Torna a Bologna Slow wine Fair, l’evento Slowfood per gli amanti del vino, quello buono pulito e giusto, quello dei vignaioli grandi e piccoli che spingono la fama dell’Italia nel mondo e la portano sempre più in alto.
Dal 26 al 28 febbraio 2023 l’appuntamento è a Bolognafiere per tre giorni di degustazioni e incontri B2B. Il mondo del biologico avrà grande spazio, SANA (la fiera dedicata al biologico e naturale) infatti è partner dell’evento. A Slow wine fair andremo “di vigna in vigna” con chi fa il vino e con tutti coloro che ruotano attorno al magico mondo del vino: buyer, comunicatori, tecnici. Ci saranno masterclass e momenti di formazione.

E ci sarò anch’io! Se siete bravi andateci all’inizio, soprattutto se preferite un contorno affollato. Non fate come me che ci ho passato una bella giornata, ma alla fine della fiera. Il bello della fine è che senza tanta gente ho potuto parlare con molti produttori, alcuni che conoscevo con cui siamo diventati amici, altri nuovi. Qui ne vedete una breve carrellata in immagini a volte cercate, a volte “rubate”.
GLI INCONTRI ALLA FIERA SLOW WINE
Ci saranno fra gli altri molti produttori esteri Slow wine fair, nel 2022 un sesto delle 542 cantine espositrici era straniero, con 20 paesi rappresentati. Questa è una ghiotta occasione per approfondire conoscenze su zone enologiche fuori dai classici parametri tipo Italia – Francia – resto d’Europa e del mondo.

Il mio criterio di visita è stato geografico ma mi sono concentrata sull’Italia e su alcuni vitigni autoctoni particolari, come il Timorasso. Non ho assaggiato nulla di “forestiero”. Mi rifarò quest’anno?
Quel che è certo è la carrellata di immagini con i produttori, ormai ne ho accumulate a centinaia fra le varie fiere ed eventi, e ne vado fiera! Con i vignaioli parliamo di cose pratiche come:
- la gestione del vigneto e del suolo,
- l’impatto sull’ambiente delle operazioni,
- i costi in cantina (avete presente quanto incide oggi in consumo di energia?),
- il rispetto dei lavoratori impiegati,
- i rapporti con i visitatori,
- i cambiamenti climatici!!
SPAZI NUOVI PER NUOVI PROTAGONISTI
Slow wine fair quest’anno ospiterà anche produttori di birra, amari e bevande per il settore HORECA, nonché attrezzature, impianti e servizi per il settore vino.

LE NUOVE FRONTIERE DELL’ENOTURISMO
Enoturismo è una parola magica e uno dei principali motivi per cui frequento le fiere del vino: proporre itinerari di promozione del territorio da sviluppare insieme, da trattare durante winetour in intense giornate dove si alternano le visite culturali, la vita all’aria aperta con varie attività, e le visite a vigneti e cantine. Trovate tutto sulle mie pagine social e sul mio blog Gamberetta, che da oltre dieci anni racconta esperienze di viaggio fra cui gli incontri con i vignaioli.

Enoturismo: era già forte fino a tre anni fa, poi ci siamo fermati causa virus e ora è esploso, letteralmente, con una moltiplicazione degli incontri in cantina che ha scatenato la fantasia di tutti. Musica, teatro, trekking, yoga e chi più ne ha più ne metta. Oggi ci sono tante occasioni e modalità di vedere chi fa il vino da dentro (in vigneto, in cantina) e da fuori (in enoteca, in eventi dedicati). Saranno troppe? Forse.
Intanto ci vediamo a Bologna, ci godiamo Slow wine fair e prendiamo appunti per le prossime degustazioni e visite in cantina. Quest’anno spero di andare molto in giro per cantine. Vorrei tornare a nord ovest fra le pieghe meno battute di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. E scendere nelle isole dove i vigneti sono stretti tra terra e mare. Isole grandi e piccole, non solo Sicilia e Sardegna.

Per saperne di più https://slowinefair.slowfood.it/en/
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