La scorsa settimana sono salita a Cortina d’Ampezzo per partecipare a Vinovip, l’evento che ogni due anni porta alcune delle cantine top italiane nella regina delle Dolomiti. Ero venuta anche due anni fa, se nel 2022 ho imparato tanto dai produttori, sommelier, responsabili commerciali incontrati, oltre a divertirmi ovviamente, quest’anno c’era un programma ancora più ricco per la quattordicesima edizione. Ci sono stati momenti di approfondimento sullo stato dell’arte nel vino, con protagonisti di primissimo piano dell’enologia italiana e internazionale, accanto ai momenti conviviali, quelli che gli amanti del vino aspettano con trepidazione per assaggiare i loro vini preferiti, conoscere i produttori, coltivare relazioni.

Vinovip è l’evento, organizzato da Civiltà del Bere, dove gli esperti guardano al futuro del vino. Vinovip Cortina si è svolta nei giorni 14 e 15 luglio in diversi luoghi della città. Due giorni di incontri, dibattiti e degustazioni, con gli addetti ai lavori, aperto agli operatori del settore, ai comunicatori e agli appassionati di vino.

Domenica 14 Vinovip si è aperto all’Alexander Girardi Hall con il talk “Resistenza!” che ha trattato varie tematiche calde, come le nuove tendenze di mercato, i cambiamenti nelle abitudini di consumo e le nuove sfide legate ai cambiamenti climatici. Introdotto da Alessandro Torcoli direttore di Civiltà del Bere, il talk ha visto fra gli oratori Luigi Moio presidente OIV, Andrea Lonardi CEO di Marilisa Allegrini, Giovanni Bigot agronomo e infine Eugenio Pomarici. A seguire la cena su invito.

Cabernet Vs Cabernet

Lunedì 15 di mattina si è tenuta la conferenza con degustazione dal titolo Cabernet Vs Cabernet che ha visto un interessante confronto fra studiosi ed enologi su due famosi vitigni internazionali, versatili e ricchi di sfumature. Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon sono coltivati in otto regioni italiane e in molti paesi del mondo, danno vita sia a vini freschi e profumati, sia a grandi espressioni di territori, come Bolgheri in Toscana, di cui sono diventati veri e propri simboli. Sono intervenuti tre grandi esperti internazionali: Pierre Seillan winemaker, Luigi Bavaresco professore di viticoltura, Paolo Bomben enologo Vivai Cooperativi Rauscedo.

L’incontro si è svolto presso Grand Hotel Savoia e a seguire, sui banchi d’assaggio, abbiamo potuto provare diverse espressioni di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Al walk-around tasting erano presenti 31 cantine che hanno portato tre etichette ciascuno. Produttori grandi e piccoli, alcuni che conoscevo già, altri no, tutti interessanti perché ci hanno raccontato come lavorano e i preziosi territori che rappresentano. E perché in alcuni casi sono altre le loro etichette più famose. Elenco cantine:

  • Marchesi Antinori.
  • Banfi.
  • Barollo.
  • Casale del Giglio.
  • Castello del Terriccio.
  • Castello di Bolgheri.
  • Castello di Querceto.
  • Collavini.
  • Il Colombaio di Santa Chiara.
  • Colterenzio – Schreckbichl.
  • Felsina.
  • Tenuta Liliana.
  • Maculan.
  • Masciarelli.
  • Tenuta Meraviglia.
  • Mezzacorona.
  • Monteverro.
  • Pasqua Vini.
  • Planeta.
  • Poggio al Tesoro.
  • Rocca delle Macie.
  • Rottensteiner.
  • Santi.
  • Tenuta San Guido.
  • Tenuta di Arceno.
  • Tua Rita.
  • La Viarte.
  • Villa Sandi.
  • Zenato.
  • Zorzettig.
  • Verité Sonoma.

L’ultima cantina come potete immaginare era l’ospite speciale, arrivato direttamente dalla California per farci sentire la loro interpretazione dei Cabernet.

Grand Tasting delle Aquile

Lunedì pomeriggio ci siamo spostati in alta quota. Con la funivia siamo saliti al Rifugio Faloria a 2123 metri slm. Le aziende presenti al Grand Tasting delle Aquile erano ben 61, i vini in degustazione venivano da quasi tutte le regioni, isole comprese, e spaziavano fra bianchi, rossi e bollicine.

Per scegliere cosa assaggiare ci ho messo un attimo. Dopo i vini rossi del mattino ho provato i vini bianchi fermi al pomeriggio. Formaggi e prodotti tipici hanno stuzzicato il palato dei presenti, oltre 600. Non scriverò i miei vini preferiti ma vi dò solo qualche spunto. Al Grand Tasting delle Aquile c’erano vini che nascono alle pendici di un vulcano e vini che respirano le sapide brezze marine, vini d’alta quota e vini di pianura, vini leggeri, facili, ruffiani e vini impegnativi. Al Faloria ho rivisto alcune cantine presenti al Savoia al mattino e altre cantine, in uno spazio tanto affollato all’interno quanto ampio e arioso sulla terrazza esterna. Con una vista a 360 gradi sulle Dolomiti che circondano Cortina, le montagne più belle del mondo! Elenco cantine:

  • Marchesi Antinori.
  • Argiolas.
  • Banfi.
  • Berlucchi Franciacorta.
  • Bortolomiol.
  • Le Caniette.
  • Casale del Giglio.
  • Castagner.
  • Castello del Terriccio.
  • Castello di Querceto.
  • Cesarini Sforza.
  • Cleto Chiarli.
  • Citra.
  • Nododivino.
  • Collavini.
  • Dei.
  • Eleva.
  • Felsina.
  • Fontanafedda.
  • Fonzome.
  • Isole Olena.
  • Leone de Castris.
  • Livon.
  • Cantine Lunae.
  • Lungarotti.
  • Mandrarossa.
  • Le Manzane.
  • Masciarelli.
  • Masi Agricola.
  • Tenuta Meraviglia.
  • Mezzacorona.
  • Monteverro.
  • Monte Zovo.
  • Nino Franco.
  • Nino Negri.
  • Pasqua Vini.
  • Pio Cesare.
  • Planeta.
  • Poggio al Tesoro.
  • Puntozero.
  • Quintodecimo.
  • Rocca delle Macie.
  • Rottensteiner.
  • Ruffino.
  • Tenuta San Guido.
  • San Marzano.
  • Tenuta Santa Caterina.
  • Santa Margherita.
  • Cantine Santadi.
  • Santi.
  • Tedeschi.
  • Cantina Terlano – Andriano.
  • Tommasi Family Estates.
  • Umani Ronchi.
  • Velenosi.
  • La Viarte.
  • Villa Bogdano 1880.
  • Villa Sandi.
  • Vite Colte.
  • Zenato.
  • Zorzettig.

Ringrazio gli organizzatori e l’ufficio stampa, Civiltà del Bere e ZedComm per avermi invitato e ricordo che il prossimo appuntamento con Vinovip sarà a Forte dei Marmi nel 2025, per tornare qui a Cortina nel 2026.

Il racconto dell’esperienza sulla mia pagina Facebook Gamberetta Travelblog

[Vinovip Cortina 1/2] Wine Tasting delle Aquile al rifugio Faloria a 2100 metri slm. Lunedì pomeriggio siamo saliti in quota, in funivia, fino al Rifugio Faloria. Qui mentre sulla terrazza tanti ospiti riposavano al sole, noi winelover ci siamo avvicendati ai banchi di assaggio all’interno. Guidati di nuovo dai sommelier AIS e ovviamente dai produttori, oltre 60, saliti a raccontarsi con tre vini ciascuno, ci siamo tuffati in questa nuova esperienza di gusto. Dopo le sfumature di Cabernet oggetto della sessione del mattino al Grand hotel Savoia, dai vini rossi sono passata ai vini bianchi, con grande soddisfazione. Pecorino e Pinot bianco, Chardonnay e Malvasia alcuni vitigni che mi hanno trasportata in giro per l’Italia da nord a sud, isole comprese, per nuove emozioni, scoperte, chiacchiere immancabili con vignaioli e amici, visti e rivisti quassù dove volano le aquile.

[Vinovip Cortina 2/2] Tutto quello che avreste voluto sapere sul Cabernet ma non avete mai osato chiedere. Vinovip Cortina è iniziato ieri, lunedì 15 luglio, al Savoia storico hotel dove per tutta la mattina si è parlato di questo vitigno. O di questi vitigni? Singolare o plurale? In purezza o blend? Poi vi scrivo tutto sul blog riguardo il convegno iniziale, nel quale illustri studiosi si sono confrontati sulla versatilità di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, in vigneto e in cantina. Qui potete vedere qualche immagine del walk around tasting con 43 vini da 31 cantine di varie regioni italiane e anche dalla California, presentati dai produttori e dai sommelier AIS. Abbiamo assaggiato Cabernet in varie declinazioni: dalle basi giovani, piene di sentori fruttati e soprattutto vegetali alle versioni affinate in legno e invecchiate. Per finire con due assolute punte di eccellenza, Guado al tasso e Sassicaia che, dalla zona di Bolgheri in Toscana, portano alto il nome dell’Italia nel mondo. Questa è stata un’esperienza memorabile per me, ringrazio per l’invito gli organizzatori e l’ufficio stampa. Il racconto continua perché nel pomeriggio ci siamo spostati, sempre più in alto!

In collaborazione con:   http://www.civiltadelbere.it/

Per saperne di più:   https://vinovipcortina.it/

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