Mercoledì 31 dicembre 2014

Il corrispondente indiano mi ha scritto questo messaggio su Gangtok, prima del viaggio:

Hi Roberta, I got a nice homestay for you: good rooms, very nice breakfast, hospitable folks.

La nostra guesthouse è esattamente così, l’abbiamo visto ieri sera e oggi lo verifichiamo, dalla colazione in poi. Io assaggio tutto quello che ci portano, fatto in casa, dolce e salato, frittata e porridge, tutto buonissimo.

Guardate come si presenta, è disposta su più piani e di sopra ha un tempietto per pregare.

interno guesthouse

Quando usciamo facciamo subito il permesso per visitare Tsomgo Lake e perciò andiamo al TO con passaporto e tre foto. Poi ci uniamo a una lunghissima fila di jeep, tutte dirette al lago.

Per due ore viaggiamo tra foreste e boschi, monti e valli illuminati dal sole, tra scenari aperti e chiusi, senza una nuvola in cielo. Villaggi con poche case sono sparsi come semi fra le pietre.

case

Mi chiedo cosa faccia la gente qui, oltre che presidiare il territorio e allevare pochi animali da reddito.

Ci sono lavori in corso sulla strada, buche, poi ghiaccio e neve.

sulla strada per tsomgo lake

Attenzione, non si può fotografare, siamo in zona militare! Al ritorno faremo solo qualche istantanea col cellulare, mentre certi turisti indiani girano con enormi obiettivi e zoom, mah!

Quassù in direzione del confine cinese (tibetano) numerose pattuglie di polizia controllano i passaggi.

Stiamo andando verso una zona calda, piena di tensioni e con rischio costante che i cinesi, sempre loro, spingano per entrare. Sono una minaccia concreta, se un giorno riusciranno a penetrare nel Sikkim sarà la fine.

bandierine

Il passo si trova a 3.700 metri slm e qui le jeep con gli indiani a bordo spariscono.

Possono proseguire al Nathula Pass, dove si trova un lago posto proprio a ridosso del confine cinese ma interdetto agli stranieri, chissà com’è bello ancora più in alto.

tsomgo lake

Noi ci godiamo questo panorama spettacolare e indescrivibile.

Il lago riflette il bianco della neve e il blu del cielo, le bandierine della preghiera coi loro mille colori e i puntini neri in movimento degli yak.

bandierine

Sono addobbati ad uso dei turisti che vengono qui a fare un safari alquanto originale, con selle colorate e corna decorate.

Noi saliamo un sentiero faticoso per l’aria rarefatta, tanto che ci gira la testa, poi ci limitiamo a girare attorno al lago e fermarci a un baracchino, con annesso negozio di souvenir, per andare in bagno e bere tè / caffè.

yak

Questa è solo una delle possibili escursioni da Gangtok, tutte meritevoli credo, basta avere tempo.

Phodong e Labrang sono i principali templi collocati in questa direzione, andateci se potete! Se li troverete chiusi vedrete comunque dei panorami splendidi lungo tutto il percorso e potrete camminare tutto attorno.

enchey gompa

Scendiamo in jeep fino all’angolo con Enchey Gompa, un bel tempio che visitiamo prima di riprendere il nostro fuoristrada. Siamo più sfortunati con le successive tappe: il 31 dicembre non è possibile visitare né la fabbrica di tessuti né Institute of Tibetology, entrambi chiusi. Peccato perché prima mi ero confrontata con Wang ma non ha fatto cenno a queste limitazioni, potevamo farvi fronte cambiando il nostro giro, invece nulla.

Allora nel pomeriggio facciamo il pieno di Chorten e Gompa, stupa e templi buddhisti belli, vivaci.

bandierine

A volte abbiamo la fortuna di assistere alla puja e ai canti dei monaci in sale dedicate.

Gli aspetti umani del buddhismo tibetano sono per me toccanti e rendono ogni visita qualcosa di unico, per quanto nel nostro caso si tratti di un breve passaggio. C’è infatti una differenza enorme tra i monasteri vuoti, deserti o chiusi (e ce ne sono) e quelli aperti, vivi, affollati. Ciò non dipende dalla loro bellezza o antichità, né dal pregio architettonico e dalla ricchezza dei cimeli che vi sono custoditi.

turisti indiani

Coi turisti indiani è sempre un piacere farsi una foto ricordo, una a noi, una a loro.

Quando scendiamo in centro, in MG Margh per me è giunta l’ora dello shopping (prima sessione) per finire l’anno in bellezza. Dopo una fresca birra saluto i miei tre compagni di viaggio ed entro in tutti – tutti – i negozi di scarpe, una lunga fila, prima di decidere cosa comprare, dopo un’ora di ricerche, dopo infiniti discorsi con i commessi e altrettante prove. Se volete andare dove sono andata io cercate l’angolo del ristorante Taste of Tibet. Nel negozio di fronte ho preso delle North Face belle, perfette per le mie esigenze.

mg margh

Nello stesso ristorante abbiamo prima bevuto la birra e poi prenotato l’ultima cena dell’anno.

Sono le ore 18 quando mi avvio in salita, dalla via dello shopping verso la guesthouse, ma incontro i miei tre pax che scendono già, allora faccio dietrofront e mi unisco per la loro sessione di shopping, a cui assisto con piacere. Con Clara prima di cena ci concediamo un’altra birretta nel ristorantino vicino al Taste of Tibet finché ci preparano il tavolo, solo per approfittare del wifi. Cosa non si fa per connettersi alla nostra parte di mondo! E apprezziamo la gentilezza del personale, poi però c’è un malinteso appena ci accomodiamo per la cena, hanno finito le pietanze e per noi restano solo riso e momo, le solite pietanze. Per carità, sono buoni ma ci aspettavamo più disponibilità nel menu.

momo

Sarà per gli spostamenti e l’altitudine raggiunta oggi, ma una pax sta poco bene e la portiamo in hotel per riposare, facciamo un brindisi con il brandy appena acquistato però poi, al momento di scendere di nuovo in centro per attendere la mezzanotte e far festa con i locali, io non me la sento e a un orario antelucano vado a dormire. I botti mi svegliano, poi sotto la signora chiude rumorosamente il portone, poi infine Claudio rientra all’una e finalmente spegniamo tutte le luci. Buona notte e Buon anno!

UNO SGUARDO SULLE VISITE DI OGGI

GANGTOK

La caotica ma affascinante capitale del Sikkim è ormai asservita al turismo di massa soprattutto indiano e asiatico. MG Margh è la via pedonale con negozi, hotel e ristoranti, la città è molto estesa e sempre più urbanizzata, alla faccia dei puristi che la ricordano com’era 20 o 30 anni fa. In città si visitano: il museo di tibetologia (occhio a orari e giorni di chiusura), una serie di bei templi, gompa e stupa, e si parte per le escursioni alle bellezze naturali e ai templi dei dintorni. Gangtok necessita un soggiorno di 2 – 3 notti per visitare tutto. Scegliere quali e quanti templi vedere è necessario, molti son stati distrutti dal terremoto del novembre 2011 e potrebbero essere chiusi (solo alcuni sono in ricostruzione). Il percorso per raggiungerli, fatto a piedi o in jeep, è comunque bello e fa parte del viaggio anche perché consente di osservare la gente di diverse etnie intenta nelle attività quotidiane e la potenza della natura, espressa in foreste e corsi d’acqua sovrastati da rocce e aspre montagne a cui fa la guardia sempre il massiccio del Kanchendzhonga, alto oltre 8.500 metri.

TSOMGO LAKE

la nostra gita dell’ultimo giorno dell’anno è appagante proprio per quanto esposto sopra, è necessario munirsi di permesso e ci vogliono oltre 2h per salire ai 3.700 metri del lago ma è bello il percorso e altrettanto lo sono l’intorno degli altri turisti (indiani), i militari e la polizia che presidiano questo avamposto sulla strada per il Tibet. Proseguire fino a Nathu La Pass ci è proibito purtroppo (permessi ottenibili solo per gli indiani), idem è vietata la maggior parte delle vie inerpicate nelle valli verso nord. Il bello del lago è la sua sarabanda di colori: il blu scuro del cielo pulito che vi si riflette, centinaia di bandierine di preghiera, gli yak con le corna addobbate e sellati per trasportare turisti in cerca di emozioni (yak safari non fatto), la sponda destra dove si passeggia sulla neve bianca scricchiolante (almeno a dicembre).

LABRANG E PHODONG (non visti)

Alcuni monasteri sarebbero da visitare, anche solo per i paesaggi in cui sono inseriti. Suggerisco di dedicarvi l’intera giornata assieme a Tsomgo Lake essendo tutti situati a nord est di Gangtok. Un po’ faticoso ma fattibile, abbinandovi magari una giornata più tranquilla a Gangtok, tra visite, shopping e relax.

Per saperne di più:

http://www.viaggiavventurenelmondo.it/nuovosito/viaggi/schedeviaggi/3120.php?mostradate=si

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