Sono appena rientrata da un breve viaggio in un paese lontano. Il Perù mi ha accolta per 10 giorni, da 5 al 14 novembre e, pur essendo io da sola, non mi ha fatto sentire mai sola.

I peruviani sono stati super gentili e accoglienti, i viaggiatori con cui ho condiviso viaggi in bus o camerate in ostello sono stati una preziosa fonte di ispirazione. Muovendomi sulle rotte turistiche principali ho incontrato altre persone che facevano più o meno le stesse cose. Per lo più provenienti dai paesi vicini, hanno arricchito il mio tempo e aumentato la voglia di vedere il mondo, anche questo mondo latino americano che non frequentavo da tanto tempo, oltre vent’anni. In questo articolo troverete l’itinerario di viaggio con alcuni consigli per le visite. Se state pensando di andare in Perù spero che vi siano utili.

INTRODUZIONE AL PAESE

Il Perù è un grande paese del Sudamerica che, con le sue mille attrattive, soddisfa le esigenze di tutti i tipi di viaggiatori. Quelli colti, gli appassionati di storia e natura, gli amanti della buona cucina. Il Perù confina con cinque stati. Da nord a sud Ecuador, Colombia, Brasile, Bolivia, Cile. Fra la costa del Pacifico e i picchi delle Ande potete trovare tutti gli ambienti naturali, dalle fertili campagne coltivate alla foresta pluviale, dal deserto costiero a fiumi, laghi, lagune. Le città coloniali mostrano i segni della dominazione spagnola. I siti archeologici, degli Incas e delle civiltà pre incaiche, raccontano com’era il paese prima dell’arrivo degli Spagnoli.

COSA VEDERE IN PERÚ IN DIECI GIORNI

In dieci giorni in Perù si possono vedere a volo d’uccello le città principali del percorso turistico più famoso. Da Lima a Cusco e Machu Picchu, passando per la costa pacifica, Arequipa città coloniale e Puno sul lago Titicaca. Ciò che ho visto io avrebbe bisogno di 2 – 3 settimane di tempo per vedere bene i siti ma non me lo potevo permettere. Così ho scelto ciò che volevo vedere in fase di pianificazione, ho preso le città come base passando un paio di notti in ciascuna.

Molte giornate sono trascorse per il trasferimento in bus (di linea o turistici), vedendo i panorami dal finestrino e con alcune tappe prestabilite sul percorso. Ho visto tutto ciò che potevo nel tempo a mia disposizione. Poco? Tanto? Non so, ne sono uscita stanchissima e felicissima, questo mi basta. Lo rifarei? Certo! Rifarei tutto, non più cose perché non ce n’era il tempo, magari sposterei qualche tappa ma nulla di più.

Per chi è adatto questo viaggio in Perù di 10 giorni? Per chi viene per la prima volta in Perù. Per farsi una prima idea delle variegate bellezze di questo paese. Per abbinare le visite in Perù ai paesi vicini come Bolivia o Cile.

ITINERARIO SINTETICO DI VIAGGIO

  • D1 SABATO 04 NOVEMBRE VOLI VCE – MXP – LIM
  • D2 DOMENICA 05 NOVEMBRE Lima – Pisco (Bus)
  • D3 LUNEDÌ 06 NOVEMBRE Pisco – Isole Ballestas – Paracas – Ica (Barca – Bus)
  • D4 MARTEDÌ 07 NOVEMBRE Ica – Arequipa (Bus)
  • D5 MERCOLEDÌ 08 NOVEMBRE Arequipa
  • D6 GIOVEDÌ 09 NOVEMBRE Arequipa – Colca canyon – Puno (Bus)
  • D7 VENERDÌ 10 NOVEMBRE Puno
  • D8 SABATO 11 NOVEMBRE Puno – Cusco (Bus)
  • D9 DOMENICA 12 NOVEMBRE Cusco
  • D10 LUNEDÌ 13 NOVEMBRE Cusco – Machu Picchu – Cusco (Bus + treno)
  • D11 MARTEDÌ 14 NOVEMBRE VOLI CUZ – LIM – MAD
  • D12 MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE VOLO MAD – MXP.

Ho saltato la visita di Lima, mi sarebbe piaciuto tornarci dopo i viaggi di lavoro degli anni 90, quando vendevo macchine per fare il pane. Ma non avevo tempo e, francamente, temevo un poco la situazione che potevo trovare. Tenendomi stretti quei ricordi ho visto la capitale dal taxi che, dall’aeroporto, mi portava alla stazione del bus. E da lì a Pisco dove mi sono fermata la prima sera. Ho tenuto alla fine Cusco e Machu Picchu in quanto sono le attrattive principali, col senno di poi un’altra volta farei il giro al contrario. Con i ritmi sostenuti in ogni giornata sono arrivata stanchissima alla fine, forse all’inizio me li sarei goduti di più. La prossima volta che torno in Perù vorrei salire da Lima verso nord, sempre lungo la Panamericana a fianco del Pacifico, per vedere Trujillo e le varie rovine delle civiltà Inca, fino al confine con l’Ecuador. Chissà se potrò farlo sempre in 10 giorni! Di seguito il mio diario di viaggio che come sempre è un po’ lungo. Leggete tutto e contattatemi per altre informazioni.

SABATO 04 NOVEMBRE VOLI VCE – MXP – LIM

DOMENICA 05 NOVEMBRE Lima – Pisco (Bus)

Viaggio in auto da Venezia Mestre a Milano Malpensa, due ore di volo per Madrid e 12 ore da Madrid a Lima. Atterro al mattino presto, esco in taxi dall’aeroporto e subito dopo prendo il PeruBus da Lima a Pisco.

Visita Pisco 05 novembre 2023

Affacciata sull’oceano Pacifico che dona dei grandi tramonti, colorando il cielo con tutte le sfumature del giallo e del rosso, Pisco ha la bevanda simbolo del Perù nel suo nome. Oggi tanti locali nel mondo sfoggiano il Pisco, da bere da solo o come base del Pisco sour e altri cocktail. Nella storia del Perù la città di Pisco ha avuto un ruolo sulla strada dell’indipendenza del paese nel 1821. Oggi la bandiera bianca e rossa sventola in Plaza de Armas e nelle rotatorie di accesso.

Il terremoto del 2007 ha danneggiato alcuni edifici storici del centro, fra cui la vecchia cattedrale dedicata a San Clemente, ora transennata, attorniata da nuovi edifici fra cui la nuova chiesa. Eppure il fascino della vecchia città rimane, assieme all’aria tranquilla di un borgo marinaro. Plaza de Armas ha al centro il consueto prato verde, alti alberi e la statua equestre dedicata al liberatore (argentino) del Perù, José de San Martin. Edifici moderni, banche, locali le fanno da sfondo. Alla Carretera Panamericana arrivano i bus a lunga percorrenza, da qui un gran numero di taxi (e anche l’equivalente dei tuctuc asiatici) vi portano in centro per pochi spiccioli. A Pisco ho dormito la prima sera, volevo vedere l’oceano pacifico invece di avvicinarmi ai siti di visita come Paracas, dove sarei andata il giorno successivo. Sono felice della mia scelta nonostante l’albergo fosse più caro della media degli alloggi (circa 20 euro contro meno di 10 a 15 euro a notte) e non fosse proprio in centro, ma a due km dalla piazza. Per raggiungerla ho fatto una bella passeggiata di mezz’ora, prima sul Malecon lungo l’oceano pacifico, poi tra vie squadrate e piccoli spazi verdi. Qui a Pisco ho avuto la fortuna di:

  • beccare un tramonto sull’oceano pacifico dai colori accesi, e pure i colori dell’alba dalla finestra dell’albergo,
  • arrivare il giorno delle sfilate delle scuole che la sera hanno animato la piazza con carri allegorici, canti e balli in stile carnevale. La domenica di festa per la gente è occasione di stare insieme, bagnarsi, rilassarsi nonostante la musica a palla sparata dalle radioline.

Mangiare e dormire a Pisco

Un piccolo ceviche (il famoso pesce crudo marinato) e una grande birra sono stati il mio primo ottimo pasto in Perù, consumato sulla via pedonale di accesso a Plaza de Armas, in un ristorantino familiare gestito da un signore cubano approdato qui dopo varie peripezie.

Hotel Piscomar si trova in una bella posizione presso il lungomare, accanto al Malecon e al muelle (il molo mezzo rotto) ideale dunque per fare vita di mare. O semplicemente, come ho fatto io al mio arrivo, per ammirare la gente che si scalda al tiepido sole della primavera peruviana e si bagna nelle acque dell’oceano pacifico. N 12 camere distribuite fra due al piano terra e cinque rispettivamente al primo e secondo piano. Camera e bagno grandi ma trascurati negli arredi. Buona la colazione. Voto – buono.

LUNEDÌ 06 NOVEMBRE Pisco – Isole Ballestas – Paracas – Ica (Barca – Bus)

Visita Paracas e Isole Ballestas 06 novembre 2023

Tutta la giornata di oggi è stata all’insegna della natura, in ottima compagnia e con quel pizzico di fortuna che mi ha accompagnato in ogni singolo giorno di viaggio. Nel pomeriggio un bus colectivo mi ha portato fino a Ica.

Delle isole Ballestas mi sono innamorata. Ma davvero qualcuno le chiama le Galapagos dei poveri? Come si permette? Non so chi abbia coniato per loro questo appellativo dispregiativo e non ho visitato le Galapagos, ma li trovo termini inopportuni. Vedere le isole Ballestas dalla barca è stato emozionante per me, sia per la ricca fauna “avvistata” sia per il valore ambientale ed economico delle isole (la raccolta del guano e la pesca alle sardine, che le famiglie portano avanti sulle loro barchette di legno).

Abbiamo visto diversi animali, a terra e in volo: leoni marini, pinguini di Humboldt, cormorani, pellicani, gabbiani, condor delle Ande, granchietti colorati.

E poi il candelabro, enorme geoglifo di metri 180 x 80, inciso sulla sabbia.

Dal porto di Paracas ogni mattina alle 9 partono le barche in visita alle isole e poi, verso l’entroterra, le escursioni alla penisola omonima (in auto, bus, quad o bici). Paracas è la riserva e parco naturale stretta fra il deserto costiero e l’oceano pacifico, dove potete ammirare tanti ambienti diversi come spiagge rocciose e sabbiose. Il museo dedicato allo scienziato JC Tello è chiuso il lunedì, mi spiace perché l’avrei visitato volentieri. Il vicino centro informazioni offre comunque una chiave di lettura ampia sulla riserva, è ben spiegato e adatto per i visitatori di tutte le età.

Memorabile il pranzo sulla spiaggia di Lagunillas, a base di pisco sour ceviche e birra, con una temperatura estiva, caldo secco perfetto per l’occasione. E infine Playa la Mina dov’ero l’unica vestita a passeggiare lungo la spiaggia, mentre le famiglie prendevano il sole e si bagnavano nelle tiepide (!!!) acque dell’oceano pacifico.

MARTEDÌ 07 NOVEMBRE Ica – Arequipa (Bus)

Visita Ica 07 novembre 2023

Quando viaggio da sola voglio avere tutto comodamente a portata di mano. Così per il soggiorno a Ica ho scelto un ostello in posizione centrale, idem hotel oppure ostello per le notti seguenti del mio soggiorno. Ica è città operosa e ricca a partire dalla sua terra fertile, dove si coltivano i preziosi prodotti ortofrutticoli che qui vengono raccolti, trasformati ed esportati. Vigneti a perdita d’occhio si stendono attorno alla città, dalle cui uve si ricavano il vino (dolciastro) e il Pisco. Del turismo non interessa molto alla gente del posto, il terremoto ha lasciato a terra diverse macerie ma ad Ica, proprio come per il vino, c’è un gran fermento di attività.

Per visitarla ho percorso un quadrato dall’ostello al Terminal Terrestre (stazione bus) e a Plaza de Armas passando per le chiese semidistrutte de la Merced e San Francisco. In piazza ho fatto colazione e ho proseguito giù verso il santuario di Luren dalle proporzioni ragguardevoli, molto amato dai fedeli.

Ho infine visitato il Museo Regional de Ica, che vanta ricche collezioni di ceramiche e tessuti sia di epoca preincaica (civiltà Paracas e Nazca) sia Inca. Molto bello!

Potevo mancare una visita e degustazione in cantina? Certo che no. Guardate cosa fanno da oltre 200 anni in Bodega Lazo, la più antica fabbrica di Pisco e vino fondata nel 1809. La visita e degustazione sono gratuite, alla fine ho acquistato una bottiglia di vino rosso. Nel museo aziendale trovate un grande tesoro: i cimeli della famiglia che la gestisce da quasi dieci generazioni. Se la distillazione si svolge con macchine moderne, il vino si fa ancora nelle anfore di terracotta. La degustazione finale consiste in tanti piccolissimi assaggi (tipo shottino) del loro Pisco e di una decina di vini più o meno dolci, fatti soprattutto per il mercato locale ma assolutamente da provare. I vini del Perù stanno arrivando da noi, si trovano nei ristoranti peruviani ed espongono alle fiere del vino. Ma credo che debbano fare ancora un po’ di strada per essere conosciuti ed apprezzati in Europa.

Cosa non ho fatto. Huacachina poteva essere il luogo ideale per ammirare il secondo tramonto in vista delle dune del deserto, ma ho preferito la confusione della città.

Mangiare e dormire a Ica

Ica Wasi hostel si trova in centro, a meno di 10 minuti dalla stazione dei bus, e poco più distante da Plaza de Armas. Ha tutte le carte in regola per essere alloggio ideale a basso budget. Nuovissimo, pulitissimo e curato, è gestito da uno staff giovane con mentalità imprenditoriale. Le camerate hanno ampi letti a castello e il bagno vicino, stanno per aprire le camere doppie per coppie e famiglie. Dalla terrazza panoramica si vede Ica dall’alto e si possono fare tante cose: lavare il bucato, cucinare, prendere il sole, ammirare la città al tramonto, bere il Pisco. Infatti dopo cena ci siamo intrattenuti con una bottiglia di pisco, con il gestore e gli ospiti. Voto – ottimo.

MERCOLEDÌ 08 NOVEMBRE Arequipa

Visita Arequipa 08 novembre 2023

La città bianca coloniale mi è piaciuta a ogni ora, di giorno e di sera. Dormendo in ostello, a un centinaio di metri da Plaza de Armas, posso dire che me la sono goduta. Anzi no, dormire mi è mancato perché – udite udite – senza saperlo mi sono fermata qui poco più di 24 ore, è andata così:

  • arrivata alle due di notte dopo 13 ore di bus da Ica (lo rifarei altre mille volte),
  • tutto il giorno successivo a passeggio per la città e ripartenza alle tre di notte,
  • viaggio su due bus privati, prima a Chivay e Colca Canyon, poi a Puno, totale 15 ore di viaggio.

Invece di inseguire gli orari di visita (tutti diversi) delle chiese e musei, ho passeggiato senza fine ora attorno alla piazza, ora su per le vie che si avvicinano al vulcano Misti innevato, bellissimo con i suoi quasi 6000 metri di altitudine slm. Pensate che qui incombono sia i terremoti sia le eruzioni vulcaniche!

Ad Arequipa le zone popolari, non turistiche, si trovano accanto alle vie dello shopping, tirate a lucido per il piacere dei tanti visitatori. Yanahuara è il quartiere dal caratteristico portico con vista sul centro storico, ho provato ad andarci a piedi ma dopo un lungo saliscendi nel traffico delle avenidas ci ho rinunciato.

Aperol spritz è la scritta arancione che mi ha sorpresa in un bel bar, dove hanno anche il Campari ma non ho chiesto se lo fanno con il Prosecco (e quale prosecco). Happy hour 3 x 2 significa che lo pagate l’equivalente di 4 euro invece di 6 euro l’uno, non male!!

Arequipa è chiamata la città bianca per la pietra vulcanica chiara (sillar) che ne caratterizza gli edifici civili e religiosi di epoca coloniale. In molti di questi, che ospitano hotel e ristoranti, potete sbirciare all’interno e fermarvi per mangiare o bere qualcosa. Plaza de Armas merita di girarci attorno e fermarsi a sedere, sulle panchine al centro o sui gradini della cattedrale, ad ammirare in silenzio lo scorrere del tempo e delle persone, circondati da tutta la bellezza dei tre portici e della chiesa, che ne occupa interamente un lato. La piazza illuminata merita anche una visita serale!! Le altre chiese importanti sono:

  • San Francisco,
  • Santa Rosa,
  • Compagnia di Gesù,
  • Santa Teresa,
  • La Merced,
  • Santo Domingo.

Cosa non ho fatto. Le linee di Nazca mi aspettavano al varco, ma non ho voluto fermarmi nel tragitto da Ica ad Arequipa per vederle, l’aeroplanino non mi faceva voglia.

Mangiare e dormire ad Arequipa

Qui ho provato la cucina cinese – peruviana, si chiama Chifa e l’ho scelto per comodità, in un ristorantino vicinissimo al mio alloggio. In realtà ho preso un banale riso fritto vegetariano come si trova in ogni parte del mondo, nulla di speciale e credo pure che mi abbia fatto male alla pancia!!

Misti hostel Arequipa è centralissimo, a una sola quadra (isolato) di distanza dalla piazza. Ha un ottimo rapporto qualità prezzo ed è pulitissimo. Offre camerate con bagno esterno, camere doppie / triple. Colazione in terrazza. Agenzia di viaggi della stessa proprietà organizza tour in autobus e dà consigli utili per visitare il paese. Voto – buono.

GIOVEDÌ 09 NOVEMBRE Arequipa – Colca canyon – Puno (Bus)

Visita Colca canyon 09 novembre 2023

Pensavo di non fermarmi al Canyon del Colca, poi sulla guida Lonely Planet ho letto che è una meta imperdibile, e così ci sono andata. In bus, dalle tre di notte, ci hanno raccolto dall’ostello e altri alloggi. Abbiamo impiegato quasi tre ore per salire fino agli altipiani e a Chivay abbiamo fatto colazione in stile andino. Poi soste al canyon del Colca e alla Cruz del condor, con questi uccelli dall’apertura alare enorme che volteggiavano sopra le nostre teste. Mi sono davvero emozionata e spaventata, non per le loro grandi dimensioni ma per le minacce a cui essi vanno incontro, anche solo per la nostra presenza a disturbarli.

In mezzo vari miradores fino a sfiorare i 5000 metri slm, da cui si vedevano le terrazze coltivate e il profondo canyon sotto di noi. Vulcani e vette andine oltre i 6000 metri coperti dalla neve, poca peraltro per colpa del surriscaldamento globale. Quanti danni fanno i cambiamenti climatici?!

Un’ora di meritato relax è arrivata prima di pranzo, alle sorgenti termali con sette pozze a temperature diverse, che si raggiungono da un piccolo ponte tibetano sospeso sul canyon. Oppure qui vicino gli amanti degli sport adrenalinici possono scegliere fra la zipline, una passeggiata a cavallo, l’escursione in quad.

Non ho mica mangiato eh! All’una era previsto il pranzo a buffet ma era in arrivo il secondo bus colectivo, che in poco più di cinque ore mi ha portata a Puno, assieme a dei nuovi amici. Nella prima parte di percorso siamo tornati verso Arequipa e il mirador de los volcanes. Mentre alle sei di mattina esso splendeva alle prime luci del giorno, nel pomeriggio una piccola tormenta di neve ha visto il paesaggio virare al bianco candido e sono spariti i banchetti ambulanti pieni di souvenir. Che freddo, che impressione! Poi la neve si è tramutata in pioggia, poi ha smesso e in cielo è apparso un arcobaleno enorme, bellissimo.

VENERDÌ 10 NOVEMBRE Puno

Visita Puno 10 novembre 2023

Sono finita sulle sponde del lago Titicaca quasi per caso, alle otto di mattina sono andata fino al lago a piedi, cercando il bus per Cusco in un’agenzia. Non ero sicura di fare la gita alle isole galleggianti, ma al molo mi hanno convinta e così dalle 9 alle 12 ho trascorso tre ore sul lago e sulle isole Uros, le prime e le più facili da raggiungere dalla terraferma.

Questa è stata un’esperienza toccante per me, anche se ho solo sfiorato le vite degli abitanti delle isole. Oggi il turismo li aiuta assai e fanno una vita più facile che nel passato. La loro storia è simile (alle origini) a quella di Venezia e dei suoi fondatori, sotto minaccia e in fuga dal continente per costruire una nuova comunità sull’acqua. Al ritorno mi sono fermata a pranzo al porto, assieme a una coppia di amici di Quito, capitale dell’Ecuador, che era in barca con me e che avevo conosciuto il giorno prima sul bus per Puno. Sono due persone squisite, con loro (e con molti altri amici in verità) ci siamo scambiati reciproci inviti per i prossimi anni. Sulla strada per l’albergo ho indugiato al coloratissimo mercato collocato a ridosso del porto, pieno di prodotti ortofrutticoli freschissimi. Non sarei più venire via.

Puno è una città da vivere che conquista poco a poco, se non dice nulla all’inizio poi basta trovarsi in mezzo a un gruppo musicale e fermarsi ad ascoltare. Sono festaioli gli abitanti di Puno, almeno di sera: questa è la capitale del folklore peruviano. Avevo scelto di visitarla la seconda settimana di novembre, proprio per la ricorrenza della Semana de Puno, con le celebrazioni per la fondazione della città. Al mio arrivo ho scoperto che era già finita, è durata tre giorni invece di sette, poco male perché c’era comunque un bel movimento in centro. Un ciclo di cortometraggi all’aperto su tematiche femminili si teneva nella seconda sera, ma era recitato in lingua aymarà e sottotitolato in spagnolo, non era semplice da seguire.

Il centro di Puno è zona pedonale, si estende lungo Calle Lima, via commerciale, e il suo prosieguo calle Independencia (dove si trovava il mio albergo). Plaza de Armas e parque Pino sono le due piazze principali.

In Plaza de Armas si trovano i palazzi del potere civile e religioso:

  • la Casa del Corregidor oggi sede di locali e negozi,
  • il museo Carlos Dreyer,
  • il palazzo di giustizia,
  • la cattedrale, di grandi proporzioni esterne e sobria al suo interno.

Al Parque Pino si trovano palazzi in stile coloniale dai colori accesi, la chiesa de la Candelaria di un giallo spento, negozi e un piccolo parco centrale con la statua – monumento al dottor Pino, eroe della guerra contro il Cile. Di sera si anima con concerti e spettacoli spontanei (fino a notte fonda). In entrambe le sere ho trovato a tenerci compagnia un emulo di Michael Jackson, perfetto nei costumi e nel modo di ballare.

Mangiare e dormire a Puno

La trota fritta su letto di verdure è stata l’oggetto del mio pranzo al porto, ottima, fresca ed economica. La sera praticamente non ho cenato, mi tenevo sempre leggera. Innanzi tutto temevo l’altitudine, qui siamo a 3900 metri slm e il mal di montagna si fa sentire. Temevo anche di non dormire (ma questa sera non ho dormito comunque).

Huaytusive hotel è un albergo vecchio stile economico e silenzioso. N 12 camere su tre piani senza ascensore. Si trova in centro a Puno, zona pedonale. La mia camera con bagno esterno era arredata con mobili in legno, ma pochi appoggi per le mie cose. Colazione al piano terra. In 10 minuti a piedi dall’albergo si arriva in piazza, il doppio per il porto distante circa un km. Voto – buono.

SABATO 11 NOVEMBRE Puno – Cusco (Bus)

Ruta del sol Puno – Cusco 10 novembre 2023

Questa è stata un’altra lunga giornata di trasferimento su un bus colectivo turistico per 10 lunghe ore, dalle 7 alle 17. Eravamo solo 8 e a differenza degli altri viaggi, i miei compagni di oggi erano abbastanza mosci. Io avevo male alla pancia e la prima mattina ho fatto fatica a ingranare, poi mi sono messa in carreggiata. A Cusco la guida che avevo contattato dall’Italia mi ha portato in albergo per presentarmi i servizi che aveva prenotato. Ho passato una serata tranquilla, ne avevo bisogno dopo una settimana in giro a ritmi serratissimi.

Cosa abbiamo visto nel mezzo nella cosiddetta “Ruta del sol tra Puno e Cusco? In bus per quasi 400 km in 10 ore (il bus pubblico diretto ne impiega circa 8) incluse le visite e il pranzo, ci siamo fermati a:

  • 1 Pucara
  • 2 La Raya
  • 3 Raqcha
  • 4 Andahuaylillas.

E nel mezzo che c’era? Montagne e vulcani, piccoli fiumi nascenti, verdi terre coltivate, animali al pascolo fra cui tantissimi alpaca. 10 ore contro 8 ne vale la pena? Per me sì anche se passiamo comunque la maggior parte del tempo a bordo. Costo poco più di 40 euro contro 15 – 20 euro dei servizi di linea. A Pucara c’erano due cose da vedere, il museo e il sito archeologico preincaico, ma io ero stanca dopo un’altra notte insonne. Volevo passeggiare nel piccolo villaggio ma non è stato possibile. Pazienza!

DOMENICA 12 NOVEMBRE Cusco

Visita Cusco 12 novembre 2023

Avevo aspettative elevate quando ho iniziato la visita di Cusco, ampiamente superate per i siti che si visitano abitualmente, edifici civili e religiosi. Inoltre sono riuscita a sbirciare in varie chiese durante le funzioni religiose e, udite udite, ho visitato con calma il cimitero monumentale collocato a poca distanza dal mio albergo. Una gran fortuna trascorrervi un’ora: i cimiteri sono per me un luogo di pace e di ricerca, dove i vivi si congiungono ai morti in rispettoso silenzio. Ho avuto molto da questa visita, allietata dal battesimo di 15 bambini che si celebrava nella chiesa vicina. In pratica ho passeggiato per la città con alcune soste, un poco al mattino e un poco al pomeriggio fino alle prime luci della sera quando Plaza de Armas è forse ancora più bella.

Qui di seguito l’itinerario sommario di visita che ho seguito:

  • San Pedro chiesa e mercato,
  • Santiago chiesa e cimitero Almudena,
  • San Francisco piazza e chiesa,
  • Arco e chiesa di Santa Clara,
  • Iglesia de la Merced,
  • Plaza de Armas e Cattedrale,
  • Avenida el Sol,
  • Calle Triunfo e Plaza San Blas.

Cosa non ho fatto. Entrare nei musei mi è mancato, ma davvero non avevo tempo.

Mangiare e dormire a Cusco.

La prima sera ho provato la trota al forno su letto di riso e verdure, molto buona, seduta sul balconcino di un locale in calle Marquez. Pisco sour da bere altrettanto buono. La seconda sera, tornando da Machu Picchu, ero stanca ed eccitata al tempo stesso. Ho festeggiato l’ultima notte prima del ritorno in Italia con una birra alla spina e un taco vegetariano ai funghi. Che buono tutto! Aspettavo la musica dal vivo ma quando sono arrivati il gruppo musicale e gli agitati avventori, pronti per balli di gruppo che non mi piacciono, me ne sono andata. Le birrerie artigianali stanno sorgendo come funghi, grazie alla presenza dei turisti. Un giorno se volete vi racconto come vedo l’impatto del turismo sui luoghi visitati in Perù.

Casa Panorama è stato il mio albergo a Cusco, una vera casa a tre piani, situata su una collina a 10 minuti a piedi dal centro storico. N 12 camere arredate con gusto, così come gli spazi comuni, è gestito da una famiglia gentilissima. Dalle finestre all’ultimo piano, dove servono la colazione, il panorama è strepitoso. Voto – ottimo.

LUNEDÌ 13 NOVEMBRE Cusco – Machu Picchu – Cusco (Bus + treno)

Machu Picchu 13 novembre 2023

Cosa si può dire di un sito archeologico mitico, simbolico, carico di significato come Machu Picchu? Sappiamo com’è fatto dalle tante immagini che abbiamo visto, ma posso giurare che vederlo dal vero con i nostri occhi, girarci attorno e avvicinarsi scendendo nelle vie della città antica, non si può spiegare a parole né con altre immagini. Vi auguro di vederlo o rivederlo se avrete questa fortuna, è uno dei posti più belli visti nella mia vita! Se dormirete nella vicina Aguas Calientes arriverete al mattino presto a Machu Picchu, quando emana un’aura ancora più spirituale.

Io non potevo e ho fatto tutta una tirata, per complessive 15 ore, in giornata da e per Cusco. Partita prima delle 5 sono arrivata alle 11 nel sito con il biglietto per i percorsi 1 e 2 più il Puente Inka. Questo si vede per primo e si impiega quasi un’ora per girare attorno alla montagna fino al ponte, tornare indietro e ammirare Machu Picchu dall’alto, prima di scendere nel sito per le successive due ore. Percorso obbligato senza possibilità di tornare indietro, guardie ovunque, niente cartelli né bagni o infrastrutture. Anche per questo l’ho amato tantissimo, apprezzo gli sforzi che si fanno per mantenerlo e tutelarlo nella sua fragilità. Al ritorno il viaggio è durato dalle 14 alle 20.

  • bus Cusco – Ollantaytambo,
  • treno Ollantaytambo – Aguas Calientes,
  • bus Aguas Calientes – Machu Picchu.

MARTEDÌ 14 NOVEMBRE VOLI CUZ – LIM – MAD

MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE VOLO MAD – MXP.

Un volo interno di un’ora mi porta, alle sette di mattina, da Cusco a Lima. Qui sarei in lista d’attesa sui voli Air Europa, ma mi danno subito le carte d’imbarco e la mia ansia svanisce. Un volo di 12 ore e uno di due ore mi riportano in Italia, a Milano, dove riprendo l’auto per Venezia e la mia avventura in Perù finisce nel migliore dei modi.

Ho potuto intraprendere questo viaggio grazie a un biglietto aereo Air Europa vinto nel novembre 2022.

L’assicurazione viaggio è stata offerta da Heymondo.

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2 comments

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Il Perù è uno di quei paesi che ci ha sempre incuriosito e grazie al tuo racconto di viaggio abbiamo approfondito la conoscenza di questo angolo di Mondo davvero ricco dal punto vista storico, culturale ed enogastronomico.
Il Machu Picchu, un ottimo ceviche vista mare e il lago Titicaca. Non ti sei fatta proprio mancare nulla!
Complimenti per il resoconto!

Rispondi

Daniele grazie sono ancora stregata dal Perù e fra le altre cose dalla cucina. Ceviche buono e reperibile quasi ovunque, meglio a pranzo. Ti auguro di andarci presto!

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