Sabato 16 marzo ha aperto Agrimont alla fiera di Longarone, evento dedicato ad agricoltura e zootecnia di montagna, attività forestali, giardinaggio e prodotti tipici. Siamo all’edizione numero 43! Nel primo giorno si sono avvicendate autorità e protagonisti istituzionali in vari discorsi, incontri, seminari, di grande attualità dato il periodo che stiamo vivendo.

Si è parlato, già nei primi incontri, di temi importanti quali:

  • approvvigionamento materie prime,
  • costi delle produzioni agricole (che qui in montagna sono ancora più elevati della media)
  •  cambiamenti climatici e impatto sulle attività in montagna.

Ma anche delle opportunità date dalla ripresa economica, e di temi caldi quali ambiente e sostenibilità.

Agricoltura di montagna significa presidio del territorio in senso positivo e con molteplici funzioni e valori, non solo economici ma pure sociali. Questo è il messaggio che traspare sempre nella fiera di Longarone, declinato nel lavoro di aziende e istituzioni. Le imprese guardano a nord dove svettano le Dolomiti e, fra le alte cose, il lavoro ferve per preparare le Olimpiadi del 2026 che si svolgeranno tra Milano e Cortina. Il settore pubblico guarda a sud dove in ambito regionale ci si deve rapportare con Venezia, il capoluogo del Veneto, alle città più grandi e al governo centrale i cui rappresentanti dovrebbero vedere più spesso come si vive in montagna.

VISITARE LA FIERA DI LONGARONE

Le grandi macchine agricole messe in bella mostra, negli spazi esterni della fiera di Longarone, mi fanno sempre impressione. All’interno ce ne sono altre più piccole, oltre a utensili e accessori. Ci sono tanti tipi di trattori per esempio, e le attrezzature per la lavorazione del legno. Questo è un bene prezioso che si dovrebbe valorizzare al massimo, a cui la tempesta Vaia nel 2018 ha inferto un duro colpo su tutta la filiera.

al lavoro dopo la tempesta vaia

La zootecnia è rappresentata con le tecnologie per allevamento e pastorizia. Gli allevatori sono aggregati in cooperative e più spesso costituiscono piccole aziende familiari, con pochi capi di bestiame. Pure questo è un bene da preservare per la sopravvivenza della vita in montagna. Nelle passate edizioni c’erano molti più animali inclusi quelli di bassa corte, quest’anno hanno portato una piccola arca di Noè con due cavalli, due razze di pecore fra cui la preziosa alpagota locale, conigli, capre, mucche. Tutti autoctoni o vicini come specie animali, e poi direttamente dalle Ande lama e alpaca.

Pochi capi in uno spazio dedicato, quasi a fini didattici.

Io preferisco sempre avere a che fare con il mondo vegetale e qui ho l’imbarazzo della scelta. Floricoltura e orticoltura sono ben presenti, se avessi una casa in montagna farei grandi acquisti di bulbi, semi e piantine!

FIERA E FESTIVAL DELLE FORESTE

Istituita l’anno dopo la tempesta Vaia, la Fiera e Festival delle Foreste (FFF) di Longarone è stata da subito occasione per discutere sul da farsi, per recuperare e tutelare i preziosi boschi che circondano le nostre montagne. Gli incontri dedicati si sono svolti a Longarone e in sedi esterne, come l’altopiano del Cansiglio e la Val Visdende. Ora FFF è stata inglobata nella fiera Agrimont: per tutti i giorni della manifestazione si parla di gestione delle risorse boschive, perché le foreste sono una risorsa ambientale, ecologica ed economica senza eguali. Se la tempesta Vaia si ricorda ancora per i danni immediati che ha causato, i nostri boschi sono ancora sotto minaccia ad anni di distanza da quella sera di ottobre 2018, quando un vento fortissimo passò senza pietà sulle montagne del Triveneto e spazzò via milioni di alberi. Milioni di metri cubi di legna han dovuto essere asportati più velocemente possibile dai luoghi del disastro. Oggi le conseguenze di questo tragico ed eccezionale evento continuano. Positivo è che i boschi devastati piano piano torneranno ad essere pieni di alberi, negativo è che un piccolo insetto di nome bostrico ha mangiato (e continua a mangiare) il legno facendo ancora più danni indiretti rispetto ai danni diretti della tempesta in sé.

LE FILIERE AGROALIMENTARI IN FIERA

All’interno della fiera di Longarone voglio sempre vedere i piccoli produttori di alimenti e bevande, facendo diverse scoperte. Ho la conferma della bontà delle filiere corte, nel rapporto diretto tra produttori e consumatori, a differenza delle filiere lunghe che per loro natura sono più complicate e coinvolgono diversi “giocatori”. Com’è bello potersi parlare faccia a faccia, toccare e provare il frutto del loro duro lavoro? Nel bellunese alcuni prodotti pregiati si possono fregiare del marchio DOP o IGP, vi sono inoltre ben due presidi Slowfood: l’agnello d’Alpago e il fagiolo gialet della Valbelluna.

fagioli

Alcuni produttori mi hanno raccontato cosa fanno, ora ho voglia di andare a trovare loro e altri che già conoscevo, ora che il clima mite ci consente lunghe giornate fuori, all’aria aperta. Infine sono presenti alcuni agriturismi, modelli di ospitalità e ristorazione nel solco della tradizione, come La Fiorita di Cesiomaggiore e Malga Valmenera in Cansiglio.

Le erbe aromatiche sono in gran spolvero, soprattutto quelle che crescono solo in montagna o che danno il meglio delle proprietà proprio in alta quota. Si usano essiccate per fare decotti, infusi e tisane e curare diverse malattie senza ricorrere a medicinali. Oppure per la grappa aromatizzata. Persino la lavanda è arrivata, con il suo carico di colori e profumi, forieri di suggestioni molto di moda. Mi prenoto a giugno per venire a cercare i campi in fiore quassù! Cosa possiamo trovare fra gli stand di Agrimont?

formaggio
  • Formaggi e carni di animali che passano l’estate in alpeggio.
  • Grappe, infusi e distillati. Birre artigianali fatte con luppolo e orzo locali.
  • Canapa. Antiche varietà autoctone di cereali: grano, mais e orzo.
  • Mele. Miele.
  • Fagioli. Alzi la mano chi ha provato il Fagiolo di Lamon IGP!
fagioli
  • Castagne. Creme e cosmetici naturali.

Potete visitare la fiera Agrimont a Longarone ancora il prossimo fine settimana, da venerdì 22 a domenica 24 marzo.

LONGARONE E DINTORNI

Arrivando a Longarone in auto, la via d’accesso al Cadore da sud, mi prendono sempre i ricordi del passato (brutti) e i pensieri sul presente (belli). I primi sono i racconti della strage del 1963. La diga del Vajont è da vedere anche se vi lascerà un pugno allo stomaco, idem il cimitero delle vittime. I secondi sono legati a due prodotti artigianali come gli occhiali e il gelato. Anche se qui ha sede un colosso dell’occhialeria, vi consiglio di vedere invece un artigiano al lavoro: resterete stupiti, sono decisamente prodotti più belli: pezzi unici che valgono il prezzo, se vedete quanto lavoro ci sta dietro ogni singolo occhiale.

carretto dei gelati

Il gelato dei maestri longaronesi è apprezzato in tutto il mondo tanto che qui si tiene la MIG, famosa mostra internazionale del gelato artigianale. La prossima edizione sarà a novembre 2022, quale migliore occasione per un assaggio, prima di mettervi a camminare sulle Dolomiti, le montagne più belle del mondo! Prima ancora io tornerò per la Fiera e Festival delle Foreste, a settembre.

Attorno a Longarone vi sono altre bellezze da vedere, come la frazione di Castellavazzo con ben due musei: uno è dedicato agli Zattieri, l’altro alla lavorazione della pietra. E il grazioso borgo di Erto, fin troppo curato e a misura di turista.

E infine ci sono i lavori in corso, mi chiedo a che prezzo si stia facendo strada l’idea di rendere sempre più accessibile un paradiso unico al mondo come le Dolomiti, tanto da essere dal 2009 patrimonio dell’umanità UNESCO. Speriamo che le opere siano utili e sicure, perché finora ho visto soprattutto cantieri e deviazioni stradali. Staremo a vedere.

Il racconto dell’esperienza sulla mia pagina Facebook Gamberetta Travelblog

17 03  Ieri era la prima giornata di Agrimont e sono andata a Longarone fiere, consapevole di vedere i tanti piccoli produttori del bellunese sempre presenti a questo importante evento. Sono stata accontentata? Sì ma… C’erano anche tanti foresti come li chiamano qui in Veneto. Stand da Lombardia e Piemonte con salumi e formaggi da provare e comprare, dalla Puglia gli immancabili taralli, l’olio e le conserve vegetali. Immancabile era anche la sfilata dei politici locali per la cerimonia di apertura (e Mauro Corona inconfondibile con la stessa mise che sfoggia in TV). Cosa mi è piaciuto? Vedere l’impegno che ogni impresa mette per lavorare in montagna che, si sa, è un lavoro più difficile che in pianura (per semplificare). Cosa non mi è piaciuto? Bei prodotti raccontati ma assenti dal web e dai social, che pertanto troverete solo a questi eventi (un bene o un male non so). Agrimont prosegue oggi e il prossimo weekend da venerdì 22 a domenica 24 marzo #agrimont @longaronefieresrl

Per saperne di più: https://www.longaronefiere.it/

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2 comments

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Non conoscevo questa fiera ma me la segno perchè mi piace scoprire i piccoli produttori, soprattutto di aromatiche

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Quando si tratta di cibo tu sei sempre in prima fila!
Sono davvero interessanti queste esposizioni perchè ti offrono l’opportunità di scoprire e avvicinarti a piccole e medie realtà che offrono dei prodotti di nicchia e di alto livello!
Grazie per offrirci sempre spunti nuovi ed interessanti!

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