Se dico Longarone Fiere cosa vi viene in mente? La fiera del gelato? Arredamont? Giusto, sono due appuntamenti fieristici di lunga tradizione che hanno sempre attirato visitatori numerosi, anche da lontano.
C’è anche un’altra fiera che vi consiglio di visitare, è giovane e in pieno sviluppo ma promette di mostrarci la montagna in una veste nuova, a partire proprio da Longarone Fiere:
- per intendere la montagna come ecosistema da mantenere in salute e da valorizzare.
- per fare della montagna un volano economico in grado di dare occupazione alle persone che la abitano,
- per combattere i cambiamenti climatici con politiche attive e condivise sul territorio.
Le foreste quindi, il polmone verde della montagna, sono l’oggetto della fiera che si svolge nel secondo fine settimana di settembre, da venerdì 10 a domenica 12 settembre, vi consiglio di fare un salto su, se potete.

La Fiera e Festival delle Foreste è nata nel 2019, la prima edizione si è svolta infatti un anno dopo la tempesta Vaia, con lo strascico di danni enormi provocati, su buona parte dell’arco dolomitico, al patrimonio forestale.
Nel 2020 gli operatori si sono ritrovati con tanto lavoro ancora da fare: il lockdown ha costretto a un lungo stop le squadre al lavoro, bloccando la pulitura dei boschi. Da quando hanno ripreso i lavori è stata completata buona parte delle operazioni, ora l’80% degli alberi caduti è stato rimosso.

Parliamo di milioni di alberi ad alto fusto spezzati o sradicati, attaccati successivamente da parassiti come il bostrico che si sono riprodotti in modo devastante. A un certo punto, sulle piante rimaste a terra, i parassiti hanno attaccato anche gli alberi sani, cosa che continua tuttora nel 2021, tre anni dopo Vaia.
Per rivedere le foreste com’erano un tempo ci vorranno decenni, potranno ritornare in modo spontaneo, con i tempi della natura, oppure con l’aiuto dell’uomo e cioè interventi mirati di rimboschimento.

Con l’occasione Veneto Agricoltura, in collaborazione con Longarone Fiere Dolomiti, ha mostrato le varie funzioni degli strumenti di gestione boschiva, direttamente sul campo. Prima siamo stati nell’hangar di Veneto Agricoltura, nella piana del Cansiglio, ex base militare convertita a sito di accoglienza turistica e sede di eventi. Qui si è svolto il convegno dove autorità italiane ed europee si sono confrontate sul Green Deal e le sfide dei cambiamenti climatici.

Poi ci siamo spostati nel bosco. Nelle località di Pian Rosada e Valscura abbiamo assistito a dimostrazioni di soluzioni per la meccanizzazione agroforestale e per la produzione di energia. Poiché vi sono vari utilizzi del legno, anche le macchine agricole dedicate alle operazioni di taglio, separazione e sminuzzamento delle parti di albero sono diverse.

Il personale accademico di Veneto Agricoltura ci ha fatto infine una lezione di gestione del patrimonio boschivo in chiave sostenibile, con un occhio alla sua necessaria tutela e mantenimento nel futuro.
Perché visitare la Fiera e Festival delle Foreste? A Longarone gli stand espongono fra gli altri:
- studi scientifici sulle foreste a 360 gradi,
- aziende che lavorano il legno,
- il prodotto legno visto sia con funzione di arredo sia di ornamento (es. oggetti di artigianato)
- gli istituti di formazione scolastica con percorsi dedicati agli studi forestali,
- immagini della tempesta Vaia.

Nella sua terza edizione, in collaborazione con la regione autonoma Friuli Venezia Giulia, è previsto anche l’evento BosTer Nordest 2021, che propone il meglio della meccanizzazione forestale. La manifestazione proseguirà online fino a lunedì 13 settembre, con incontri B2B dedicati ai professionisti.
Su Facebook il racconto dell’evento del settembre 2020
11 09 20
Oggi pomeriggio sul Cansiglio mi sono sentita a metà tra Jurassic Park e il classico umarell che guarda i lavori, tenendo le braccia dietro la schiena. Con stupore ed emozione anche davanti ai grossi e inquietanti macchinari che sollevano da terra grossi tronchi e li triturano. In seno alla prima giornata del Festival delle Foreste di Longarone, Veneto Agricoltura ha organizzato un tour dove, assieme ad alcuni giornalisti, abbiamo visitato i cantieri del “post Vaia ” nei boschi al confine tra Veneto e Friuli. La pulitura di tronchi e rami, iniziata due anni fa subito dopo la tempesta, si è interrotta nei mesi più freddi dell’inverno 2019, e poi nel 2020 per un paio di mesi, quando è scoppiata l’epidemia da Coronavirus. Ora I lavori sono a buon punto e consentiranno di recuperare legno e ramaglie per dare loro valore, con utilizzi diversi. E il bosco piano piano rinascerà a nuova vita. Prima di tutto nel nuovo Hangar Cansiglio, proprio sulla spianata, rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee hanno introdotto il green deal e i progetti di tutela del patrimonio boschivo, in ottica di sviluppo sostenibile, secondo procedure codificate e certificate. Il festival delle foreste continua domani e domenica presso Longarone Fiere
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La fiera e festival delle foreste di Longarone l’anno scorso raccontava il dopo Vaia, il desiderio e la necessità per la montagna di rinascere dopo la disastrosa alluvione del 29 ottobre 2018. Oggi apre la seconda edizione, una tre giorni che andrà avanti fino a domenica 13 settembre, all’insegna dei nuovi scenari economici e sociali conseguenti alla pandemia da Coronavirus. La mattinata è stata aperta con un piccolo intrattenimento musicale offerto da Fazioli pianoforti, accompagnato da arpa celtica e voce. Mentre il sindaco e le autorità inaugurano la tre giorni di manifestazione con i discorsi di rito, io faccio visita ai vari stand, incentrati sulla tutela e valorizzazione del patrimonio boschivo e della sostenibilità ambientale. Oggi pomeriggio andremo in Cansiglio per vedere due cantieri di lavorazione del legno. Sono super curiosa!
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