Biella è stata la destinazione di due bellissimi fine settimana, a inizio e fine 2014, tutti strutturati in perfetto stile piemontese. Linda Angeli è stata nostro “Angelo custode” e non poteva essere definita diversamente: giovane, carina, precisa, con quel sorriso sicuro di chi sa il fatto suo e tiene in riga tutti gli ospiti, dal primo all’ultimo minuto della visita. Oropa a gennaio, Casa Zegna a dicembre, ecco dove ci ha portato. E quando le ho mandato per email le dieci domande alle guide… mi ha risposto subito. Cosa volere di più? Leggere le sue parole è divertente e utile, speriamo che esse servano da spunto a chi fa o vuol fare la guida turistica e apra gli occhi ai legislatori che invece son sempre più miopi verso queste professioni, e mi fermo qui.

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Grazie e tanti auguri gentilissima Linda, arrivederci a presto e buon lavoro!

1 Da dove vengono gli ospiti in visita alla vs città? Sono più italiani o stranieri?

Sono prevalentemente italiani, gli stranieri arrivano soprattutto dalla Francia, qualcuno dalla Germania. Mi è capitato di accompagnare però dei gruppi di russi che sono venuti per qualche anno a fare un corso a Biella: fantastici!

2 Sono più facili da gestire gli ospiti informati? O è meglio prendere per mano persone che arrivano e sanno poco del luogo in cui si trovano?

Gli ospiti informati sono più interessati all’argomento quindi con loro è interessante fare degli approfondimenti su qualche tema. Con quelli che sanno poco ci sono tante cose da raccontare, quindi si parte da una spiegazione più generica per poi approfondire. Alla fine da loro si ha molta soddisfazione perché concludono la visita dicendo “Ah, non sapevo che ci fossero tutte queste cose!”

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3 Ci sono due – tre aneddoti successi durante una visita che avete voglia di raccontare?

All’archivio storico di casa Zegna:

  • dopo aver spiegato per più di un’ora la storia di Ermenegildo Zegna, che ha messo a dimora oltre 500.000 conifere per valorizzare la montagna di Trivero (Biella), e dopo aver spiegato che Ermenegildo Zegna è da sempre in cerca delle migliori lane merino australiane per i propri tessuti, e dopo aver mostrato la provenienza delle materie prime (Australia – Sud Africa – Sud America) arriva la grande domanda: “… ma quindi… Ermenegildo Zegna ha piantato gli alberi così le pecore hanno una lana migliore?” E purtroppo non era un bambino a fare la domanda…!
  • sempre al termine di una visita a casa Zegna, dopo aver mostrato i diari in cui Ermenegildo Zegna annotava ogni dettaglio riguardo alla produzione, una giornalista spagnola mi chiede “ Di che segno zodiacale era Ermenegildo Zegna?!” Sapendo che era nato a gennaio, non è stato difficile rispondere “capricorno!”. E lei “Ah ecco perché era così preciso!”
  • Visita guidata alla Fondazione Pistoletto: un ospite in aperta polemica con l’arte contemporanea viene a visitare Cittadellarte e, dopo aver messo in discussione tutta l’opera di Pistoletto e la mia spiegazione, ho retto bene a tutte le sue provocazioni fin quando mi coglie in castagna: “Ma questo pacco, vorrà dire che anche qui dentro c’è l’infinito”? E quel pacco l’avevano portato la mattina stessa, non sapevo davvero se era un’opera o un pacco da disimballare! Ci siamo messi a ridere e… va bene anche così!
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4 E un’esperienza invece da dimenticare?

Al termine di una visita guidata, un’autista si arrabbia perché “non ho diviso con lui le commissioni dopo aver visitato un outlet” . Non c’era nessuna commissione e non mi ha creduto. Ci sono rimasta molto male.

5 Quali sono le domande o gli atteggiamenti degli ospiti in visita che possono “mettere in crisi” o imbarazzare una guida, anche con esperienza?

A volte domande troppo specifiche o atteggiamenti provocatori che cercano di mettere in discussione quello che si racconta. Oppure l’ospite che crede di essere un grande esperto ( ma non lo è) e dice sempre la sua, a volte contraddicendo la guida.

6 Esistono o avete verificato alcuni stereotipi sulle caratteristiche dei turisti a seconda della loro provenienza?

Non particolarmente, i giapponesi sono i più attrezzati (arrivano con le cuffiette), i più attenti e quelli che fanno più “ooooohhh”. I russi sono quelli più affezionati allo shopping.

7 Come si conciliano gli aspetti tecnici di una città e quelli più leggeri? (shopping, pranzi ecc.) Se un ospite ha fretta di vedere tutto in poco tempo e poi infilarsi in un negozio lo assecondate o cercate di trattenerlo?

Di solito lascio lo shopping o il pranzo alla fine della visita guidata. Se esprimono questo desiderio, cerco di finire la visita con un po’ di anticipo in modo da lasciare loro il tempo libero necessario

8 Cosa fa di un ospite una persona speciale, di quelle che a fine servizio vi fa voglia di starci insieme più tempo?

La sua curiosità e la sua apertura mentale, di solito sono quelle persone che dopo la visita si fermano ancora a parlare e a commentare l’esperienza vissuta.

9 Si può diventare amici degli ospiti in visita? Può succedere di mantenersi in contatto anche dopo?

Si, mi è successo con i gruppi di russi ad esempio: in questo caso si fermavano per più giorni quindi è stato facile socializzare.

10 Consigliereste a un giovane di studiare per diventare guida turistica? SI – NO – Perché?

Si! Oltre a essere un’opportunità lavorativa, è un modo di conoscere il proprio territorio. Soprattutto in una città come Biella dove si sente dire troppo spesso “Ma qui non c’è niente!

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