Lo scorso marzo sono stata un paio di giorni a Milano e con l’occasione sono tornata alla Fiera Milanocity dove c’era Fa’ la Cosa Giusta. Questo è quasi un appuntamento fisso per me, che andavo alle prime edizioni, in via Tortona, vent’anni fa. Cresciuta tanto, spostata nei più ampi spazi della vecchia fiera, un poco più commerciale ma sempre interessante, questo appuntamento con gli stili di vita sostenibili, o per meglio dire responsabili, rimane e si consolida, anche nel mondo di oggi stretto fra esigenze diverse di una società sempre più frammentata e che, per certi versi, guarda con incertezza al futuro. Ed è arrivato alla ventesima edizione!

Falacosagiusta

Organizzata da Terre di Mezzo, Fa’ la cosa giusta è nata come “Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili”.

I miei incontri a Fa’ la cosa giusta

Come sempre, a Fa’ la cosa giusta ho passato più tempo fra gli stand dei cibi e bevande che dei prodotti per la casa e per la persona. Ho assaggiato molte cose buone (es birra, formaggi, olio) e parlato con produttori, alcuni dei quali hanno attraversato l’Italia per esporre e raccontarsi in fiera. Ho assaggiato una birra artigianale molto buona, per fortuna la birra alla spina aveva un ottimo prezzo perché altre cose, diciamolo, erano davvero care.

Ho gioito per chi riesce ancora a fare l’olio buono, per i genitori che lasciano le redini dell’impresa ai figli, per le mamme che fanno salti mortali e tuttavia riescono a tenere insieme lavoro e famiglia. A proposito di olio, avanti tutta con l’oleoturismo di cui sentirete parlare molto, e a cui darò volentieri il mio contributo. Nonostante io sia una grande fan del vino e manterrò il mio interesse per lui.

Ho trovato nuovi cammini da percorrere se la schiena me lo permetterà. Che belle le persone che li promuovono! Piccolo spoiler: vorrei visitare a sud la Calabria grecanica, al centro le ville medicee, al nord i confini (est e ovest).

Ho scoperto, ma un poco lo sapevo già, che le sinergie fra produttori e territori fanno bene e dovrebbero essere la pratica quotidiana, ci stiamo arrivando forse e questo è non solo un bene, ma una necessità. Fra i cupi scenari globali e le piccole questioni locali, fra le questioni ambientali come i cambiamenti climatici e i nuovi stili di vita, ho visto con grande piacere il fermento attorno alle associazioni tra i borghi: i borghi più belli d’Italia, i borghi autentici sono solo due esempi di come si possa arginare lo spopolamento di mote zone del nostro paese, creando opportunità di rimanere o tornare, di creare impresa e posti di lavoro. E io vado a visitarli!

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All’entrata ho subito trovato dei vecchi amici e ce la siamo raccontata. Con loro ho condiviso tempi belli quando abitavo a Milano: quelli di Emergency e di Radio Popolare in primis, allo stand di quest’ultima ho pure preso due biglietti dell’operazione primavera. Nel 2010 con loro ho vinto addirittura il secondo premio, il grande anello de La Nouvelle Bague messo in palio da Gioielleria Mosele che sfoggio al dito (e ogni volta racconto la sua storia.

Ho ascoltato le lamentele di quanti hanno contato gli stand di prodotti di origine animale (non solo carne). Questa non è la fiera del vegan – veg ma i derivati animali sono sempre tanti, troppi per un pianeta che soffoca anche a causa delle produzioni intensive. Non sarebbe forse l’ora di limitare la loro presenza, per un evento all’insegna della vera sostenibilità?? E ci vorrebbero anche meno carte, dépliant, materiali da lasciare in giro.

Le sezioni della fiera.

Fa’ la cosa giusta è suddivisa in aree tematiche:

  • abitare green,
  • area vegan,
  • cosmesi naturale,
  • critical fashion,
  • il pianeta dei piccoli,
  • mangia come parli,
  • pace e partecipazione,
  • turismo consapevole,
  • grandi cammini e outdoor.

Gli incontri con gli addetti ai lavori.

Per tutti i tre giorni dell’evento Fa’ la cosa giusta, da venerdì 22 a domenica 24 marzo, si sono susseguiti incontri e seminari su varie tematiche, aperte al pubblico che in oltre 400 appuntamenti ha potuto incontrare chi si occupa di turismo responsabile, istituzioni, operatori, produttori. Davvero una bella opportunità!

Come sempre alla fine ho salutato all’uscita, dando a tutti appuntamento al 2025. Andando venerdì, il primo giorno, non ho trovato molta gente. Sabato e domenica molta di più, in totale ci sono state quasi 40.000 persone!

Per saperne di più https://www.falacosagiusta.org/

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