Il mese di febbraio volge al termine, fra appuntamenti classici per fare festa come il carnevale, santi invocati dagli amanti della musica italiana (San Remo) e dagli innamorati (San Valentino). Per chi come me alle folle festanti e alle coppie sdolcinate preferisce l’intimità delle stanze di un museo, a febbraio ci sono state diverse occasioni per riempire occhi e cuore di bellezza.

mostra frida padova

Mostre che aprono e mostre da non perdere, che a breve chiuderanno. Musei allestiti con tanto impegno che meritano di essere visitati anche se rischiano di essere poco visibili, in mezzo all’ampia offerta culturale. A volte questi luoghi sono sul nostro percorso ma per la fretta, o per mancanza di informazioni, li “saltiamo” ed è un peccato. Basta fermarsi un attimo per trovarli e fermarsi, compatibilmente con gli orari di visita (controllate sempre in rete le info aggiornate).

musei civici bassano del grappa

A fine gennaio vi ho portato in giro per mostre fotografiche fra Lombardia e Veneto, ora rimaniamo nella mia regione d’origine e anzi stiamo fuori dalla bellezza sfavillante di Venezia. Nei capoluoghi e in provincia c’è tutto un fermento culturale da scoprire. Leggete tutto, andate a vederle poi ditemi se vi sono piaciute!

MUSEO DELLA MASCHERA ABANO TERME (PD)

Ville e palazzi, abbazie e chiese non mancano nella bassa padovana dove i colli guardano la pianura e il mare. E in alcune ville e palazzi sono allestiti musei particolari, legati al territorio e proiettati fuori, lontano. Uno di questi è il Museo della maschera di Abano Terme. Nome completo “Museo internazionale della maschera Amleto e Donato Sartori” preziosa collezione delle maschere teatrali di Amleto e Donato Sartori, padre e figlio, scultori attivi in Italia e all’estero. Mostra come si fa una maschera e racconta le rappresentazioni teatrali dove sono state utilizzate. Riproduce il laboratorio artigiano e, in piccolo, la storia del teatro. Nei tre piani, fra i diversi percorsi espositivi, alterna la collezione permanente a mostre temporanee. Io ho visto le maschere della Nuova Guinea. Un piccolo museo fuori dal tempo.

museo della maschera abano terme

Home – Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori

MUSEI CIVICI BASSANO DEL GRAPPA (VI)

Io, Canova. Genio europeo è la mostra che dallo scorso ottobre ai musei civici gioca con il geniale scultore. Mette in dialogo in tre sale opere, non solo sculture ma anche disegni, bozzetti eccetera prodotti da Canova, con quadri e sculture di artisti contemporanei e antichi, che hanno fatto la storia della scultura. La Maddalena giacente, recentemente ritrovata e restaurata, sta vicina alla Maddalena penitente. La mostra segue la storia della sua vita, i rapporti con l’Europa e in particolare con la Francia di Napoleone. Ci racconta un altro Antonio Canova. Una grande esposizione con tante opere preziose, da vedere e rivedere, anzi da assaporare lentamente come un vino da meditazione. Visitabile fino al 12 marzo 2023.

musei civici bassano del grappa

I Bassano. Storia di una famiglia di pittori è il titolo della mostra che ha aperto i battenti a dicembre, e si potrà visitare fino al prossimo 2 maggio. Qui i musei civici di Bassano giocano in casa. Per rendere ancor più accattivante la lettura di una storia locale, la storia di quattro generazioni di pittori venuti dalle montagne di Asiago, che hanno dato fama alla cittadina sul fiume Brenta, ai curatori si è aggiunta la mano e la penna di una scrittrice che nei suoi libri gioca con la storia. Scrittrice che ha narrato Venezia per esempio in un libro focalizzato sulle ultime due settimane di vita di un grande pittore veneziano. Lei è Melania Mazzucco (e lui è il Tintoretto). Mazzucco a Bassano ci ha raccontato la sua parte alla conferenza stampa di presentazione della mostra. La sua penna leggera si legge accanto ai quadri esposti, ai libri antichi, all’arte sacra. Aggiunge fascino e curiosità di approfondire un periodo storico di cambiamenti fra Italia ed Europa, fra ‘500 e ‘600.

https://www.museibassano.it/it/mostre/in_corso

MUSEO DEL TERMALISMO MONTEGROTTO TERME (PD)

Aperto da quasi due anni, il museo del termalismo di Montegrotto terme è uno spaccato storico e archeologico, raccontato modernamente. Le calde acque termali ne sono il filo conduttore: utilizzate sin dal tempo dei Romani, oggi fonte di salute e benessere per l’intera area. Postazioni multimediali, pannelli e video affiancano i ricchi cimeli dei vicini scavi archeologici, tuttora in corso (e vorrei visitare pure quelli). Il percorso espositivo è fatto bene e credo che sia interessante per tutti, a tutte le età. Proprio una bella sorpresa in un panorama museale generale a volte concentrato sulla sostanza, e poco attento alla forma, al messaggio che vuole trasmettere ai visitatori.

museo del termalismo montegrotto terme

https://www.museodeltermalismo.it/

CENTRO CULTURALE SAN GAETANO PADOVA

Frida Kahlo e Diego Rivera, la collezione Gelman. Centro culturale altinate San Gaetano fino al 4 giugno 2023. Dal 14 febbraio giorno di San Valentino, Frida e Diego sono in mostra a Padova. Li hanno presentati in pompa magna sindaco, assessori, curatori in una conferenza stampa affollata e colorata dai quadri e abiti tradizionali esposti, ma anche da tante immagini in bianco e nero che mi hanno colpito. Intensi sguardi, amori complicati, corpi in mostra con le loro cicatrici e dolori. Tante cose si vedono nei quadri di Kahlo e Rivera, ritratti e autoritratti, paesaggi e nature morte. Sullo sfondo c’è la storia che fa il suo corso in Messico nei loro anni travagliati, l’America prima e dopo la guerra. L’Europa è il luogo da dove vengono il padre della Kahlo e i Gelman, l’Europa è oggetto di un lungo viaggio ispiratore di Rivera che è passato per Padova e dalla Cappella degli Scrovegni ha tratto ispirazioni. Per il movimento detto muralismo in generale, e in particolare per le sue opere che raccontano storie per immagini, con funzione didattica.

Ps se avete visto il film Frida del 2002, con Salma Hayek e Antonio Banderas protagonisti, ditemi cosa ne pensate. L’hanno presentato in anteprima alla mostra del cinema di Venezia ma non mi è piaciuto, è un filmetto americano dove tutti recitano in inglese e non ha reso per nulla le storie e atmosfere che cercavo

COLLEZIONE SALCE TREVISO

Moda e pubblicità in Italia. 1890 – 1950. Sapevate che nel 1917 la rinascente di Milano è andata a fuoco e nel 1921 è stata inaugurata, con una nuova sede e il nome attuale? Prima per oltre 50 anni era stata la Rinascente dei fratelli Bocconi. C’è lo zampino di Gabriele D’Annunzio in questa storia che potete vedere a Treviso nella mostra appena aperta sulla pubblicità. Uno sguardo sul linguaggio della comunicazione a cavallo fra 800 e 900 anni di sviluppo e cambiamenti sociali, anni di guerre ma pure di crescita e consapevolezza, femminile soprattutto. Dei marchi allora famosi ora resistono solo alcuni, tra i primi Mele a Napoli poi Merlo a Cremona. Borsalino ad Alessandria. Cambiaghi a Monza. Rossetto a Padova. Barbisio a Bologna. Zingone a Roma. Sanguineti a Milano. Cervo a Sagliano Micca vicino a Biella. Fino al 30 aprile 2023.

collezione salce treviso

A Santa Margherita ci sono le mostre temporanee, a San Gaetano la collezione permanente. Siamo in centro a Treviso in due ex chiese, ora adibite a sedi museali e per mostre. La pubblicità di una volta si mostra con colori accesi e lancia messaggi chiari, dall’Italia al mondo intero. Il cibo è molto rappresentato nei marchi storici del passato, poi trovate birra vini e liquori, ma anche prodotti chimici, lampadine, saponi, pneumatici. Qualche nome? Adria. Dreher. Tobler. Carpano. Cora. Luxardo. Strega. Philips. Martini. Isolabella. Cinzano. Dante. Collezione Salce è museo nazionale, la maggiore raccolta sulla grafica pubblicitaria in Italia, conta più di 24000 pezzi donati allo stato italiano, come lascito testamentario, da Nando Salce nel 1962.

collezione salce treviso

http://www.collezionesalce.beniculturali.it/

MUSEO BAILO TREVISO

Antonio Carlini il maestro di Arturo Martini in mostra al Museo Bailo fino al 5 marzo 2023. Qui si trova uno spaccato di arte e storia fra Ottocento e Novecento, fra Treviso e il Veneto. Il maestro (Martini) e l’allievo (Carlini) si passano il testimone e producono opere plastiche piene di colore e di luce. A due dimensioni come acquerelli e affreschi, a tre dimensioni come le loro tante sculture. Prodotte per essere belle e utili con diverse tecniche e materiali, con aziende locali di pregio fra cui spicca la Fornace Gregorj. Carlini studia all’accademia di belle arti e poi da insegnante trasmette agli allievi il suo stile didattico. Si ispira all’arte antica e alla storia di Treviso. Nella mostra allestita al piano terra si vedono opere sue e di Martini. Arturo Martini è presente pure in una sezione dedicata. E al piano superiore con la collezione permanente. Arte contemporanea di grande valore e spessore, dagli impressionisti alle avanguardie. Carlini è stato attivo anche sul territorio, suoi sono il Monumento ai caduti di Cornuda e Zero Branco, e molte opere commemorative (medaglioni, monete, statue, busti, bassorilievi) dedicate a personaggi dell’epoca come Garibaldi, Cavallotti, Umberto I, in gesso, bronzo e altri metalli Questo museo, aperto nel 1888, è stato fondato dall’abate Luigi Bailo. Dai depositi museali sono emerse opere dimenticate, ora esposte sia qui sia a Santa Caterina.

https://www.museicivicitreviso.it/it/le-mostre/le-mostre/le-mostre

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