La prima domenica di primavera è stata dichiarata dalla Regione Veneto “Giornata regionale dei Colli veneti”. Istituita con la legge regionale 25/2021 essa ha lo scopo di “valorizzare il patrimonio naturalistico, storico, culturale, sportivo ed enogastronomico dei Colli Veneti, la cui ricchezza è composta da un mosaico di paesaggi unici, piccoli borghi, remote chiesette, antichi mestieri, tradizioni popolari e prodotti tipici”.
L’ultima domenica di marzo 2022 è stata la giornata inaugurale che ha fatto respirare una bella aria di primavera a tutti i partecipanti. Il programma completo prevedeva oltre 200 eventi diffusi su tutta la fascia collinare tra Verona e Treviso, passando per Vicenza e Padova. Visite e degustazioni sono il principale motivo d’attrazione, ma vi sono anche i temi a me cari come la cultura e le tradizioni popolari.

Sono stata invitata al castello di Conegliano dove si è tenuta la cerimonia ufficiale di presentazione, con le autorità (assessori, sindaci, Proloco) in grande spolvero, e i media locali che hanno trasmesso l’evento in diretta. Con me c’erano alcuni amici blogger convenuti da tutta la regione. Anna Cristina Patrizia Samuele che conoscevo già più altri che si sono palesati all’arrivo, è stato un bel momento di condivisione con questi amici, che come me amano raccontare le storie dei propri viaggi.

Il logo della manifestazione, biglietto da visita per i Colli Veneti, e soprattutto i 12 vincitori (su 1994 foto pervenute) del contest fotografico “Colli Veneti in un click”, erano bene in vista nel prato del castello. Le opere esposte e gli autori, provenienti da varie regioni d’Italia, sono stati raccontati in dettaglio e per tutta la giornata hanno donato nuovi colori a un luogo che racchiude la storia millenaria di Conegliano.
Nei discorsi e nelle interviste di rito si sono sottolineate la ricchezza di questi territori unici (come le colline del Prosecco e le Dolomiti patrimoni UNESCO) e l’importanza della salvaguardia del paesaggio “bene comune”.

Abbiamo poi assaggiato i vini, presentati dai sommelier FISAR. Il prosecco non ha bisogno di presentazione, quando potete cercate altri vitigni autoctoni, che meritano di essere messi in luce.

E i prodotti tipici portati dai produttori locali, coordinati dalle UNPLI provinciali partner del progetto e sempre molto attive.

Io mi sono concentrata sui più pregiati oli EVO, sui prodotti da forno (ho provato quasi tutto) e i formaggi: Asiago, casatella, mozzarella.
La primavera all’aria aperta fra le colline della mia regione è iniziata nel migliore dei modi e proseguirà per le settimane a seguire, con tanti eventi diffusi. Cosa ci aspetta ora? La Primavera del Prosecco è alle porte, il re dei vini veneti è ormai presente sulle tavole di tutto il mondo.
PASSEGGIATA DAL CASTELLO AL CENTRO DI CONEGLIANO
Son salita a piedi al mattino dalla porta del soccorso fino al castello di Conegliano, una breve passeggiata panoramica. Nel primo pomeriggio con le guide turistiche siamo stati in visita in città, divisi in gruppi perché eravamo davvero tanti! Giù per le scale del castello, fra le mura e nelle sue vie fino alle piazze del centro.

Non sono invece salita in cima al castello (dove potete godere di una superba vista) come hanno fatto i miei amici blogger, al suo interno trovate un piccolo museo.
Conegliano è città murata, il castello domina la vallata e i merli guelfi sembrano ghibellini. Curioso no?

Il paesaggio splendido mi fa pensare per un attimo alla Toscana, un’altra regione turistica per eccellenza, e mi rende orgogliosa di vivere nella nostra bella Italia.
Le colline circostanti hanno i profili segnati da pievi e campanili che si allungano verso le Dolomiti a nord, e sulla pianura a sud.

Città da oltre mille anni (insignita nel 1016) ce l’ha mostrata la guida Teresa Beotto domenica pomeriggio.
Una visita istruttiva anche per chi l’ha vista diverse volte come me.
Per fortuna la strada percorsa dalla Porta del soccorso era in discesa.
Siamo entrati in chiesette e ville, giardini e monasteri, spesso chiusi al pubblico.
- la Madonna della neve, restaurata nel 1992 dal proprietario di villa Gera e ora curata dalla sezione degli Alpini.

- Villa Gera, progettata dall’architetto Jappelli nel 1800,

- il piccolo Brolo del Convento di San Francesco, aperto nel 1411 e attivo dal 1200 fino all’epoca napoleonica,
Ho imparato nuovi dettagli di luoghi dove sono passata mille volte, ma senza la guida.
Ho ripercorso la cultura del vino che ha proprio a Conegliano una scuola di rilevanza internazionale, fondata all’epoca dell’unità d’Italia e che oggi porta avanti gli studi scientifici sulla vite e sul vino: l’Istituto Cerletti. Non per niente le Strade del Vino sono partite proprio da qui, nel lontano 1966.
Ho ripassato la storia antica di Conegliano: i passaggi di Franchi, Longobardi, Carraresi e poi Veneziani, prima che la Repubblica di Venezia finisse “in mani straniere”.
In epoca medievale Conegliano era luogo di fiorenti scambi commerciali, dove convivevano diverse comunità. Gli ebrei erano molto attivi e ci hanno lasciato un piccolo cimitero.
Era altresì luogo di cultura e culla di artisti come Francesco Beccaruzzi e il più famoso Giambattista Cima, le cui opere ora sono esposte in tutto il mondo, ma qui ce n’è solo una. Visitate la sua casa natale! Passeggiate sotto i portici del centro, dove trovate locali, negozi e musei, un concentrato di architettura veneta civile e religiosa nei palazzi affrescati e nelle chiese. Insomma prendetevi tempo per vedere bene tutto.
I COLLI VENETI DA VERONA A TREVISO
I Colli veneti si estendono da ovest a est attraverso quattro province tra Verona, Vicenza, Padova e Treviso. Rappresentano il cuore e concentrano in sé la maggiore ricchezza economica della regione Veneto.
I quattro capoluoghi sono lambiti da grandi fiumi come l’Adige a Verona, o piccoli fiumi come il Sile a Treviso.
Sono circondati e protetti, nel loro nucleo antico, da alte mura costruite in epoca medievale.
Si fa un gran parlare di città murate in Veneto, e a ragione. Per scoprire i Colli Veneti partite da una passeggiata in centro a Verona o Vicenza, Padova o Treviso, è questo il mio consiglio.
Sui Colli Veneti si producono i vini più famosi, non solo Prosecco ma anche vini più facili, beverini, da mettere in tavola tutti i giorni. I grandi rossi, le bollicine e i vini passiti. E oltre ai vini, a ogni stagione la terra dà i suoi frutti. Dopo il radicchio è ora degli asparagi e delle ciliegie per esempio. Le proloco presenti a Conegliano domenica 27 marzo ci hanno fatto assaggiare tutto, prodotti come le DOC e DOCG a denominazione d’origine, le DE.CO. denominazioni comunali, eccellenze tramandate da secoli prodotte da mani sapienti.
Ora mi preparo per andare a trovare i produttori, in questa primavera appena iniziata.
VERONA
La storia di Verona ci ha consegnato memorie antiche, una fra tutte l’Arena. Sopra la città di Romeo e Giulietta, a nord e a est, ci sono le colline dove nascono dei grandi vini. Quando penso alla Verona del vino mi viene in mente la Valpolicella ma non solo: Valpantena, Val d’Illasi e tutte le cose da vedere sulle colline veronesi. Soave dove sorge un castello scaligero è anch’essa luogo di produzione di grandi vini.
Sul lago di Garda Bardolino, Malcesine e la comodissima Peschiera dove se arrivate in treno poi potete prendere la bici, per andare alla scoperta del territorio circostante e magari attraversare le colline moreniche del Garda, per sconfinare nella vicina provincia di Mantova.
VICENZA
Vicenza è la terra di Palladio, trovate alcune delle più famose ville venete che vi faranno girare la testa per la loro bellezza. Se poi assaggiate anche i vini dei Colli Berici, soprattutto da vitigni autoctoni, la testa continuerà a girare e vi garantisco che è una bella sensazione.
Fra le tante città d’arte le mie preferite sono Bassano e Marostica proprio per il loro intorno collinare. Poco più su, verso le prealpi, il massiccio del Grappa e le montagne, Schio, Thiene, Valdagno e altre località deliziose vi attendono.
PADOVA
Una delle più antiche città venete si mostra tuttora con le sue tante anime, Padova ha un fermento con pochi eguali da vari punti di vista: culturale e spirituale per esempio.
I Colli Euganei sono una terra antica di origine vulcanica, gli antichi Romani già ne avevano capito la ricchezza.
Le calde acque che sgorgano dal sottosuolo arrivano ai percorsi curativi delle terme che si seguono ad Abano e Montegrotto. Nel tempo libero visitate borghi ricchi di storia come Cittadella, Este, Monselice, Montagnana. Ma anche castelli, monasteri e ville tutti meritevoli.
TREVISO
Torniamo infine in provincia di Treviso, dove è iniziata la narrazione della prima Giornata regionale dei Colli Veneti, per aggiungere alcune possibili mete di visita sul filo conduttore del vino. Andando verso nord Conegliano e Valdobbiadene sono la culla dell’omonimo Prosecco DOCG. Visitate poi Castelfranco e cercate l’altro fiore all’occhiello, il Prosecco Asolo Montello DOCG. Ai piedi delle Dolomiti ogni paese è una scoperta: abbazie, castelli e ancora ville venete vi terranno impegnati per giorni e giorni. Infine a est merita sicuramente una tappa l’antica Oderzo.
Ringrazio UNPLI Veneto per il gradito invito e corro a vedere i prossimi eventi!
Post in collaborazione con:
GIORNATA REGIONALE PER I COLLI VENETI