Da quando il 20 aprile scorso è iniziata la Biennale Arte, la città di Venezia pullula di eventi e mostre. A partire dal titolo evocativo della Biennale, Stranieri ovunque – Foreigners everywhere, attorno a Giardini ed Arsenale troverete numerosi pannelli che vi faranno voglia di entrare in sedi espositive, alcune note altre meno.

Vedere tutto è difficile anche per chi vive a Venezia o nelle immediate vicinanze, come la sottoscritta. Il vantaggio per i locals è di effettuare le visite poco per volta per non cadere negli eccessi, che per me hanno l’effetto di dimenticare, almeno in parte, ciò che si è visto. Cosa vedere e come scegliere tra la ricca proposta di eventi e mostre? Lasciatevi guidare e ispirare dai vostri gusti e dalla sensibilità personale, non sarà mai tempo perso! Andiamo a scoprire un poco alla volta le mostre da vedere Venezia, dentro e fuori dalla Biennale.
Gallerie dell’Accademia


Accanto alle collezioni permanenti che fanno dell’Accademia una sede museale di primaria importanza per gli appassionati d’arte in generale, e di pittura in particolare, le esposizioni temporanee offrono lo sguardo all’arte contemporanea, mettendo in dialogo opere di ieri con opere di oggi. Inoltre le recenti acquisizioni “da Vivarini a Tiepolo” faranno ancora più grande questo museo, immenso e unico. Non è stato immediato per me l’accostamento con quattro grandi pittori del Novecento ma le didascalie mi sono venute in soccorso. Affinità elettive è il titolo della mostra che mette in dialogo con le opere esposte nella collezione permanente alcuni quadri di Picasso, Matisse. Klee. Giacometti. Sono per la prima volta in Italia e ce ne sono anche alla Casa dei Tre Oci alla Giudecca (una doppia mostra quindi). Provengono dal Berggruen Institute di Berlino e trattano temi forti come la morte, come l’hanno trattata pittori immensi di epoche diverse. Mi è piaciuta? Tantissimo! Non volevo più uscire. Fino al 23 giugno 2024.


Una retrospettiva travolgente, per la potenza delle opere esposte, è invece quella dedicata al rapporto fra Willem de Kooning e il nostro paese, che lo ha molto ispirato in momenti diversi della sua vita. Willem de Kooning e l’Italia, è proprio questo il titolo della mostra che ho avuto il piacere di visitare nell’anteprima stampa, alla presenza dei curatori e delle nipoti di de Kooning. Nella sala X delle Gallerie, fra quadri preziosi, abbiamo ascoltato il percorso artistico di questo protagonista dell’arte del Novecento che ha amato tanto l’Italia. Ha viaggiato nel nostro paese nel 1959 fra Venezia e Roma, e poi nel 1969 fra Spoleto e nuovamente Roma. Al piano terra trovate questa retrospettiva con grandi tele e grandi sculture, ma anche piccoli disegni in omaggio ai suoi due soggiorni italiani. Fino al 15 settembre 2024.
https://www.gallerieaccademia.it/
Collezione Peggy Guggenheim


La maggiore collezione di arte contemporanea italiana, a Palazzo Venier dei Leoni la casa veneziana di Peggy Guggenheim, ospita una retrospettiva che ci racconta le tante sfaccettature di Jean Cocteau. Questo eclettico artista e regista, attivo anche nel teatro e arti applicate, è stato amante della vita e dei suoi piaceri, anche i più trasgressivi. Ho già scritto sulla mostra Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere. Alla conferenza stampa ho conosciuto meglio tutto il suo percorso artistico e umano, anticipatore di molte tendenze e stili del Novecento. Jean Cocteau è stato attivo in campi diversi: arti grafiche e decorative, moda e gioielleria, teatro e cinema. Amico di Peggy Guggenheim e di altri protagonisti della scena culturale e artistica, donne e uomini con cui ha avuto rapporti burrascosi, Jean Cocteau è raccontato nella mostra di Venezia, come uomo oltre che come artista. Fino al 16 settembre 2024.
https://www.guggenheim-venice.it/
Fondation Pinault


La Fondation Pinault nelle sue sedi veneziane ha inaugurato due grandi mostre, visitabili fino a fine anno e oltre. A Punta della Dogana Pierre Huygue. Liminal. A Palazzo Grassi Julie Mehretu. Ensemble. Domenica 17 marzo le ho viste, nel primo giorno di apertura, e ne sono uscita confusa. Ok il surrealismo, le grandi tele, le installazioni video e multimediali, ma a un certo punto mi è sembrato tutto troppo. Fino al 24 novembre 2024 Pierre Huygue. Fino al 6 gennaio 2025 Julie Mehretu.
https://www.pinaultcollection.com/palazzograssi/it/la-pinault-collection-venezia
Le Stanze della Fotografia


Al piano terra trovate gli oltre 200 scatti di Helmut Newton. Siamo sull’isola di San Giorgio dove Helmut Newton (1920 – 2004) è raccontato nel suo percorso biografico, una lunga vita che ha attraversato il Novecento e lo ha segnato in quanto ebreo, costringendolo a scappare dalla Germania sua terra natale per cercare nel mondo il suo mondo. Helmut Newton. Legacy è il titolo della retrospettiva. Newton ha intessuto rapporti con i famosi personaggi che ha immortalato nelle sue famose fotografie, è diventato egli stesso icona di un certo mondo e di un modo di fotografare. A un certo punto ha preso le sue modelle, le ha vestite e poi le ha spogliate con risultati che sono piaciuti ad alcuni, ad altri no. Infatti è stato accusato di spingere il voyeurismo in tempi non sospetti ma non se n’è curato più di tanto. Si è invece curato di tenere alto lo stile di vita dopo un infarto, a soli 50 anni, ma è vissuto fino a 84 anni. Quindi deve esserci riuscito e noi gli siamo grati per ciò che ci ha lasciato. Le immagini, la sua eredità e testimonianza (Legacy). Fino al 24 novembre 2024.
Patrick Mimran. Out of focus è l’altra mostra che ha aperto alle Stanze della Fotografia. Venezia isola di San Giorgio Maggiore. Cominciamo a vedere al primo piano immagini piccole, nitide, colorate, accanto a quelle più grandi e fuori fuoco, come dice il titolo della mostra Out of focus. Punto di vista utile a spostare la nostra attenzione, il fuoco appunto, come l’autore Patrick Mimran ci ha spiegato alla conferenza stampa. Fino al 11 agosto 2024.
https://www.lestanzedellafotografia.it/it/
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http://www.gamberetta.it/it/myselfsudime/bentornata-a-nordest/