Fratta Polesine si trova in provincia di Rovigo, a sud del Veneto e al confine con l’Emilia. Queste terre piatte, bagnate dai fiumi Po e Adige che sfociano sul mare Adriatico, e dai tanti canali costruiti dall’uomo nei secoli passati, come Adigetto e Canalbianco che circondano l’abitato.

Fratta Polesine

Abitata sin dall’epoca preistorica Fratta Polesine è famosa in quanto città natale di Giacomo Matteotti, di cui il 10 giugno scorso è stato il centenario della morte, avvenuta a Roma per mano dei fascisti. Accanto alla storia recente di questa cittadina di duemila abitanti ce n’è una molto più antica, che affonda le radici nella sua terra fertile con insediamenti umani antichissimi.

Visitare Fratta Polesine è facile perché tutti i siti di interesse si trovano fra loro vicini.

Casa museo Giacomo Matteotti

Dal 2012 la casa natale di Giacomo Matteotti (1885 – 1924) è allestita a museo. Da quest’anno, a fronte di un importante ammodernamento degli spazi, essa si presenta in una veste nuova.

Era già interessante come l’ho vista io, alla fine del 2021, in quanto offriva spunti per conoscere il periodo storico a cavallo fra Ottocento e Novecento, con le due guerre mondiali che hanno segnato i destini dell’Italia e del mondo. Casa Matteotti è monumento nazionale e al piano terra si apre con un salone e lo studio, al primo piano le camere da letto a lato del salone centrale. Ci sono libri ovunque, ritratti di famiglia, stampe e documenti che continuano nel sottotetto, all’ultimo piano, a raccontare la sua vicenda umana e politica.

https://www.casamuseogiacomomatteotti.it/

Villa Badoer

Villa Badoer spicca da lontano per il suo profilo caratteristico, le due barchesse laterali e il corpo centrale a cui si accede dalla scalinata. Edificata a partire dal 1570 su disegno di Andrea Palladio, Villa Badoer è decorata con affreschi cinquecenteschi al suo interno e ospita mostre temporanee.

Per quanto io sia favorevole alle opere in dialogo, che mettono vicino di solito dipinti e sculture di epoche diverse, quando l’ho visitata io Villa Badoer era parecchio oscurata, nelle sale interne, da pannelli con sculture e dipinti contemporanei. Un po’ troppo per i miei gusti.

http://www.villevenete.net/tutte_le_ville/villa_badoer_detta_la_badoera/

Museo Archeologico Nazionale

In mostra al Museo Nazionale ci sono testimonianze di flora e fauna, l’antico ambiente del Polesine nell’Età del Bronzo attorno a tremila anni fa, e gli insediamenti umani sorti attorno al fiume Po. Il sito più famoso è il vicino villaggio di Frattesina, e poi le necropoli di Grignano Polesine e Larda di cui sono state ricostruite le sepolture a inumazione. Gli antichi abitanti di Fratta lavoravano i metalli, l’argilla e persino il vetro. Oggetti preziosi in avorio e ambra testimoniano i commerci già fiorenti nell’antichità per procurarsi le materie prime da paesi lontani.

L’archeologia in Veneto può sembrare minore come importanza, rispetto ai tesori che altre epoche più vicine ci hanno lasciato. Eppure il percorso archeologico nella mia regione è costellato di siti ancora oggetto di scavi, di musei ricchi di reperti che costituiscono una rete, soprattutto in corrispondenza della Via Annia. Questo antico asse viario da Adria passa qui a Fratta e sale fino a Concordia Sagittaria, in Veneto orientale, per proseguire nella vicina e illustre Aquileia in Friuli.

https://polomusealeveneto.beniculturali.it/musei/museo-archeologico-nazionale-di-fratta-polesine

Altri siti di interesse a Fratta Polesine

Le informazioni online su Fratta Polesine scarseggiano, le mie vecchie guide si concentrano sul legame con Venezia e i patrizi veneti, che scelsero questo luogo di villeggiatura per costruirvi pregevoli ville.

Oltre a Villa Badoer Fratta annovera Villa Cornoldi, Villa Oroboni, Villa David e infine Villa Grimani Molin Avezzù, somigliante alla più famosa Malcontenta a Mira (VE) situata all’inizio della Riviera del Brenta. Le due ville condividono lo stile e il progetto palladiano. Villa Grimani è famosa in quanto all’inizio dell’Ottocento era luogo di ritrovo dei carbonari. Ho avuto la fortuna di visitarla proprio in un giorno di rievocazioni, con spettacoli in costume a tema Carboneria.

Palazzo Campanari è sede del municipio di Fratta Polesine.

La chiesa arcipretale, intitolata ai santissimi Pietro e Paolo, è adornata con importanti lavori lignei e opere pittoriche, affreschi e dipinti, del Seicento e Settecento.

La provincia di Rovigo attorno a Fratta Polesine

In provincia di Rovigo ci sono cittadine ricche di storia, luoghi genuini e ambienti naturali bellissimi da visitare. Da Mestre io arrivo in meno di un’ora quindi la provincia di Rovigo è meta prediletta di escursioni in giornata, tutte cultura e natura. Ci sono pregevoli ristoranti di pesce e sempre più spesso i locali si affacciano alla cucina vegetariana e vegana, per la gioia mia e dei sempre più numerosi vegetariani e vegani. Mi manca un poco la possibilità di fermarmi per gustare la dimensione dell’ospitalità, mi piacerebbe dormire qui come facevo da bambina, nella casa al mare dei nonni a Rosolina mare. Anche perché parliamo degli anni 70 – 80 e da allora molte cose sono cambiate, in generale in meglio, con uno sviluppo turistico importante che però ha reso meno selvagge queste zone, e un po’ mi dispiace.

Il racconto dell’esperienza sulla mia pagina Facebook Gamberetta Travelblog

[In Polesine] Allora è vero che ci vuole un giorno intero per visitare Fratta! Ieri ci sono arrivata un po’ per caso, ho visto le cose principali, ho annotato le altre per una prossima visita approfondita. Che comprenderà soste per assaggi, qui ci sono vari agriturismi che mi ispirano. Con soli 6 euro, troppo pochi ma dei prezzi dei musei parlerò nuovamente, si fa un biglietto cumulativo per:

  • Villa Badoer,
  • Museo Archeologico,
  • Casa museo Matteotti.

Ottobre è un mese carico di eventi e mostre. Carboneria è un nome evocativo di un periodo che conosco dai libri di scuola, ma mai troppo approfondito. Qui a Fratta lo raccontano con tanti documenti e le storie di chi l’ha fatta. Sempre i polesani che vivono su una miniera ma forse non lo sanno.

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http://www.gamberetta.it/it/myselfsudime/bentornata-a-nordest/

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