La transumanza è entrata pochi giorni fa nella lista dei beni UNESCO, questo ha provocato il giusto orgoglio delle genti di montagna, al sud come al nord. Quelli che la vivono sempre, non solo i turisti come me impegnati in visite talvolta frettolose, visite dove si vede una minima parte dei luoghi, spesso vestiti a festa (i luoghi e le persone). Magari alla fine della stagione estiva quando mandrie e greggi scendono dagli alpeggi (fa pure rima).
La montagna da vivere è molto di più
La montagna è terra e acqua, aria e vento, laghi e ruscelli, animali e piante.
La montagna è Alpi e Appennini, picchi vertiginosi e versanti scoscesi, altipiani e spianate, prati e boschi.
La montagna è gioie e fatiche, camminare in montagna è il mio modo di stare in pace, guardando fuori di me e sentendo cosa ho dentro di me.
In Molise sulle vie della lana
In Molise lo scorso anno ho trovato tutto questo sulle vie della transumanza, i larghi tratturi dove si muovono mandrie e greggi, condotte dai pastori. L’ho scoperto grazie a MoliseTrekking e alla guida escursionistica Antonio Meccanici che mi ha condotto sulle vie della lana, a cui ho chiesto di raccontare il suo lavoro.
Schivo come sempre, Antonio è abituato al basso profilo ed è un grande lavoratore che fa di tutto per farsi conoscere come guida esperta e professionale. Se ogni anno riesce a far venire più persone nella sua bella regione tutti crescono e ne traggono giovamento, sia lui come guida, sia le attività coinvolte: ristorazione, ospitalità, siti e musei. Spero di avere contribuito nel mio piccolo alla promozione della sua splendida regione.
Antonio ha usato poche parole per descriversi. Leggetele qui di seguito e ricordate che l’inverno è una splendida stagione per esplorare le montagne del Molise, con le ciaspole o gli sci ai piedi. Le vie della transumanza sono infinite!
1 Da dove vengono gli ospiti in visita? Sono più italiani o stranieri?
In particolar modo dal nord e centro Italia, qualcuno dal sud e pochissimi dall’estero.
NDR sono ancora pochi perché questo è un turismo di nicchia, ma in grande sviluppo.
2 Sono più facili da gestire gli ospiti informati? O è meglio prendere per mano persone che arrivano e sanno poco del luogo in cui si trovano?
Sono più stimolanti gli ospiti informati, non più o meno facili da gestire.
3 Ci sono due – tre aneddoti successi durante una visita o escursione, che avete voglia di raccontare?
Mi piace raccontare che la totalità delle persone che visita il Molise resta colpito dalla natura, dalla cucina, dalle tradizioni e dall’ospitalità di questo territorio.
4 E un’esperienza invece da dimenticare?
Non ho esperienze da dimenticare.
5 Quali sono le domande o gli atteggiamenti degli ospiti in visita che possono “mettere in crisi” o imbarazzare una guida, anche con esperienza?
Il non apprezzare ciò che offre il territorio.
NDR questo può succedere, ma per fortuna il Molise si presta ad ospitare persone attente e rispettose.
6 Esistono o avete verificato alcuni stereotipi sulle caratteristiche dei turisti a seconda della loro provenienza?
No, perché ognuno ha un carattere riscontrabile in qualsiasi luogo.
7 Come si conciliano gli aspetti tecnici di una visita o escursione, con quelli più leggeri? (pranzi, shopping ecc.) Se un ospite ha fretta di vedere tutto in poco tempo e poi infilarsi in un negozio lo assecondate o cercate di trattenerlo?
Non saprei rispondere alla prima domanda. Alla seconda, lo assecondo.
NDR in effetti anche in questo caso è il luogo che fa la differenza.
8 Cosa fa di un ospite una persona speciale, di quelle che a fine servizio vi fa voglia di starci insieme più tempo?
La sensibilità verso le cose semplici, il mettersi in gioco con voglia e allegria.
9 Si può diventare amici degli ospiti in visita? Può succedere di mantenersi in contatto anche dopo?
Sì, ed è molto bello.
NDR Confermo!
10 Consigliereste a un giovane di studiare per diventare guida escursionistica? SI – NO – Perché?
Se gli/le piace e vuole promuovere il proprio territorio, perché no.
Per saperne di più
http://www.molisetrekking.com/it/
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