Per la prima volta due città di due paesi diversi sono Capitali Europee della Cultura, insieme, un evento che diventa così transfrontaliero e unisce Italia e Slovenia. Gorizia e Nova Gorica dal giorno 8 febbraio hanno iniziato un anno di celebrazioni e condivisioni, eventi e mostre che le terranno sotto i riflettori, di nuovo insieme. Ma cosa c’è da vedere in queste due piccole città?

Gorizia


Con poco meno di 40.000 abitanti e le sue bellezze di vari periodi storici, Gorizia è una città dove si respira sia l’aria italiana, sia l’aria slovena. Una città di confine insomma, costruita su vari livelli e dominata dal possente castello. Tranquilla e sonnacchiosa, anche troppo per i miei gusti, è piena di gemme nascoste, più o meno valorizzate. Targhe e busti sparsi in città, a terra e sui muri, ricordano i suoi figli più famosi. Il mio personaggio goriziano preferito è un pittore, si chiama Italico Brass e l’ho conosciuto solo un paio di anni fa, in occasione di una retrospettiva a Venezia. Gorizia gli ha dedicato una via.
Il centro di Gorizia


Il centro di Gorizia ha un’aria aristocratica che ricorda i fasti del passato, dal periodo Liberty alla dominazione austroungarica. La sua storia tuttavia affonda le radici molto più indietro nel tempo, fu costruita su una collina, o monticello, da cui deriva il nome Gorizia. Il Castello ha mille anni di vita ma non li dimostra, la sua ricostruzione ce lo ha restituito in tutta la sua bellezza. Si può vedere dall’esterno e ammirare la vista sulla città, dopo una bella passeggiata in salita passando per Borgo Castello con la Cappella di Santo Spirito e la porta Leopoldina. Le chiese più importanti sono Sant’Ignazio in Piazza Vittoria e il Duomo, ma basta passeggiare per le vie del centro per incontrare la chiesa dell’Immacolata, la chiesa evangelica metodista e gli edifici di culto anche di altre confessioni religiose. Alcuni edifici nel centro di Gorizia appartengono all’epoca fascista, un’architettura inconfondibile. Preferisco di gran lunga palazzi più belli che ospitano musei e mostre, come Palazzo Attems Petzenstein e Palazzo Coronini Cronberg. Crocevia di popoli e di culture, a Gorizia si sono incontrate diverse comunità e religioni. Da non perdere c’è la Gorizia ebraica, la sinagoga in via Ascoli è difficile da visitare ma qui troverete tanti ricordi dei commerci, monopolio della ricca comunità ebraica locale. Testimonianze importanti tangibili sono le pietre d’inciampo, intangibile è la fama delle famiglie come i Morpurgo, i Pincherle e appunto gli Ascoli. La prima cosa che farò alla mia prossima visita qui sarà andare al cimitero ebraico di Valdirose, appena fuori città.
Enogastronomia
Potrei parlare per ore dei vini pregiati che si producono qui ma dedicherò spazi appositi al nettare degli dei. Slowfood invece ha voluto premiare un piccolo vegetale prezioso, la Rosa di Gorizia, che oggi è un presidio e che troverete sul mercato solo nei mesi più freddi dell’anno. La cucina unisce i popoli e la tavola è per definizione un luogo di pace. A Gorizia e Nova Gorica mangerete similmente e abbondantemente, specialità forti come il goulasch, sane e leggere come le minestre e gli gnocchi.
Nova Gorica
Con poco più di 10.000 abitanti, Nova Gorica è una cittadina che si gira tranquillamente a piedi. Consiglio di fermarsi nell’ufficio del turismo per orientarsi al meglio nella regione Slovenia. Da una città nuova, come dice il nome, è bene non aspettarsi molto ma proprio per la sua giovane età Nova Gorica, fondata nel 1947, merita il nostro tempo. Frequentata di giorno da tanti giovani, di sera diventa luogo di ritrovo di giocatori vicini e lontani nelle sale dei casinò, la cui offerta si è allargata a proposte culinarie, eventi e intrattenimento. Nova Gorica ha anche diverse attrattive nei dintorni, a partire dalle sue bellezze naturali ma anche con dei richiami alla storia locale.
Il centro di Nova Gorica
Nel centro città dominano l’asfalto e il cemento, ma vi sono pure parchi e giardini per riempirvi gli occhi di verde. La progettazione della città è stata affidata a prestigiosi architetti. Negozi bar e locali invitano allo shopping. L’edifico più bello dal punto di vista estetico è la stazione transalpina, nella piazza che segna il confine fra le due città. Ma basta sollevare lo sguardo per vedere la sagoma del monastero di Castagnevizza che domina dall’alto Nova Gorica. Ho avuto la fortuna di visitarlo in aprile all’inizio del Festival delle rose ed è stata un’esperienza sensoriale totalizzante, sia per i colori e profumi delle centinaia di rose ivi presenti, sia per la collocazione e le vedute dal monastero. Senza contare il suo valore storico, per la presenza della tomba degli ultimi Borboni e di altri cimeli di epoca borbonica.
I dintorni di Gorizia e Nova Gorica


Finora non ho visto molto nelle mie brevi visite fra Gorizia e Nova Gorica, lo confesso. Dovrò approfondire le mie conoscenze nei prossimi mesi. Mi permetto di consigliare subito la valle del Vipava dove si producono ottimi vini, che mi ha certamente colpita per la sua selvaggia bellezza. I vini del Vipava sono per un verso simili ai vini del Collio Friulano e del Carso, sono comunque ben connotati, profumati e minerali come si addice a questo territorio aspro, vicino al mare e alle montagne. La Vitovska è il vitigno identitario del Vipava. Dovete assaggiarlo per primo se venite qui, dove sono prodotti vini freschi e minerali da Malvasia e Merlot, vitigni autoctoni e internazionali, in cantine piccole e grandi, alcune rustiche altre modernissime. Enoturismo in pieno sviluppo, possibilità di degustazioni in cantina e soggiorno in agriturismo completano l’offerta di un’area vinicola piena di risorse. Non si possono scordare gli echi delle guerre combattute qui vicino, primo e secondo conflitto mondiale. Parliamo del Monte Calvario, di Oslavia con il Sacrario militare, e del Monte Sabotino che ha visto le battaglie sul fronte del fiume Isonzo. Oggi questi sono luoghi di pace ma, poco più di un secolo fa, qui ebbero luogo scontri sanguinosi.
PS – Le immagini a corredo di questo post sono del mese di aprile 2024 quando i avori per GO!2025 erano in pieno fermento. Non vedo l’ora di vedere com’è stata completata l’opera.
Per saperne di più e per essere sempre informati sull’evento c’è il sito ufficiale https://www.go2025.eu/it
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