Tre giorni in Terre di Siena e per tre volte alle terme; domenica mattina chiudiamo in bellezza il nostro tour iniziato a Chianciano con un’ultima scorpacciata di coccole e benessere a Rapolano Terme, nel cuore delle Crete senesi. Le terme Antica Querciolaia ebbero l’onore di ospitare addirittura Giuseppe Garibaldi, che venne qui a curarsi le ferite subite nella battaglia d’Aspromonte.
Oggi l’eroe dei due mondi viene ricordato con una targa e una statua all’ingresso dello stabilimento termale, ma è possibile vedere anche la vasca dove si immergeva nell’area di cura.
L’edificio principale del complesso Terme Antica Querciolaia fu costruito proprio nell’Ottocento e ha una caratteristica forma a ferro di cavallo, attorno a questo si sviluppano oggi edifici più nuovi e funzionali, l’area ristorazione e il parco con piante secolari, su cui si affacciano le piscine esterne.
I colori chiari derivano dall’utilizzo del travertino, caratteristica pietra locale.
Sulfureo –Bicarbonato – calciche: sono le caratteristiche dell’acqua che sgorga a 39°C ed è resa disponibile alla medesima temperatura nei bagni caldi, a 25 – 34°C rispettivamente nei bagni freddi e temperati. L’acqua termale è indicata per varie patologie respiratorie e cutanee, nonché per le malattie osteoarticolari.
Dopo una visita ai reparti dedicati alle cure e trattamenti, in compagnia della direttrice, lasciamo gli accappatoi nel guardaroba e ci tuffiamo rapidamente nelle vasche esterne.
Nonostante siamo in una piscina costruita dall’uomo mi sento in un ambiente molto naturale, protetta dal caldo abbraccio dell’acqua che mi fa sentire bene e rinvigorita dalle bollicine dell’idromassaggio.
In effetti la componente sulfurea che dà il caratteristico odore salmastro all’acqua è predominante, mi sembra di respirare meglio dopo pochi minuti, soprattutto stando vicina alla bocchetta d’ingresso con effetto aerosol. L’elevato ricambio d’acqua ne garantisce la salubrità in tutto lo stabilimento, e permette il “lusso” di non trattarla con disinfettanti.
Per raggiungere le vasche più calde dobbiamo percorrere un lungo tratto all’aperto… in costume! Di corsa! Fa freddo, ma appena ci immergiamo stiamo divinamente. Francamente non sento molto l’esigenza di provare le piscine coperte, le più affollate e le uniche dove l’acqua supera i due metri d’altezza, così vi faccio solo un rapido passaggio per curiosità.
Con un po’ più di tempo a disposizione farei volentieri un trattamento o un massaggio: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Farsi prima consigliare dal proprio medico è doveroso per scegliere il percorso migliore, e usufruire della convenzione con il servizio sanitario nazionale. Posso invece provare i prodotti della Linea cosmetica a base di acqua e fango termale.
A Rapolano vi sono anche le Terme San Giovanni, che comprendono un hotel e ristorante oltre ai bagni termali. Per coincidenza oggi è qui una mia carissima compagna di viaggio, in gita da Firenze con un’amica. Ci sentiamo al mattino presto ma siamo purtroppo in due stabilimenti diversi, per ora mi accontento di vedere le sue foto…
ma voglio tornare a Rapolano: per fare due passi in paese, per visitare il Teatro del Popolo e le terme etrusco – romane, la Grancia, il castello e le chiese. Mi aspetta un lungo viaggio di rientro al nord con i mezzi pubblici, bus e treno. Devo dire che la bellezza della Toscana a volte è offuscata da una rete viaria poco efficiente, ma noto con piacere che stiamo finalmente vedendo progetti per rendere accessibili più zone con i mezzi pubblici. Il progetto Siena Carbon Free 2015 è nato per ridurre gradualmente le emissioni delle strutture ricettive ed arrivare all’ambito traguardo di essere la prima provincia italiana ad emissioni zero. Ne parlerò con piacere nel prossimo post, spero che possano beneficiarne anche i trasporti, così la Toscana sarà ancora più bella e pulita.
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