Vedere una città dall’alto è come aprire una cartina per riconoscerne i lineamenti, le vie e gli edifici, i fiumi ove presenti e gli spazi aperti: piazze, parchi e giardini. Salire su un alto edificio è per me essenziale per prendere possesso di una città. Se nelle moderne megalopoli abbondano i grattacieli e di solito un ascensore è l’unico modo per arrivare in cima, in Italia abbiamo la magnifica opportunità di guadagnarci la vista della città salendo le scale di antichi edifici, oggi resi fruibili da un attento restauro, che per questo mantengono il sapore di un breve viaggio a ritroso nel tempo.

Quest’anno ne ho viste molte, spero che ce ne saranno ancora ma al momento l’ultima città che ho osservato dall’alto è Cremona. Il Torrazzo con i suoi 112 metri d’altezza è la torre campanaria più alta d’Europa, e ha già un bellissimo aspetto nel contesto della splendida Piazza del Comune. Si “conquista” salendo per 502 scalini che portano sino al tamburo, ornato di splendide colonne binate.

Dopo le prime rampe, da una balconata si ammira la piazza assieme a quattro angeli che le fanno la guardia.

La salita si fa via via più faticosa e ripida, si vedono da vicino le campane antiche…

e poi, risparmiando le energie per l’ultima salita, eccoci all’immenso colpo d’occhio finale. Che meraviglia!

Cremona vista dall’alto mi colpisce perché è uniforme, omogenea nella disposizione di edifici e strade.

Non vedo il fiume Po, oggi distante dal centro storico diversamente che in passato. Il Battistero è l’edificio che mi affascina maggiormente con la sua forma ottagonale, da quassù spicca col suo tetto verdastro su tutta la piazza, diverso dal chiarore leggiadro del Duomo, dall’austero mattone degli edifici civili: il Palazzo comunale e la Loggia dei Militi.

Per essere a metà ottobre questa vista è splendida, soprattutto nella luce del tardo pomeriggio.

E allungando lo sguardo verso nord scorgo una striscia blu in lontananza, è il lago di Garda con dietro la sagoma delle Alpi.

Tutto è meraviglioso, questa visita che può durare da mezz’ora a un’ora è davvero un tempo ben speso durante la visita di Cremona. Indugio durante la discesa e alla fine, tornata in piazza, seppur stanca sono felicissima.