Se pensiamo ai vini della Basilicata ci viene subito in mente l’Aglianico. E il primo luogo deputato alla produzione del vino lucano è il Vulture “ex vulcano” che ci ha lasciato una terra fertile dove le viti crescono rigogliose. Ma Nova Siri è altrove, nella parte orientale della regione, quella che guarda al mare Jonio e confina con altre due grandi regioni, Puglia e Calabria, produttrici di grandi vini.

Cantine_Taverna

Qui a Nova Siri si trova Cantine Taverna, la prima bella scoperta del mio viaggio in Basilicata del maggio scorso. Sempre in compagnia di Elle Viaggi agenzia di Tursi, organizzatrice del tour “Paese che vai, vino che trovi” dove il vino era il filo conduttore con visite diverse a cantine molto diverse! Ma andiamo con ordine.

Innanzi tutto Cantine Taverna è un’azienda agricola a vocazione mista dove agricoltura e allevamento convivono, su una grande superficie di circa 200 ettari di cui per ora 20 ettari, solo un decimo, sono vitati. Ha l’immagine di un toro (il mio segno zodiacale) nel logo, per questo mi sono stati simpatici sin dal primo momento.

Attorno alle vigne, su parcelle diverse e con nuovi impianti che si stanno avviando alla produzione, si trovano un sito archeologico nascosto nel bosco, il primo luogo che ci hanno fatto vedere al nostro arrivo e per me una sensazionale scoperta, una grande emozione.

E poi frutteti, campi coltivati e fioriti con tanti colori che ho fotografato da ogni possibile angolazione, con i profili scuri delle montagne all’orizzonte. Fra i campi coltivati ci sono distese di fragole che a fine maggio ci hanno regalato dolcissimi frutti, da mettere vicino ai loro ottimi vini.

Vini da vitigni autoctoni come Greco, Primitivo e pure Aglianico (diverso da quello del Vulture) e vitigni internazionali come il Pinot bianco. Pasquale Lunati e la famiglia gestiscono Cantine Taverna, la loro Matera DOC è una denominazione tutta da scoprire. Appartengono a FIVI la grande famiglia dei vignaioli indipendenti, che per me è sempre fonte di ispirazione per la ricerca di vini particolari e delle persone che fanno i vini.

Essi stessi me lo hanno raccontato durante la visita alla cantina e alla bottaia. E durante la degustazione dei vini che abbiamo assaggiato:

  • Matera greco DOP.
  • Primitivo Basilicata rosato IGP.
  • Primitivo DOP.
  • SenSO2 vini senza solfiti aggiunti: Pinot bianco e rosato frizzante metodo ancestrale.
Cantine_Taverna

Sono vini buoni e puliti, alcuni da consumare freschi altri adatti all’invecchiamento. Cantine Taverna è stata una bella scoperta proprio perché produce vini diversi dalla classica immagine che avevo dei vini lucani, corposi e intensi, per primo l’Aglianico del Vulture ambasciatore della Basilicata del vino. Per questo ho chiesto a Pasquale Lunati di raccontarci la sua vita di vignaiolo e me lo ha raccontato. Mettetevi seduti comodi, magari proprio con un bicchiere di vino in mano. E buona lettura!

1 Chi sei – dove ti trovi? Raccontaci qualcosa di te e del tuo vino.

Sono Pasquale Lunati amministratore delle Cantine Taverna, nate nei primi anni Ottanta a Nova Siri in provincia di Matera. Avviata la sperimentazione vitivinicola da papà Egidio sulla tenuta di San Basile, acquistata dal nonno Pasquale nei primi anni Cinquanta.

Con Pasquale Lunati

2 L’arte di fare il vino nasce nella vigna e si sviluppa in cantina. E poi cosa c’è dietro un grande vino?

Dietro la produzione del vino c’è senz’altro la lungimiranza e la voglia di far bene dell’agricoltore, la tenacia e sacrificio dei lavoratori in campagna, la fedeltà dei collaboratori. Senza dimenticare l’estro dei consulenti, specificatamente riferito agli enologi.

3 Come è cambiato il vino, e come è cambiato il tuo lavoro negli ultimi anni? La tecnologia è uno strumento necessario o si può farne a meno?

Mi occupo di vino dalla metà degli anni Novanta, dopo il conseguimento della laurea in scienze agrarie. Già da quegli anni la tecnologia ha aiutato molto a produrre vini corretti; nella nostra nuova cantina, realizzata nel 2007, abbiamo in dotazione impianti di refrigerazione per il controllo delle fermentazioni, della temperatura dei vini contenuti nei serbatoi e nella bottaia. Tutti i serbatoi sono dotati di valvola di azoto, per assicurare la saturazione dei vini e la loro difesa dalle ossidazioni.

4 Raccontaci una bella esperienza e un brutto episodio legati al tuo lavoro di vignaiolo.

Ogni volta che si pianta una nuova vigna è senz’altro una bella esperienza. Ogni volta che ci sono problemi fitosanitari come quest’anno con la peronospora, è una pessima esperienza.

5 Fare il vino significa anche uscire dall’azienda per far conoscere le persone e il territorio “dietro” una bottiglia. Dove porterai il tuo vino nei prossimi mesi?

Con l’enologo Falsini

I nostri vini sono conosciuti in alcune regioni d’Italia e in alcune piccole aree del resto del mondo (Giappone, California, Olanda), è un continuo investimento e come dice il nostro enologo Falsini “Per vendere il vino bisogna spendere i soldi”!

6 E’ possibile visitare la tua cantina? E dove possiamo assaggiare il tuo vino?

Le visite in cantina a Nova Siri e le degustazioni sono il nostro fiore all’occhiello con la magistrale competenza e il trasporto del nostro direttore ilcinese Mario Fedolfi. Gli ospiti saranno accompagnati in un’esperienza eno – sensoriale unica. Infine le degustazioni sono disponibili anche nei due “Taverna wine shop” di Policoro e Matera.

7 Una piccola provocazione: se fossi ministro dell’agricoltura cosa faresti per agevolare il lavoro del vignaiolo?

Dimezzerei i costi di produzione.

8 Consiglieresti a un giovane di fare il vignaiolo? SI – NO – Perché?

Se è appassionato Sì. Troverebbe 100 ragioni al giorno per essere soddisfatto del proprio lavoro in campagna. Di contro sconsiglierei fortemente.

Per saperne di più https://cantinetaverna.wine/

Post in collaborazione con https://www.elleviaggi.com/

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