Ci sono le grandi fiere del vino, eventi internazionali che attraggono migliaia di persone da tutto il mondo e accendono i riflettori sulle città ospitanti. E poi ci sono gli eventi più piccoli ed esclusivi, come Summa 2022, dove ci si ritrova ai banchi di assaggio con produttori, colleghi, amici, non solo per degustare vini.

SUMMA 2022

L’evento organizzato nella cantina Alois Lageder a Magrè, a sud di Bolzano, per l’edizione numero 23 ha radunato sabato 9 e domenica 10 aprile scorsi schiere di enoappassionati, provenienti da tutta Italia e dall’estero, che si sono date appuntamento quassù.

la cantina

Summa 2022 è stata un evento enoico che ha esaltato la voglia di star insieme, per i produttori e gli appassionati saliti fino alle tenute Cason Hirschprunn e Tor Lowengang da tutta Italia, e pure dall’estero.

Nella mia pur breve visita ho visto e rivisto vignaioli venuti in Alto Adige con i loro vini.

Ho assaggiato cose molto buone, vale sia per i vini che conoscevo sia per quelli per me nuovi.

in visita ad alois lageder

C’erano momenti diversi dedicati – fra gli altri – alle bollicine, agli assaggi dalla botte e alla gastronomia. E poi seminari, visite alla cantina e passeggiate nel vigneto.

Ho sognato un brillante avvenire per il vino e ho augurato il successo che meritano ai produttori. A iniziare dalla cantina ospitante che ci ha aperto le sue porte.

VISITA ALLA CANTINA

Alois Lageder è una grande impresa vitivinicola altoatesina che promuove l’agricoltura biodinamica da sei generazioni, dentro e fuori i confini aziendali. Dai suoi 50 ettari di vigneti produce circa 1.200.000 bottiglie l’anno.

I vini di Lageder vengono da vitigni autoctoni (come il Legrein e la Schiava) e vitigni internazionali (come Chardonnay, Pinot nero, Merlot). I conferitori hanno un ruolo importante, accanto alla produzione dai vigneti di proprietà. Con il loro lavoro portano avanti la produzione familiare e una collaborazione preziosa, che mantiene vivi e attivi i loro piccoli appezzamenti di terreno, spesso inferiori a un ettaro. La sostenibilità e il rispetto dell’ambiente nella produzione viticola sono il filo conduttore per tutte le persone coinvolte.

la bottaia

Visitare la cantina Alois Lageder, guidati da Marion Pedron, responsabile del laboratorio, fa conoscere i suoi quasi 200 anni di vita (è stata fondata nel lontano 1823) e la sua evoluzione fino a oggi.

Lageder lavora in stretta collaborazione con i piccoli vignaioli vicini, quasi 100, che conferiscono le loro uve, dimostrando grande attaccamento alla terra e comunione di intenti.

Sfrutta in modo positivo le tecnologie (fonti di energia e non solo) che permettono di abbassare sempre di più l’impatto ambientale delle pratiche, in vigneto e in cantina.

barrique

L’agricoltura biodinamica si rifà agli insegnamenti di Rudolf Steiner fondatore, nel 1924, dell’antroposofia e promotore dell’interazione positiva tra le piante, gli animali e il genere umano. In poche parole, dove c’è armonia c’è una buona qualità di tutti gli esseri viventi: il suolo è più fertile, si producono vini migliori. La sostenibilità di cui tanto si parla oggi è frutto anche di queste teorie e di chi le ha messe in pratica.

Acciaio, cemento e legno sono i materiali in cui riposano i vini in fermentazione e affinamento.

La cantina si sviluppa in verticale su tre piani, per 17 metri di altezza, in parte è scavata nella roccia.

Questa si vede al piano più basso dove la temperatura è costante per quasi tutto l’anno, a beneficio dei vini custoditi in grandi tini di legno.

Dentro e fuori la cantina vi sono installazioni nel segno delle arti, musica e astronomia che, a partire dai dettami dell’agricoltura biodinamica, appagano i sensi del visitatore e “fanno bene” al vino.

ASSAGGI E CHIACCHIERE ATTORNO AL VINO

Mi fermo dapprima nella sala dedicata all’azienda ospitante, due file di banchi d’assaggio sono presidiati dal personale aziendale e sommelier pronto a raccontare come nascono e dove arrivano i vini di Alois Lageder.

Sono infatti destinati sia ai mercati HORECA sia GDO. Le diverse linee hanno nomi accattivanti che rispecchiano la storia secolare della cantina da una parte, e la sua visione futura dall’altra. I miei assaggi:

  • Pinot Grigio 2021,
  • Muller Thurgau 2021,
  • Pinot Nero 2020,
  • Schiava 2020,
  • Lagrein 2019,
  • Lagrein Riserva 2018,
  • MCMLVII, Merlot dal vigneto storico di città impiantato nel 1957.
banco d'assaggio

Ci sono vini freschi per uso quotidiano e vini più complessi, da assaggiare nelle occasioni importanti.

  • Vitigni classici,
  • Composizioni,
  • Capolavori,
  • Comete.

Casòn è uno dei progetti con cui Alois Lageder dagli anni Ottanta ha affrontato i cambiamenti climatici, con l’utilizzo di vitigni francesi quali Viognier e Petit Manseng. Oppure il Tannat, vitigno esotico altoatesino.

Mi colpisce alla fine Riff, il nome ricorda la barriera corallina, Reef in inglese, che c’era qui milioni di anni fa prima della nascita delle Dolomiti. Lageder in questo caso imbottiglia vini di cantine venete e trentine. Riff è stata concepita per la GDO, e soprattutto per il mercato americano (USA e Canada) con due vini. Sia il bianco (Pinot grigio) sia il rosso (Merlot e Cabernet uvaggio) si presentano snelli e leggeri, nel design delle bottiglie e nel contenuto, riconoscibile e di facile beva.

Uno spazio ben più ampio è occupato, in altre sale, dai banchi d’assaggio delle cantine, un centinaio, convenute a Magrè dall’Italia e dall’estero, tutte accomunate dalla filosofia produttiva green. Negli ultimi anni, Summa è stata certificata dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima come GreenEvent per avere operato secondo criteri sostenibili.

Conosco vignaioli nuovi e i loro vini, riconosco vignaioli amici vicini e lontani. Qui di seguito vedete alcune immagini. Parliamo di enoturismo e di filosofia produttiva che, per i partecipanti a Summa 2022, è sempre improntata all’armonia e rispetto. C’è molto fermento su questi temi, e non è una moda né solo una leva commerciale anche se, senza dubbio, i vini naturali hanno sempre più spazio sul mercato. Ora vorrei andare a trovarli, tutti.

MAGRÈ SULLA STRADA DEL VINO

Arrivo a Magrè con il sole di domenica mattina dopo il tempaccio di sabato. Siamo circa a metà strada tra Trento e Bolzano, questo è uno dei comuni più meridionali dell’Alto Adige.

La primavera si annuncia con i meleti in fiore e i filari di vite che riprendono vita, in valle e su sulle colline e montagne che circondano Magrè sulla strada del vino (Magreid) dove ha sede la cantina Alois Lageder.

Passeggio in centro prima di entrare a Summa 2022 e cosa ci trovo?

fontane, acqua e fiori ovunque, case decorate,

frecce che indicano i sentieri attorno al paese, il municipio e gli edifici attorno con le facciate colorate,

la chiesa con sotto gli scavi archeologici.

Magrè è un paradiso dove tutto è improntato a serenità e bellezza.

Non mi ero mai fermata qui nonostante molti passaggi in auto, per lavoro, fra le due province.

Sono arrivata con il pullman navetta messo a disposizione dall’organizzazione, in entrambi i giorni della kermesse, partito al mattino dalla stazione Verona Porta Nuova e rientrato nel tardo pomeriggio. Con questo sistema si sono evitate almeno 20 – 25 auto in arrivo a Magrè, con grande beneficio per l’ambiente e per noi ospiti, liberati dall’impegno alla guida. Tutte le manifestazioni sul vino dovrebbero avere una navetta!

Il mio racconto su Summa 2022 finisce qui, consiglio di fermarsi sia sabato che domenica per godere di tutti gli appuntamenti in programma. Arrivederci alla prossima edizione!

Post in collaborazione con https://www.zedcomm.it/

Per saperne di più: https://aloislageder.eu/

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