Nell’annunciarsi come una primavera tiepida, quella che è appena iniziata ha visto un fiorire di eventi e mostre, e noi appassionati a correre dietro a questi appuntamenti culturali. Propongo subito quattro esposizioni agli sgoccioli, fra Treviso e Venezia, così chi è arrivato a fine mese può recuperare. Voi le avete viste? Vi sono piaciute? Attendo il vostro riscontro. Troverete cibo e corpi, amore e morte, eros e thanatos. Noi ci risentiamo a fine aprile con nuove mostre da vedere.

CASA ROBEGAN TREVISO

Ecco alcuni dei menù esposti a Treviso fino al primo aprile. Note di pranzi è una speciale esposizione di menù e non solo, che farà venire l’acquolina in bocca a tutti. Ci sono menù militari e menù regali. Menù di viaggi epici a bordo di transatlantici, o di treni che non esistono più. E poi i menù di oggi proposti dai ristoranti stellati o da chi propone la cucina tipica. In 200 anni o quasi, dal 1850 a oggi, ne sono stati stampati a migliaia e non oso immaginare il lavoro di ricerca e catalogazione degli stessi. Ora vederne 350 tutti in fila ben esposti, nelle sale di una casa rinascimentale nel cuore di Treviso, ha provocato in me tanti pensieri. Sono fatti di carta direte voi. Molto di più! Oltre alla carta ci sono colori sgargianti, materiali e tessuti preziosi che li rendono pezzi unici. Idem passeggiare sull’erba e tra le panchine di casa Robegan emoziona e fa pensare. Andate a vedere amici, merita, poi ditemi se vi piace. E se volete provare alcuni di questi menù o gli assaggi guidati, raccolti per categorie merceologiche, un intenso programma è stato messo a punto dagli organizzatori. Note di gusto. Dagli antipasti al dessert, storia e cultura del cibo. Cercate La costruzione del gusto che ha curato la mostra.
Quando sono stata a Casa Robegan, in centro a Treviso, per la presentazione di Note di Pranzi, per settimane avevo sentito parlare di questo evento ed ero sinceramente eccitata nel vederla finalmente. Alessia Cipolla è un mito per me come architetto, curatrice, organizzatrice, vederla all’opera e ascoltarla è stato un piacere. Alla fine, dopo la conferenza stampa, il buffet offerto dagli sponsor era ricco di formaggi e salumi, vino e dolci. Più una chicca, Amaro nostrano da una ricetta veneziana che contiene fra gli altri carciofo e salicornia, buonissimo!
PALAZZO FRANCHETTI VENEZIA

Erano quasi contemporanei Elizabeth Miller 1907 – 1977. E Man Ray 1890 – 1976. A Palazzo Franchetti a Venezia, fino al 10 aprile, la mostra Lee Miller – Man Ray. Fashion. Love. War racconta le vite e i rapporti tormentati fra queste due icone della moda e del costume del Novecento. Il titolo della mostra dice già tutto in tre parole. Moda. Amore. Guerra. La relazione fra Miller e Ray nasce nella moda, si trasforma in amore e diventa guerra. Poi la guerra arriva davvero a sconvolgere il mondo e a sparigliare le carte di questa coppia, protagonista della moda quasi cent’anni fa, assieme ai mostri sacri della cultura moda e costume. Non metto i nomi perché sono tanti e rischio di fare torto a qualcuno. Per lavoro e per amore Lee Miller e Man Ray sono andati avanti e indietro fra Europa e America, con una parentesi in Egitto e questo è parte del viaggio che facciamo noi visitatori. Ammirando le immagini di diverse dimensioni che campeggiano nelle sale di Palazzo Franchetti siamo trasportati via lontano. A me la mostra ha fatto proprio l’effetto di trasporto e stranamente, amore e morte. Emozioni visive. Sensazioni forti.
PALAZZO LOREDAN VENEZIA

In Campo Santo Stefano a Venezia, Palazzo Loredan ospita la mostra De visi mostruosi e caricature. Da Leonardo da Vinci a Bacon. Promossa dalla Fondazione Ligabue è dedicata ai volti e corpi umani, deformati in caricature. Facce, corpi, travestimenti. Rappresentati nei disegni di Leonardo da Vinci, seguito fra gli altri da Arcimboldo, dai Tiepolo (Giambattista e Giandomenico) e ai giorni nostri da un coloratissimo Francis Bacon che chiude la mostra nell’ultima sala. Sempre in penombra per non danneggiare le opere, la visita è allietata, in un sublime percorso, da musica filodiffusa per farne una esperienza multisensoriale. Dal 28 gennaio al 27 aprile poi (dopo 90 giorni esatti di esposizione) tutto dovrà tornare al buio, ben protetto. Fortuna nella fortuna, alla mia visita è seguita la lezione in Ateneo Veneto dove Inti ligabue ha introdotto la conferenza del Professor Enrico Lucchese. Ce ne saranno ancora fino a metà aprile, controllate sul sito!
https://www.fondazioneligabue.it/it/mostre/de-visi-mostruosi-e-caricature/12
FONDAZIONE ALBERO D’ORO VENEZIA

Gli sguardi veneziani di Nikos Aliagas, giornalista francese di origine greca, sono in mostra alla Fondazione Albero d’oro. Regards Vénitiens doveva chiudere il 2 aprile ma è stata inserita nel programma annuale della fondazione, e sarà visitabile per quasi tutto l’anno, fino al 26 novembre 2023. Si tiene nelle sale e nella corte al piano terra: poco lontano dalle calli più affollate cala il silenzio e in silenzio vediamo le immagini di Venezia, nel palazzo che ospita la fondazione. Didascalie semplici dicono dove siamo e chi sono le persone ritratte. Il Canal Grande sta di là dal vetro.