Avete ancora tempo tutta questa settimana, fino a domenica primo maggio, per visitare Homo Faber all’isola di San Giorgio a Venezia. Io ci sono andata giovedì scorso per la prima volta, mi sembra ancora incredibile!

Ho aspettato tanti anni prima di tuffarmi nella bellezza e purezza delle opere esposte, chissà perché. Non ero mai stata a San Giorgio nei giorni di questo evento, che la mette in una luce splendida e agita tutti i sensi.

piscina

Siccome ho passato circa tre ore nei vari spazi espositivi (alla biglietteria dicevano che ce ne volevano quattro) e non ho visto tutto, penso di tornare in questi giorni. Se volete ci andiamo insieme! Ma cos’è Homo Faber?

L’evento organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini, e promosso dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftmanship, celebra l’artigianato e le arti applicate ai massimi livelli, con alcune divagazioni verso il design, la moda, l’arte. Difficile da spiegare, si può solo vedere. Se siete fortunati come è capitato a me, con poca gente e tempo grigio, godete di una luce speciale e della bellezza che emana.

venini

Le mani fanno tanto, la testa e il cuore contribuiscono a creare opere uniche con materiali come carta, legno, metallo, pietre, vetro.

Ci sono in mostra Venezia e l’Italia. L’Europa e il Giappone (ospite d’onore). Homo Faber permette di vedere gli artigiani all’opera, intenti a “lavorare con le mani”. Consente inoltre anche ai visitatori di metterci alla prova per diventarne parte attiva. Possiamo “confezionare” opere di carta come gli origami, o cimentarci nell’arte dell’ikebana o nella cerimonia del tè. Consultate i programmi giornalieri per partecipare.

ikebana

San Giorgio è fatta di spazi aperti e chiusi, di buio e luce. La luce ha sempre il sopravvento magari anche dopo un percorso tortuoso e in apparenza senza fine. Sembra una metafora della vita!

All’aperto potete visitare:

  • Teatro verde
  • Labirinto Borges
  • Vatican chapels
  • Chiostri.
chiostro

Tra gli spazi al chiuso i miei preferiti sono tre:

  • I virtuosi della porcellana
  • Bellezza in fiore.
  • Una sala da tè fatta a mano.

Homo Faber consiste di una quindicina di mostre temporanee sviluppate su vari piani espositivi, accanto alle esposizioni permanenti dell’isola come Le Stanze del Vetro.

Ci sono poi eleganti aree di ristoro quali Bellini Corner e Homo Faber Caffè. Una presenza fissa è data da San Giorgio Cafè, da dove si gode una delle viste più belle verso San Marco.

Di ampie vedute non parlo qui in dettaglio perché a San Giorgio ce ne sono tante! Sin da quando scendete dal vaporetto avete di fronte a voi l’omonima chiesa con una vista su San Marco da togliere il fiato.

Visitatela con calma, se possibile fin su in cima al campanile. Potete trascorrere qui l’intera giornata!

Ora proviamo a vedere insieme alcune sezioni e spazi di Homo Faber.

Gli atelier delle meraviglie.

Le tecniche artigianali giapponesi sono immortalate in una mostra fotografica che celebra i migliori artigiani “Tesori Nazionali Viventi” del Giappone.

Il giardino delle 12 pietre.

Sono qui esposte le opere dei Tesori Nazionali Viventi del Giappone e il loro patrimonio culturale.

Gesti magistrali.

La relazione tra maestro e allievo permette al primo di tramandare l’arte, e al secondo di acquisire le competenze necessarie per lavorare. Di generazione in generazione, dalla Francia e dal Regno Unito.

Italia e Giappone: le relazioni meravigliose.

Artigiani italiani e giapponesi “dialogano” attorno alle loro opere.

italia e giappone

Meccaniche prodigiose.

La meccanica è vista come una scienza attraverso il lavoro delle macchine. Direttamente dalla Svizzera.

Magnae Chartae.

Qui si celebra la carta come mezzo espressivo e se ne possono vedere applicazioni diverse, dai semplici origami agli ombrelli (entrambi “provenienti” dal Giappone) alle più complesse come i codici miniati. Curiosamente, pur nella nostra epoca super tecnologica la carta si è ricavata un ruolo, anzi molteplici ruoli.

origami

Homo Faber Lab.

I virtuosi della porcellana.

Europa e Giappone si confrontano attraverso i maestri della porcellana. Francia e Germania rappresentano i due poli più antichi e sviluppati per questa forma d’arte.

porcellana

Il motivo dei mestieri.

Rintracciare Venezia.

Bellezza in fiore.

Venini, la famosa vetreria muranese che ha appena celebrato i 100 anni di attività, si mette in mostra in un giardino fiorito che rappresenta un vero tripudio di colori e luci.

venini

Next of Europe.

Il vecchio continente viene messo in mostra attraverso il suo patrimonio artigianale e i maestri dell’arte contemporanea che si possono vedere all’opera.

The Artisan: Una sala da tè fatta a mano.

Oggetti di design, pezzi unici provenienti dai quattro angoli del pianeta sono esposti e visibili. Diventano addirittura un’esperienza immersiva multisensoriale, quando “proviamo” questi oggetti. Ci possiamo accomodare su un divano a sorseggiare una tazza di tè o uno snack, immaginare di giocare a biliardo o soffermarci sulle opere esposte alle pareti. Il tutto sotto lo sguardo vigile e con la gentile supervisione degli addetti “ambassador” e non solo.

sala da tè

Attendere nell’ombrosa quiete.

Produzioni teatrali odierne sono influenzate dal Giappone, nei materiali di scena e nelle tecniche che riprendono antiche attività artigianali.

Dettagli: genealogie dell’ornamento.

Come nascono gli oggetti di lusso a partire dalle creazioni artigianali? Gioielli e orologi, abbigliamento e pelletteria, vasi e accessori (anche di uso quotidiano) vengono studiati in alcune delle loro accezioni più eleganti e accostati agli strumenti di lavoro che servono per crearli.

dettagli

Eilean.

Teatro verde.

La pietra d’Istria chiara contrasta con il verde che segna gli spazi tra le file, questo è stato il primo impatto con questo luogo delizioso. Costruito dalla Fondazione Cini nel 1954, poteva ospitare 1600 persone nella cavea. Finalmente il Teatro verde è stato riaperto e riportato a nuova vita (l’ultimo restauro era stato promosso da Cartier nel 2013). Con la laguna sullo sfondo e le ville venete come modello, ha rappresentato una sfida per come e dove è stato progettato.

teatro verde

Labirinto Borges.

Peccato che dovessi fare una nuova fila per pendere un biglietto a parte per entrare, volentieri mi sarei avventurata tra le siepi anche se i labirinti in generale mi spaventano. Ma è bellissimo anche visto da fuori.

labirinto borges

Vatican chapels.

Dal 2018, anno della Biennale Architettura numero 16, qui all’isola di San Giorgio ha trovato collocazione il padiglione della Santa Sede. Si tratta di un percorso spirituale all’aria aperta dove sono state collocate 10 piccole chiese e cappelle, progettate con diversi materiali costruttivi da architetti internazionali di quattro continenti.

vatican chapels

Homo Faber aveva debuttato nel 2018 per essere sospeso poi a causa della pandemia. Questa del 2022 è quindi la seconda edizione e si estende fino al centro storico di Venezia, con le attività in musei e negozi, le botteghe e atelier aperti di Homo Faber in città.

Per saperne di più:

https://www.homofaber.com/it/event

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