La prima settimana di settembre è ancora estate ma senza la folla agostana, scegliendo di visitare una zona delimitata della Corsica si può fare molto, e riservare a un viaggio più lungo gli approfondimenti.
Qui inizia il diario del mio piccolo viaggio del settembre 2020, solo 4 giorni; il tempo giusto di visita a mio avviso è una settimana. I punti fermi sono Bastia, che raggiungo con un comodo traghetto dall’Italia, Corte la città universitaria, e Saint Florent uno splendido borgo sul mare, comodo per esplorare sia Cap Corse come abbiamo fatto noi, sia per andare a sud ovest.
Primo giorno: Livorno – Bastia (nave) – Aléria (bus)
Alle 8 di mattina parte il traghetto Moby che in 4 ore mi porta da Livorno a Bastia, una traversata piacevole.
Sbarcata dalla nave ho mezza giornata di tempo per andare a passeggio da sola, non ho fretta di vedere tante cose perché mi fermerò anche al ritorno dal giro. Le prime cose da vedere sono il piacevole lungomare, le vie parallele ad esso, tra cui Rue Paoli piena di negozi, il Vieux port e la Cittadella.
Cerco la stazione: a Bastia è facile arrivare ed è altrettanto facile partire, a breve distanza ci sono la stazione dei bus e dei treni. Diversi autobus partono da qui in varie direzioni. Io prendo quello verso sud e in meno di due ore, percorrendo la costa orientale, arrivo ad Aléria.
Qui mi raggiunge in auto un’amica milanese che è salita dalla Sardegna a Bonifacio in nave. Ci troviamo nel mezzo insomma. E da qui partiamo verso il centro della Corsica, visitando l’interno dell’isola.
Cosa non ho visto
Il museo archeologico è allestito nel forte genovese trecentesco. Ospita gli oggetti rinvenuti nell’arco di diverse campagne di scavo nell’antica Alalia, sito etrusco prima che romano, e rappresenta un unicum nella storia non solo della Corsica ma del Mediterraneo.
Dove abbiamo dormito
Hotel Les Orangers Aléria. Poco dopo il centro, scendendo sulla sinistra verso la spiaggia, si trova questo due stelle più che dignitoso. Ha un grande parcheggio e dei portici al posto della lobby, comodi per bere qualcosa o per prendere una pizza nel locale adiacente, della stessa famiglia.
Io mi siedo con la guida in una mano e una birra Pietra nell’altra mano, per entrare subito nello spirito corso.
Quando arriva la mia amica abbiamo fame e lei propone il vicino ristorante famoso dove, promette, si mangiano delle vongole “da urlo”…
Dove abbiamo mangiato
Les coquillages de Diane Aléria. Famoso ristorante su palafitte, appena rimodernato e di stile ancora più carino di prima (così mi dicono gli avventori degli anni passati). Si trova al centro di Etang de Diane, il bacino dove si trova un famoso allevamento di frutti di mare. Questo è un posto da visitare di giorno e di sera.
Quando arriviamo noi troviamo un tavolino a malapena e le vongole non ci sono (!!!). ma la nostra delusione è compensata dalla vista superlativa della luna piena sullo specchio d’acqua, e da porzioni enormi di cozze che mangiamo fino alla fine del vassoio. Cozze saltate. Cozze al curry.
Incredibile ma vero, un chilo a testa, con patatine fritte di contorno, tutto innaffiato da buon vino bianco.
Qui di fronte c’è una grande cantina. Domani potremmo trattenerci a lungo ad Aléria, c’è un prezioso sito archeologico da vedere, la cantina, insomma non abbiamo tempo da perdere. Consiglio caldamente di mangiare qui, è decisamente una esperienza da fare!
Il racconto della giornata sui social network
La prima corsa è da Bastia ad Aleria ma è sul bus, quindi non è di corsa. Andava invece di corsa la parrucchiera che ho scelto fra le numerose disponibili in centro città. In pochi minuti con pochi tagli decisi, zac zac, mi ha messo la testa a posto (nei limiti del possibile), selfie in arrivo. Forse però il taglio corso mi ha dato alla testa, avendo un paio d’ore scarse per andare a passeggio a Bastia sono corsa su per le scalette in cerca della Cittadella, ma sono andata da un’altra parte. A caso ma non troppo.
La città vista dall’alto per ora deve aspettare, la cercherò al ritorno perché ripartiamo sempre da qui per Livorno ma… Non sappiamo ancora quando, non abbiamo pianificato molto, per me tutto ciò è bellissimo. Non mi sentivo così tanto in vacanza da mesi, ma cosa dico, da anni! Bastia è abbastanza sgarrupata, ho fotografato le cose normali, porte e palazzi, strade e scale, graffiti e manifesti elettorali. Ahimè pure qui si vota!
C’è la classe francese, immancabile, un tocco di italianità e tanta bella gente. I turisti sono soprattutto stranieri cioè né francesi né italiani. Questi ultimi, dai discorsi che ho ascoltato (mi piace origliare ve l’ho detto?) stanno lavorando. Chissà cosa fanno, in questo 2020 strano per tutti, è bello trovare i nostri connazionali impegnati proprio in questa bella isola. Come vedete c’è il sole e fa caldo. E in Italia come va? Oggi inizia #gamberettaincorsica
3 comments
Camilla
Ma sai che io non sono mai stata in Corsica?! Mi sa che devo assolutamente rimettermi in pari…! Predo spunto dal post per iniziare a conoscere l’isola, con l’idea che sicuramente uno dei prossimi viaggi che farò dovrà essere proprio in Corsica 😀
gamberettarossa
Ma sai che c’è un bel traghetto da Civitavecchia ed è una piccola crociera? Te la consiglio anzi stra consiglio. Io sono ancora alle prese con i programmi per pasqua, aprile maggio ecc per tornare…
Samu & Marghe
Non siamo mai stati in Corsica, ma è uno dei tour che ci piacerebbe fare.