Sabato 12 ottobre ha aperto una nuova straordinaria mostra a Venezia: Marina Apollonio. Oltre il cerchio. Dedicata all’artista che ha fatto dell’arte ottica e cinetica la sua cifra, è stata preceduta da un’affollata conferenza stampa con la presenza della Apollonio in tutta la sua frizzante vitalità. Apollonio ci ha raccontato la sua vita e il suo percorso artistico, iniziato negli anni Sessanta e coinciso con l’arrivo a Venezia assieme alla famiglia, dalla natia Trieste.
L’incontro con Peggy Guggenheim allora è servito a entrambe, grazie all’interesse della mecenate americana Apollonio è entrata nella collezione permanente. Prima con Rilievo N 505 e poi con altre opere, che esplorano forme e materiali diversi: oltre alla carta, metallo e plastica. Variazioni cromatiche passano dal bianco e nero ai colori accesi; le tecniche dalla pittura alla scultura ai rilievi. Fra le sue opere più famose citiamo le Dinamiche circolari, le Espansioni, le Gradazioni, i Rilievi a diffusione cromatica. L’attività di Apollonio prosegue, come ci ha spiegato presentando i nuovi progetti site-specific in corso, fra cui la sua realizzazione per la mostra di Venezia dal titolo Entrare nell’opera.
Fino al 25 marzo 2025 Marina Apollonio, Oltre il cerchio è una grande mostra personale e rappresenta un’occasione unica di visita. Le opere esposte, circa un centinaio, provengono da collezioni italiane e straniere. Partono dal cerchio come forma perfetta. Oltre il cerchio e la geometria, oltre i confini e le dimensioni di ciascuna opera, lo spettatore stesso diventa parte attiva e dinamica dell’esplorazione artistica.
In occasione della conferenza stampa la direttrice della Collezione Peggy Guggenheim Karole P. B. Vail ha introdotto i nuovi allestimenti museali che hanno portato una piccola rivoluzione negli spazi espositivi, un motivo in più per venire a Venezia e visitare Palazzo Venier dei Leoni!
Il racconto dell’anteprima stampa sulla mia pagina Facebook Gamberetta Travelblog
[Marina Apollonio. Oltre il cerchio. Collezione Peggy Guggenheim Venezia, 12 ottobre 2024 – 3 marzo 2025] Ieri ho visto la mostra in anteprima, prima della conferenza stampa. E lei c’era: Marina Apollonio in persona a commentare le sue opere, a raccontare un percorso artistico iniziato negli anni sessanta quando, da Trieste sua città natale, arrivò a Venezia. Cammino proseguito a Padova, dove risiede ed è tutt’ora attiva. Tra le collezioni permanenti appena riallestite le è stata dedicata una sala con diverse opere fra cui le prime, commissionate da Peggy Guggenheim. Oltre il cerchio esplora l’arte ottica e cinetica, di cui Apollonio è stata promotrice con le avanguardie degli anni 60-70 impegnate anche a rendere l’arte democratica, accessibile e comprensibile.