Lo scorso 8 maggio ho partecipato a una verticale di Friularo spumante metodo classico al Dominio di Bagnoli, organizzata da AIS Associazione Italiana Sommelier. Siamo nella bassa padovana vicino a Monselice e qui, nei 40 ettari vitati della tenuta, si coltiva la vite da decenni.

Glera il vitigno da cui si ricava il Prosecco, e Friularo parente stretto del Raboso. In questo caldo pomeriggio di maggio abbiamo trascorso ben tre ore insieme: prima negli spazi esterni (Brolo, parco, vigneto) per conoscere la storia di questa che era in origine un’abbazia benedettina e in parte conserva la distribuzione degli spazi, anche se l’attuale impianto si deve alla nobile famiglia Widmann e ora è di proprietà della famiglia Borletti. Siamo poi entrati negli edifici antichi che costituiscono il cuore produttivo aziendale: i granai e la cantina, dove negli spazi dedicati un lungo tavolo di legno ci ha accolti per la degustazione.
Verticale di Friularo spumante metodo classico


Le degustazioni con il sommelier sono fra le cose più interessanti per gli amanti del vino come me, una degustare in cantina con i sommelier AIS l’altro giorno è stato il massimo. Se l’immagine del Raboso è di un vino ruvido e intenso, che solo l’invecchiamento in legno è in grado di ammorbidire, il Friularo parte con una maggiore finezza frutto delle caratteristiche della pianta e del modo in cui i grappoli crescono. Partendo dall’assunto che l’enologo si regola a ogni annata per stabilire il giusto momento per la raccolta, la vendemmia dell’uva destinata alla normale vinificazione in rosso deve essere anticipata, per i grappoli destinati alla spumantizzazione. La raccolta è meccanizzata nel primo caso e rigorosamente manuale nel secondo. Volete sapere cosa abbiamo assaggiato nella verticale? Ben quattro annate dal 2016 indietro fino al 2003 (2016 – 2008 – 2005 – 2003) e infine surlie del 2007… Che dire?


Sono ancora stupita per questa esperienza, che mi ha aperto mondi solo in parte conosciuti ed estremamente affascinanti. E senza allontanarmi molto dal cuore del Veneto che, senza far nomi, produce tanti vini e spumanti famosi e parla ancora poco di queste vere chicche enoiche, come il Friularo spumante metodo classico. E parliamone allora, e assaggiamole e facciamole conoscere! Cosa mi ha colpito di più? La varietà e incisività che ciascun vino ha saputo esprimere, tutte le note sensoriali da quelle visive a quelle olfattive, dal gusto al retrolfatto, impreziosite da bollicine finissime e persistenti. Il colore giallo paglierino dei primi vini ha lasciato il posto al giallo ambrato quasi denso. I profumi di fiori e le note erbacee hanno virato verso gli aromi terziari. A partire dall’acidità caratteristica di questi vini, in bocca i sentori fruttati han lasciato il posto a note complesse, caratteristiche di vini maturi eppure con una vita davanti, segno di longevità.
Dominio di Bagnoli: Azienda agricola a produzione integrata


L’Azienda agricola Dominio di Bagnoli può contare su un totale di 600 ettari di proprietà collocati attorno al corpo principale della tenuta. Di questi come detto, 40 sono dedicati alla viticoltura e per il resto troviamo cereali per uso alimentare e zootecnico, allevamento di bovini e pollame, apicoltura, in una filiera integrata devota alla biodiversità e tutela ambientale con pratiche quali la produzione di biogas, aree boschive, zone di protezione. Accanto alla cantina la proprietà ha investito sui servizi sviluppando l’ospitalità in genere e l’enoturismo in particolare, con spazio eventi e agriturismo in tre appartamenti con 12 posti letto.
Il racconto dell’esperienza sulla mia pagina Facebook Gamberetta Travelblog

Gli eventi Ais Veneto. Verticale di Friularo spumante Metodo Classico mercoledì scorso al Dominio di Bagnoli PD. L’enologo Gianluca Poletto ci conduce in visita. Prima camminiamo fuori fra prati fioriti: Brolo, parco, vigneto, poi entriamo nel cuore produttivo: granaio, cantina. E infine seduti in silenzio inizia la verticale. Lorena Ceolin conduce la degustazione dei 5 Friularo dal 2016 indietro al 2008, 2005, 2003 e infine 2007 surlie. Che dire. Innanzi tutto grazie per l’invito! Ho scoperto un mondo che conoscevo poco e ho apprezzato le tante anime di questo vino poco conosciuto. Friularo cugino del Raboso con una forza e versatilità che dalla vigna alla cantina riserva tante sorprese. Il resto lo scrivo sul blog #gamberetta
PS – Grazie davvero ad AIS per avermi invitato al Dominio di Bagnoli, che da tanti anni desideravo visitare. Mi avete fatta felice per il tempo trascorso insieme, per ciò che ho visto e le cose che ho imparato. Ho scritto tanti appunti sull’agendina e ho sintetizzato qui solo alcuni punti salienti. Avrei tanto altro da scrivere ma ho chiesto di raccontarsi anche all’enologo Gianluca Poletto quindi, appena risponde alle mie consuete domande, torneremo a parlarne qui.
Per saperne di più https://www.ildominiodibagnoli.it/