Al check in ci passa davanti il gruppo Family che non vedevamo da quasi una settimana (!!) poi attendiamo al gate cercando di dormire. Il volo è ok, a Istanbul fa freddo anche perché atterriamo alle 6 e alle 7, incredibile, siamo già a Sultanahmet. Ovviamente né Santa Sofia né la Moschea blu sono aperte ai turisti ora, anzi vi si svolgono delle cerimonie, ci torneremo alle 9, intanto facciamo una passeggiata intorno al Topkapi fino al lungomare per vedere l’alba sul Bosforo, circondati da jogger, pescatori, cani giocherelloni. Domenica mattina Istanbul dorme, e quando si sveglia lo fa molto lentamente. Tutto è molto bello ma fa freddo e ci stanchiamo, cerchiamo un baretto per fare colazione ma ci cacciamo in un posto un po’ così. Per un verso siamo davvero di passaggio e cerchiamo di far passare il tempo, ma Istanbul è così bella che me la voglio godere ancora, specialmente nella pace della domenica mattina. Visitiamo: Cisterna – Moschea blu – Santa Sofia poi i miei ragazzi rientrano in aeroporto, mentre io continuo a passeggiare. Innanzi tutto mi faccio un caffè da Starbucks, l’ultimo direi, in quanto la commessa mi informa della prossima chiusura della filiale turca, tutta intera, non ho parole. Poi cerco di infilarmi nel souk ma è chiuso, vedo delle bancarelle sparse ma non compro nulla, passeggio accanto alla metro di superficie, prendo un treno e torno in aeroporto. Voliamo ancora insieme a Roma dove ci dividiamo e, in tre, prendiamo l’ultimo volo per Venezia. Alla fine staremo in giro letteralmente 24h con la conseguente enorme stanchezza. Ma arriviamo, sia noi sia i bagagli, insomma tutto è bene quel che finisce bene.

FINE

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