Ajaccio 16 novembre 2021

Mentre la città si sveglia e il sole spunta dall’altra parte della baia, i gabbiani accompagnano i pescherecci che tornano al porto col loro prezioso carico, in verità non abbondante ma per il periodo va bene.

porto di ajaccio

Usciamo dall’albergo alle sette di mattina per una passeggiata, che ci ritempra e ci prepara alla colazione.

Dopo una lunga ricerca della boulangerie, che sembrano tutte chiuse, prendiamo il pane fresco.

Il caffè è in un luogo elegante con un barista gentiluomo.

Siamo in bassa stagione e siamo le uniche due turiste, almeno così pare. Per le strade le persone si affrettano al lavoro, le mamme portano a scuola i bimbi.

Al mercato vediamo i pochi banchetti all’aperto con olive di ogni foggia e colore.

Ortofrutta. Formaggi (tra cui il famoso brocciu) e salumi.

Il bar all’interno è chiuso, cerchiamo allora i banchetti del pesce ma sono in allestimento.

Ci regalano la vista delle casse appena sbarcate. Triglie. Orate. Ostriche.

Capitoni vivi sono prigionieri di una rete.

Passeggiamo tutta la mattina tra viali, palazzi e negozi.

I riferimenti per orientarsi sono le due piazze di Ajaccio, ciascuna con una statua di Napoleone.

Place Foch

Qui Napoleone è ritratto come un console romano, in una statua di marmo con quattro leoni ai piedi.

I locali la chiamano Place des Palmiers, è infatti attorniata da palme alte e curate, e ad un lato ospita Hotel de Ville, il municipio.

Place de Gaulle

Si chiama anche Place du Diamant, dal nome della ricca famiglia omonima che un tempo possedeva gran parte della città. Napoleone è ritratto a cavallo in una grande statua di bronzo, circondato dai quattro fratelli.

I giardini sembrano merce rara, ma contengono fiori e piante esuberanti. Mi sembra di essere a Tenerife!

Cittadella

La fortezza, immancabile nelle città corse, ricorda il passato militare ed è stata recentemente restituita alla città. Vi si svolgono eventi nella stagione estiva, di cui rimangono i vecchi cartelloni.

Lungomare

Ci allunghiamo prima in una piccola spiaggia di ciottoli dove cani e padroni vanno a passeggio.

Poi al porto pieno di barche, anche grandi e di varie provenienze. Proprio una bella passeggiata.

Palais Fesch

A un certo punto mi viene il desiderio irrefrenabile di visitare Palais Fesch e il museo omonimo, la mia amica preferisce stendersi al sole e sgambetto sul viale dove per un’ora e mezza faccio il pieno di arte e cultura.

palais fesch

Non credevo di avere tempo per questa visita, la sorpresa più grande del mio piccolo viaggio. Quanta cultura c’è in Corsica! Si tratta della più grande galleria d’arte dell’isola e la maggiore collezione di quadri fuori dalla Francia continentale. Quattro piani di esposizione, dal secondo con dipinti italiani dei secoli XIV – XVI al piano sotterraneo, con una interessante collezione di pittori corsi.

Musée Fesch

La storia del museo ci riporta alla vita del cardinale, colto e lungimirante. Zio di Napoleone e arcivescovo di Lione, ne raccolse più di 15.000. I pittori di cui ammiriamo le opere ad Ajaccio, un migliaio circa di quadri, sculture ed elementi di arte decorativa, si ritennero poco interessanti ai suoi tempi. Nascosti qui al sicuro, si sono salvati in buona sostanza dalla dispersione dovuta alle leggi napoleoniche, prima di essere esposte.

musée fesch

Al secondo piano trionfa la pittura italiana delle scuole marchigiana, toscana e veneta. Quadri preziosissimi sono di Bellini, Raffaello, Tiziano.

Al primo piano si passa a Caravaggio e suoi allievi, a Luca Giordano, Salvator Rosa e la pittura napoletana dei secoli XVII – XVIII, solo per citarne un paio di famosi.

Allegorie, paesaggi, le storie della Bibbia e la vita di Gesù, ritratti, nature morte, la guerra.  

Al piano terra Napoleone e il Cardinal Fesch sono raccontati per mezzo della pittura e della scultura.

Antonio Canova li ha ritratti con dei busti in marmo e vi sono tanti documenti biografici interessanti.

Al piano meno uno, infine, trovate delle chicche di pittori corsi che hanno ritratto l’isola, com’era uno o due secoli fa. Persone comuni come i pescatori e le donne nei villaggi, paesaggi incontaminati, la vita quotidiana.

Napoleone Bonaparte (Ajaccio 1769 – S. Elena 1821) in Corsica si ama o si odia, un po’ come in Italia da dove tante opere d’arte hanno preso il volo per causa sua. E ora sono nascoste in collezioni private o esposte in musei di tutto il mondo che ne fanno un vanto. Tranne qui in Corsica!

All’uscita si è fatta l’una ed è ora di pranzo, ci attende il ristorantino coi tavoli all’aperto di cui vedrete più facilmente l’insegna TABAC. Au trou dans le mur è il nome. Ci sediamo e attendiamo l’arrivo del padrone François Joseph, un nome, una garanzia. Muggine è il pescato del giorno, eccolo qua. Un pranzetto super.

Viaggio in treno da Ajaccio a Calvi

Lasciare una città che mi è piaciuta è sempre un po’ uno strappo, ma l’eccitazione per il viaggio in treno che ci attende ha il sopravvento. Al volo saliamo nella stanza dell’auberge per ritirare i bagagli, rifacciamo la strada per la stazione a ritroso e finalmente vediamo con la luce questa parte di Ajaccio e il lungomare.

Paesaggi nuovi si preparano davanti a noi, il passaggio per Calvi e un cambio treno a Ponte Leccia. Il sole dietro di noi, finché c’è, illumina con una luce particolare i paesaggi, sempre più selvaggi. Vediamo addirittura un arcobaleno poi piove! Faccio foto e video e nuovamente mi sento come una ragazzina in gita scolastica (il treno mi fa spesso questo effetto).

Ponte Leccia è la piccola stazione dove scendiamo. Si vede ben poco, ormai è buio e abbiamo circa mezz’ora di tempo prima di prendere il secondo treno. Andiamo al bar a rifocillarci con i corsi, sia quelli di passaggio come noi sia i locali che si rilassano a fine giornata. Il nostro è un aperitivo popolare ma soddisfacente, fatto di patatine e vino rosso. Fra i corsi si distingue un giovane di colore che vuole parlare con noi, e ne approfittiamo perché ha una storia da raccontarci. Viene dal Togo e ha studiato a Venezia, all’istituto alberghiero Barbarigo, ne parla con orgoglio ed essendo una scuola prestigiosa ne ha tutte le ragioni.

cartina della corsica

E il foliage? Finalmente vediamo dal primo treno alcuni alberi con le chiome colorate di rosso e giallo, poi nel tragitto da Ponte Leccia a Calvi è buio e possiamo solo immaginare la natura attorno a noi. Saliamo all’interno della Corsica, prima in direzione est, poi torniamo a ovest fino alla costa dove si trova Calvi.

pizza e birra a calvi

Questa cittadina di mare si presenta sonnacchiosa e spenta, alle 20,30 scendiamo dal treno e in pochi minuti giungiamo all’albergo prenotato. Si chiama Grand Hotel, il nome è tutto un programma (ne parlerò nel prossimo articolo). Per cenare la scelta è assai ristretta, la via principale è quasi deserta ed è tardi, così ci accontentiamo di pizza e pasta, innaffiate da una birra. E non mancano le chiacchiere con il gestore e la fidanzata. Bruno è italiano e lei scozzese, sono strani e sembra che abbiano affari sia qui sia in Italia. 

Cosa non ho visto

La casa museo dedicata a Napoleone, Maison Bonaparte. Gli altri musei (Musée a Bandera. Musée Capitellu. La cattedrale. Jardins du Casone. Nei dintorni il golfo di Ajaccio. 

Dove abbiamo dormito

Auberge du Cheval Blanc, Ajaccio. Dal nome mi aspettavo un posto semplice e dimesso, tutt’altro! Al piano terra un ristorante stellato accoglie gli ospiti in una sala intima ed elegante (non l’abbiamo provato). Al piano superiore una manciata di stanze si aprono sul pianerottolo, dove si arriva salendo 25 gradini ripidi che faccio proprio fatica.

Dove abbiamo mangiato

Au trou dans le mur, Ajaccio. François Joseph è il padrone di questo ristorantino aperto per il pranzo, e attivo tutto il giorno come caffetteria e rivendita tabacchi. Noi siamo attratte proprio dalla scritta TABAC e ci troviamo bene a pranzare con il Mulet, la muggine, contorno di insalata e riso giallo. Siamo sui tavolini all’aperto! François Joseph alla fine ci offre un biscottino e un ottimo liquoretto.

Prova, Ajaccio. Ristorante occidentale e orientale, realizza una fusion simpatica con piatti di varie cucine. A parte le piante finte alle pareti è carino e ha una carta abbastanza ampia. Lunedì il pesce non c’è e allora cosa mangio? Una selezione di formaggi corsi e le verdure saltate sono la cena perfetta, sostanziosa e leggera.

Il racconto della giornata sulla mia pagina Facebook

Mentre Ajaccio si sveglia e il sole spunta dall’altra parte della baia, i gabbiani accompagnano i pescherecci che tornano al porto col loro prezioso carico, in verità non abbondante ma per il periodo va bene. Siamo in bassa stagione e siamo le uniche due turiste, almeno così pare. Usciamo alle sette di mattina per una passeggiata che ci ritempra e prepara il corpo alla colazione. Pane fresco, caffè e via. Buongiorno!

https://www.facebook.com/103528935260445/posts/203308555282482/?app=fbl

Al mercato in Corsica, sin dalle prime ore del mattino si possono fare acquisti di ortofrutta e prodotti locali. I formaggi sono i miei preferiti. Il più famoso formaggio corso si chiama brocciu, è a base di latte ovicaprino e gode della denominazione d’origine protetta AOP

https://www.facebook.com/103528935260445/posts/204686375144700/?app=fbl

Napoleone Bonaparte (Ajaccio 1769 – S Elena 1821) in Corsica si ama o si odia, un po’ come in Italia da dove tante opere d’arte hanno preso il volo per causa sua. E ora sono nascoste in collezioni private o esposte in musei di tutto il mondo che ne fanno un vanto. Ma si trovano anche qui in Corsica! Oggi non credo di avere tempo per visitare Palais Fesch e il museo omonimo, la più grande galleria d’arte dell’isola e la maggiore collezione di quadri fuori dalla Francia continentale. Tornerò! (invece ho avuto il tempo per visitarlo che meraviglia).

quadro al musée fesch

https://www.facebook.com/103528935260445/posts/203274321952572/?app=fbl

Lunedì il pesce non c’è e allora cosa si mangia? Una selezione di formaggi corsi e le verdure saltate sono la cena perfetta, sostanziosa e leggera #gamberettaincorsica day 1 finisce qui. Ma dove??

https://www.facebook.com/103528935260445/posts/203038128642858/?app=fbl

[Mangiare e bere in Corsica] Pranzare fuori al sole guardando i passanti? Oppure cenare al calduccio in un piccolo ristorante? Visitando la Corsica fuori stagione vi consiglio il pranzo, con un’ampia scelta di posti, la temperatura perfetta e le vedute più belle. Di sera invece molti posti sono chiusi, anche a Bastia e in altre città. La scelta non è ampia invece per il pesce, specie a inizio settimana. Ah les moules! Ho rincorso il sogno delle cozze gratinate senza realizzarlo, sarà per la prossima volta. Qui vedete il piatto unico perfetto. Muggine al forno, riso giallo e insalata. Au trou dans le mur, Ajaccio, martedì 16 novembre 2021. François Joseph, si chiama proprio così il padrone super ospitale, vi farà sentire a casa in questa che è una tabaccheria e bar aperta tutto il giorno, ristorante solo a pranzo.

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Ti è piaciuto questo articolo sulla Corsica? Se vuoi leggere anche gli altri cerca Corsica con la lente nel menu a destra. Merci et à bientôt, Roberta Gamberetta.

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