L’anno in corso sta per finire e come sempre è tempo di bilanci: il 2024 è stato faticoso per molti versi, ma mi ha dato anche gioie e soddisfazioni. Ho fatto dei bei viaggi, ho avuto attorno a me delle care persone, ho conosciuto nuovi amici. E ho sempre attorno la mia famiglia di origine con cui ho un rapporto complicato ma solido. Non ho tanti buoni propositi per il 2025, ma delle aspettative e dei sogni che spero si realizzino. Incrociate le dita per me!


Scrivere le 10 cose belle del 2024 è stato meno facile che nel passato, sarebbero meno di 10 le prime cose belle che mi vengono in mente, ma mi voglio sforzare. Alcune sono come nel 2023 tali e quali. Borghi visitati, vini assaggiati, esperienze belle con persone belle e amici di viaggio che si sono aggiunti a quelli che ho già, una folta schiera a cui tengo tantissimo. Altre cose sono nuove di zecca.
E su tutto vince Venezia, una stella luminosa che brilla nella mia vita, una delle città più belle al mondo che sta qui vicino a me, mi aspetta sempre e mi riempie di gioia a ogni visita. Pure quest’anno ho passato tanto tempo a Venezia e nelle piccole isole che la circondano, ho fatto cose nuove e mi ne voglio fare ancora tante nel nuovo anno. E il vostro 2024 com’è stato? Voi cosa porterete dell’anno vecchio come bagaglio leggero, e non come un peso da portare? Auguro a tutte le persone che conosco tanta felicità, una buona fine dell’anno e un buon inizio dell’anno nuovo!!


1 Una manciata di timbri sul passaporto


Dopo averlo ritirato alla fine del 2023, ho messo subito in uso il passaporto nuovo. In Perù nel mese di novembre, poi quest’anno in Asia dove sono tornata nel mese di agosto. Nel sud est asiatico ho trascorso le due settimane centrali, un viaggione lontano che si è svolto dal 9 al 26 agosto. Thailandia (in transito o poco più). Cambogia (di ritorno dopo 10 anni). Vietnam (per 10 giorni intensi). Bellissimo. Con la gioia di sentire il rumore del timbro a ogni passaggio di frontiera, i visti da compilare, le foto e le impronte digitali. Non è bellissimo tutto questo? Ho ancora con tanta voglia di tornare laggiù, l’Asia è il mio continente preferito però i viaggi sono una vera droga, più viaggi e più vuoi viaggiare, una sete che non si placa, anzi. L’anno prossimo sarebbe la volta buona di andare in Africa, chissà se ci riuscirò.

2 Una bandierina sul mappamondo

Il Vietnam mancava sul mio mappamondo personale ed è stata la bandierina numero 78, spero che anche nel 2025 io possa mettere almeno una nuova bandierina.

3 Un viaggio stampa all’estero

L’estate 2024 è iniziata in sordina e poi ha preso una bella accelerazione. Trascorrere tre giorni in Belgio, anzi in Vallonia a partire dalla capitale Namur, è stata la ciliegina sulla torta dell’estate. Il giorno dopo il ritorno dal Vietnam ho preso di nuovo l’aereo per Bruxelles. Sono ritornata a Namur, Mons, Dinant dopo tanti anni ed è stato un tuffo nel passato, ma soprattutto la scoperta di tre città nuove, al centro dell’Europa, orgogliose del proprio passato e proiettate nel futuro.

4 Viaggi stampa e blogtour in Italia

La promozione del territorio sul web (social e blog) è ancora vivace e con tanti luoghi da valorizzare ne avremo ancora per anni e anni. Certo dobbiamo adeguare il linguaggio e gli strumenti per raccontare quel che facciamo, vale per tutto e pure per noi blogger di viaggio. Il 2024 mi ha visto uscire dal Veneto per andare in Friuli, Liguria, Basilicata. Nella mia regione ho spesso la possibilità di vedere mostre in anteprima, andare agli eventi sul vino, cose così. Per raccontarle poi sui social e qui, sul blog Gamberetta.

5 Il mio ritorno a nord ovest

Sono tornata a nord ovest più volte per una toccata e fuga in Piemonte, Liguria, Lombardia. Avevo delle care amiche da vedere e da festeggiare ed è stato bellissimo. Oltre alle visite per la promozione territorio di cui sopra al punto 4, ho approfittato per vedere piccoli musei e mostre, non di certo la prima attrazione nei luoghi visitati ma proprio per questo ne sono stata attratta.

  • Museo della migrazione italiana a Genova.
  • Museo del Cinema a Torino.
  • La mostra Alessandria Preziosa e la mostra di Vercelli su Giovanni Battista Viotti.

Manca la Valle d’Aosta ma vedremo presto di colmare la lacuna.

Su Facebook ho scritto questo:

22 12 Fra le 10 cose belle del 2024 il mio ritorno a nord-ovest per vedere care amiche e passeggiare nelle loro belle città. A Torino mi hanno portato al museo del cinema sotto (o dentro) la Mole Antonelliana, ma siccome questa era tutta prenotata non abbiamo potuto salire in cima e mi dispiace. Molto bello il museo del cinema, mettete in conto 2-3 ore tranquillamente anche perché c’è moltissimo da leggere tra documenti storici, cimeli, vecchie immagini e tanto altro. C’è persino la Vespa di caro diario il film di Nanni Moretti. Credo di avere visto quasi tutto e mi hanno cacciato fuori all’ora di chiusura, chissà perché…

21 12 Fra le 10 cose belle del 2024 il mio ritorno a nord-ovest, l’ho già scritto ok. Qui sono a Genova, nelle città ho visto dei piccoli musei che mi hanno trasportata in mondi lontani. Come il museo nazionale dell’emigrazione italiana. Il Mei non è certo il museo ideale per me, tutto multimediale senza cimeli, valigie, lettere e il carico materiale che gli emigranti hanno portato con sé da una parte all’altra del mare, fra le acque di oceani impetuosi che a volte se li sono inghiottiti tutti. Persone e cose, ricordi e speranze. Potrei scrivere pagine di vita vissuta dai miei familiari, quelli che sono partiti con la valigia di cartone, e di amici di famiglia che mi hanno raccontato questi viaggi con commozione. Il Mei è nuovissimo (aperto nel 2022) e si trova in un edificio medievale restaurato molto bene, a sentire gli addetti ai lavori, in una zona di Genova strategica presso il porto, dove cioè si partiva. Il museo ci lascia altri racconti forse più freddi e razionali, snocciola i numeri di un fenomeno enorme iniziato nella metà dell’ottocento prima dell’unità d’Italia, e mai finito. Oggi expat e altri termini moderni, in inglese e italiano, descrivono chi, come e perché anche oggi si emigra. Con buona pace di certi politici che dovrebbero studiare la storia invece di parlare a caso #10cosebelle

07 06 Alessandria preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento.

A Palazzo Monferrato una mostra di opere d’arte racconta di quando la storia del Piemonte si è incrociata con i destini d’Italia: Genova, Firenze, Roma, e d’Europa. L’allestimento è in collaborazione con gli Uffizi, Firenze e Alessandria città così diverse eppure vicine. Circa 80 opere in sette sezioni mostrano manufatti preziosi ora conservati in chiese e musei. Dipinti e statue, arazzi e argenti, oreficerie e tessuti vi faranno brillare gli occhi. A me hanno anche messo curiosità su un mondo che conosco poco, il basso Piemonte via di commerci e pellegrinaggi fra sacro e profano. Fino al 6 ottobre. Per gli amanti della fotografia ieri 6 giugno ha aperto qui vicino la mostra su Gianni Berengo Gardin, fino al 15 settembre, un motivo in più per visitare Alessandria!

01 06 Viotti Stradivari. La ricerca della perfezione. Arca Vercelli.

La mostra di Vercelli chiude domenica dopo quasi due mesi e segna l’inizio delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Giovanni Battista Viotti (1755-1824) il più grande musicista piemontese di ogni tempo. Nella visita guidata di un’ora veniamo trasportati nell’epoca dei lumi, della rivoluzione francese e di cambiamenti epocali per tutta l’Europa. La prima parte è una visita immersiva con le immagini e video che ne raccontano la vita travagliata. L’ultima sala mostra i suoi violini di Stradivari. Emozioni a mille. Saluti da Vercelli dov’è iniziato il mio weekend piemontese. E arrivederci a questo capoluogo raccolto e sobrio dove voglio tornare per visitarlo come si deve.

6 Ritrovarsi per festeggiare familiari e amici

Questa è una cosa bellissima del 2024 e mi ha dato tanta gioia che desidero già ripetere nel 2025, magari con gli amici del 1965 che faranno cifra tonda. Mi collego al punto 5 perché è stata proprio la scusa di compleanni importanti a far scattare la riunione fra amiche. O anche senza un motivo preciso, specialmente in famiglia con la mia preziosa dotazione di parenti anziani, è scattata la voglia di trovarsi e stare insieme. Bello no?

7 Il museo più bello in Italia

ADI Design Museum a Milano è dove il design ha trovato una casa accogliente e ricca di suggestioni, che vanno dalla moda al costume alla vita quotidiana, con tante soluzioni efficienti e in continua evoluzione!

Su Facebook ho scritto questo:

22 05 Una Ferrari a Milano. Cosa ci fa una Ferrari rossa fiammante in un museo? Non siamo a Maranello dov’è nato il mito del cavallino rampante ma nel cuore del design milanese. ADI design museum ospita opere iconiche del made in Italy che da decenni fanno grande nel mondo il nostro piccolo paese. Alla fine di marzo mi trovavo qui per la conferenza stampa della mostra sul design giapponese. Mi sono soffermata anche sui premi che hanno ottenuto opere famose, ma sono gli oggetti quotidiani che hanno attirato maggiormente la mia attenzione. Quelli che usiamo in casa, in cucina, al lavoro. Il compasso d’oro è stata una rivelazione e non solo quello. ADI design museum. Una visita imprescindibile per tutti gli italiani orgogliosi dell’Italia!

8 Il museo più bello all’estero

A Namur Musée Félicien Rops è stato una vera scoperta, uno spaccato del Belgio nell’Ottocento con tutti i suoi movimenti storici, culturali, artistici.

9 La mostra più bella in Italia

In realtà sono due le mostre per me più belle del 2024. Venezia vince a mani basse con a pari merito Marina Apollonio e prima Willem de Kooning. Ma ne ho viste tante altre! Attendo con trepidazione le mostre del 2025.

10 Venezia durante la Biennale arte

Come me la sono goduta quest’anno la Biennale, non era mai successo. Con calma da aprile a novembre mi sono dedicata all’arte sparsa in città, dentro e fuori dai padiglioni, fra Arsenale e Giardini, dov’era tutto un fiorire di opere e un brulicare di persone. A maggio 2025 aprirà la Biennale Architettura e non vedo l’ora.

Su Facebook infine ho scritto questo:

10 12 Sto cercando di scrivere le 10 cose belle del 2024 ma sono meno di dieci. Che faccio lascio o mollo? Quest’anno che volge al termine è stato molto faticoso per me. Per alcuni versi il 2024 assomiglia al 2023, ho visitato molti borghi e assaggiato molti vini. Ho fatto pochi viaggi da sola, devo riprendere questa sana abitudine. Sarà il principale fra i buoni propositi del 2025. E fra le mie poche certezze c’è Venezia, sempre presente nei miei pensieri. Venezia è amante perfetta per chi le vuole bene, e ogni giorno vi trova qualcosa di bello sotto la superficie patinata, oltre le immagini da cartolina. E pazienza se le 10 cose saranno solo 5-6

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