. Una baia con le piscine naturali più belle e il club nautico TOP, non ancora attrezzato a museo ma sulla buona strada per diventarlo. Mario il locale ex pescatore anzi cacciatore di balene ci racconta le storie dei suoi compaesani che scriverò sul blog con calma, e pezzo per pezzo descrive i cimeli conservati nel club finché a malincuore dobbiamo stopparlo. Voglia di tornare a 1000! Calheta è il paese natale di Adelina proprietaria della Casa do Canto dove abbiamo dormito a Sao Roque, affitta una casa pure qui, contattatela!

CAMPING

la vita all’aria aperta e la natura esuberante rendono il campeggio un bel modo per alloggiare alle Azzorre. Ne ho visti alcuni attrezzati, altri spartani. Cercateli! Oppure noleggiate un camper per essere ancora più liberi.

CANTO

un tipico falso amico portoghese perché significa… angolo.

CALDO – CANJA – SOPA

brodo, minestra, zuppa, pietanze simili ma non uguali che io assaggio sempre con piacere, anche d’estate.

CASTELO BRANCO (FAI)

un piccolo centro con un vecchio castello e bei panorami, che si incontra a ovest di Faial andando verso Capelinhos e Caldeira.

CATAPLANA

pentola di rame con due parti uguali, una funge da contenitore e l’altra da coperchio. I piatti in essa cucinati prendono lo stesso nome, es cataplana di pesce.

CAMARAO – CHERNE

gamberetto e cernia, non potevano mancare questi prodotti ittici nel mio glossario!

CHA

il tè azzorriano è buono, perché è prodotto qui! Gorreana è la piantagione di Sao Miguel che abbiamo visitato, e che vi consiglio caldamente.

CHOURICO

insaccato crudo, assomiglia alle nostre salsicce.

COLORI

il portoghese chiama con parole musicali i colori, parole belle anche da sentire, per identificare rosso giallo verde blu: vermelho, amarelo, verde, azul. Branco e preto per bianco e nero. Un motivo per studiare questo idioma affascinante e molto diverso dallo spagnolo.

CORVO

Una delle piccole isole, mi manca assieme a Flores. Graciosa. Santa Maria (ved.). Da segnare per il prossimo viaggio alle Azzorre.

COZIDO

prodotto per cui è famosa Furnas (SMI) e il ristoratore Tony. Cozido è il piatto di carne mista cotto per otto ore sottoterra, nella lava bollente. Provatelo anche se a me non ha fatto impazzire.

CRIACAO VELHA (PIC)

zona a sud di Madalena dove crescono i famosi vigneti di Pico, vedere Zona de Adegas.

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