Nel mio viaggio brevissimo di soli cinque giorni in Arabia Saudita, nel marzo 2023, ho visitato la capitale Riyadh e un paio di città a est, fra cui Dammam capoluogo della provincia orientale. Era un viaggio misterioso a destinazione sconosciuta, in compagnia di WizzAir promotrice del concorso che metteva in palio i voli, e di Visit Saudi ente del turismo saudita. Pure i miei compagni di viaggio erano sconosciuti tranne Simonetta, la mia più fedele amica blogger e spacciatrice di viaggi premio (ha vinto lei il viaggio). Quindi non mi sono preparata ad effettuare determinate visite e sono arrivata a destinazione con curiosità e inconsapevolezza.

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Bella sensazione, non me lo sarei aspettata anche se molti luoghi alla fine sono risultati familiari, in quanto simili agli altri due paesi della Penisola Arabica che ho visitato anni fa, Yemen e Oman, che rimangono due dei viaggi preferiti di tutta la mia vita. Quindi ancora le informazioni di questo articolo che state leggendo – metto le mani avanti – dovrebbero “solo” farvi voglia di viaggiare. Spero che vi servano, quando deciderete di andare in questo paese magico e controverso, attaccato al suo passato e proteso verso il futuro.

Non troverete tanti numeri precisi ma indicazioni di massima, a grandi linee le cose da sapere prima di partire. Non pretendo di esaurire i molti aspetti di un viaggio in Arabia Saudita, soprattutto a fronte di una visita così breve. Per il resto ci sono le guide. Ho usato la Lonely Planet del 2020 in attesa che esca la nuova edizione, spero presto. Buona lettura e buon viaggio in Arabia Saudita!

DOVE SIAMO

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L’Arabia Saudita ha oltre 30 milioni di abitanti e occupa una superficie di oltre due milioni di kmq, è il paese più esteso della penisola arabica ed è bagnata dal Mar Rosso a ovest e dal Golfo Persico a est. In virtù della sua posizione e dimensioni, praticamente confina con tutte le altre 8 nazioni della penisola e non solo. A nord con Giordania e Iraq, a sud con Yemen e Oman. Questi sono quelli che io chiamo i “paesi grandi”, poi ci sono i paesi del Golfo, quelli piccoli, da nord a sud: Quwait. Bahrein. Qatar. Emirati Arabi Uniti. Le città principali sono la capitale Riyadh a est, con oltre sette milioni di abitanti, Jeddah, la Mecca e Medina a ovest.

CLIMA – QUANDO ANDARE

Il clima è caldo secco e desertico all’interno del paese, con inverni rigidi sulle montagne e tiepidi a bassa quota e sul mare. Elevata escursione termica giorno / notte. Il nostro inverno e le mezze stagioni sono migliori per visitare l’Arabia Saudita prima della torrida estate. Nei mesi più caldi, diciamo da maggio a settembre, si superano tranquillamente i 40 gradi e per quanto sia caldo secco è più difficile da sopportare. Inoltre se ci andate per turismo, molte attrazioni sono chiuse proprio per il caldo. Probabilmente passerete la giornata in locali chiusi con l’aria condizionata a palla. Vestitevi di conseguenza, abbigliamento adeguato pure per rispettare i costumi del paese, culla dell’Islam.

DOCUMENTI

Passaporto con almeno 6 mesi di validità, controllate sul sito Viaggiare sicuri la situazione aggiornata incluse le informazioni sul Covid. NON occorreva il Greenpass (a marzo 2023). Visto da compilare online, con una spesa di circa 130 euro, oppure al vostro arrivo (con una lunga fila).

Patente internazionale. Validità tre mesi dopo di che è necessaria la patente saudita.

Assicurazione viaggio – consigliata.

COME ARRIVARE

Siamo giunti per via aerea in Arabia Saudita con un comodo volo diretto Wizzair in partenza da Venezia.

COME MUOVERSI CON I MEZZI PUBBLICI

In Arabia Saudita ci sono bus che collegano le principali città. A Riyadh c’è una metro nuova, tuttora in costruzione. I treni funzionano solo nella parte orientale del paese e molte vecchie ferrovie, soprattutto a ovest, sono in stato di abbandono.

CARBURANTE E COSTI

La benzina costa circa mezzo euro al litro, molto meno dell’acqua!

SICUREZZA

Nessun problema o disagio, paese sicuro anche se noi siamo stati solo pochi giorni, e super protetti dall’organizzazione WizzAir e Visit Saudi.

REGOLE DI COMPORTAMENTO

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Sono poche e semplici le regole da rispettare – l’Arabia Saudita è il paese dove Maometto è vissuto e ha predicato. Abbigliamento rispettoso vale soprattutto per le donne, vuol dire gambe coperte meglio dei pantaloni corti, portare con sé un foulard, rispettare le regole. Per esempio non fare foto se ci sono i cartelli di divieto. Chiedere il permesso per fotografare le persone, che non sempre lo gradiscono.

Nonostante l’Arabia Saudita sia un paese musulmano ne troverete diversi aspetti moderni e una gran voglia di modernità, in ampie fasce della popolazione, specialmente fra i giovani e nelle città. Se fino a una decina di anni fa – e ne hanno molto parlato sui media internazionali – le donne vivevano all’ombra degli uomini e non potevano fare praticamente nulla da sole, ora qualcosa sta cambiando. Oggi le donne saudite possono guidare e muoversi da sole, magari con altre donne, uscire a mangiar fuori eccetera. Nelle due città che abbiamo visitato le troverete spesso in giro, addirittura senza velo.

Nei luoghi più remoti sicuramente siamo più “indietro” e la strada per l’emancipazione femminile è ancora lunga, ma forse è stata imboccata la via giusta, io me lo auguro e seguirò con passione i prossimi traguardi. Questo combacia con alcune parole che ho usato lo scorso anno, curiosamente, al mio ritorno dalla piccola Albania. Il fatto che siamo in un paese musulmano non significa che che tutte le donne vanno in giro coperte da capo a piedi, o velate. Né che i giovani sono necessariamente più liberi o libertari rispetto a costumi e consuetudini, non c’è una regola, in città o nei paesi.

COME COMUNICARE

Per chi non parla arabo (!!!) è facile comunicare in inglese, lingua parlata da tutti coloro che hanno a che fare con gli stranieri. Turisti o lavoratori che siano.

VALUTA, CAMBIO, PAGAMENTI

EURO – RIAL circa 1:4, la carta di credito è accettata quasi ovunque.

BUDGET GIORNALIERO

Siamo in un paese che ha aperto le porte al turismo alla fine del 2019 ed è tuttora poco preparato ad accogliere la gente. Non è questo un difetto, la genuinità araba è un pregio, bisogna solo prendere le misure e imparare gli uni dagli altri. La calda ospitalità dei Sauditi scalda il cuore dei visitatori. Detto questo, l’Arabia Saudita è un paese caro, difficilmente spenderete meno di 100 euro al giorno per mangiare e dormire, la mera sopravvivenza. Più i trasporti e le visite.

INTERNET

Al nostro ingresso in Arabia Saudita abbiamo tolto il roaming dati e voce, interrompendo le comunicazioni telefoniche. Ci siamo affidati ai wifi dei locali e dei pullman, o nei ristoranti e hotel, che funzionavano quasi sempre. Alcuni di noi hanno acquistato una SIM locale per essere sempre connessi e pronti a postare.

PASTI – DOVE MANGIARE

Noi siamo stati coccolati in hotel di lusso dove a colazione avevamo tutto quello che potevamo desiderare, dolce e salato, occidentale e asiatico, bevande calde e fredde da buffet lunghissimi e fornitissimi a cui attingere. Tante cose buone e fresche, sane e meno sane (fritti per esempio). Verdure. Formaggi. Uova ecc. Da bere caffè espresso o americano o arabo. Tè e tisane. Succhi e frutta fresca.

Abbiamo consumato pranzi e cene sempre da sontuosi buffet, o serviti al tavolo. Ogni pasto inizia dai mezzè, il meglio per me della cucina medio orientale. Datemi samosa, felafel, hummus, riso, lenticchie e mi farete felice. Ma io non faccio testo che dopo di quelli non mangerei più nulla. Poi spesso c’erano grandi vassoi con grandi pezzi di animali (agnello, cammello, pollo) o tranci di pesce, cotti al forno o stufati. Per chi non vuole mangiare carne ci sono tanti piatti in teoria, vegetariani o vegani. Il problema è capire quali sono e cosa c’è dentro. Ci sono pochi cartelli in inglese e pure chiedere ai camerieri, a volte, era faticoso.

Zero alcolici l’ho già scritto? Regola rigida che vale in tutta l’Arabia Saudita, non si trova nulla da bere nemmeno negli hotel e in aeroporto. Poco male, un sano detox fa bene ogni tanto, per qualche giorno.

HOTEL E RISTORANTI

Hotel Radisson blue Riyadh è un business hotel classico, dentro è uguale a tutti gli altri della catena. Fuori invece con i suoi (soli) 11 piani svetta fra gli edifici moderni del quartiere residenziale, il ministero della difesa è proprio di fronte a noi. Vietato fotografare quest’ultimo e pure la vicina fermata della metro. Tutto il resto è il tipico panorama della capitale saudita. Lunghissimi viali di asfalto, senza semafori per km, dove le auto passano senza strombazzare. Siamo stati qui da mercoledì a venerdì, il giorno festivo per i musulmani, quando tutto è più tranquillo, anche le strade. Di solito il traffico infernale dilata i tempi degli spostamenti e tra un luogo e l’altro a volte stiamo un’ora a bordo. Appena entriamo nella nostra enorme camera all’ultimo piano, troviamo la TV accesa che trasmette il pellegrinaggio alla Mecca. Apprezziamo soprattutto il bollitore con tè e tisane.

Beirut Khanum Riyadh è l’elegante ristorante libanese, con musica dal vivo, che abbiamo provato per la seconda cena. Si trova al Boulevard Riyadh, ampia area commerciale dove si susseguono locali per bere e mangiare, attorno a un grande bacino artificiale con fontane e giochi d’acqua. Qui (udite udite) troverete da sole, e persino senza velo, molte donne Saudite. Hummus top anzi toppissimo poi tante mezzè fatte bene che poi non avrei più mangiato nulla. Succo fresco di melagrana per me. Mango per Simonetta. Atmosfera elegante che poi è diventata informale. Non so se fosse per noi, ma i camerieri hanno iniziato a cantare e ballare, fare il trenino e invitare noi commensali italiani a unirci. Toto Cutugno. Celentano e le vecchie canzoni italiane famose nel mondo, sempre quelle, ma anche cori da stadio e questo per colpa di alcuni “vivaci” compagni di viaggio.

Nadj village Jasamin branch Riyadh è un moderno ristorante su tre piani, arredato in stile arabo e costruito come un antico villaggio. Da fuori ricorda edifici dei vicini paesi arabi. Dentro sembra un caravanserraglio perché si sviluppa attorno al cortile centrale, salite le scale si trovano gli spazi per mangiare, accovacciati sui divanetti colorati. Prima seguiamo una lezione sulla cultura del tè arabo, poi dopo il lauto pranzo a buffet saliamo a vedere il panorama dall’ultimo piano. Infine al piano terreno, dove in una sala è adibita a museo sono raccolti oggetti preziosi e di uso quotidiano: teiere e vasellame, oggetti per la casa, telefoni e libri.

Hotel Intercontinental Al Ahsa ha una sfarzosa lobby, in questo albergo abbiamo dormito venerdì e sabato sera. Ha una fontana al centro e si sviluppa in altezza con una scalinata, marmi e stucchi, fiori e decori floreali che ammiccano alla Francia. Al piano terra c’è anche una piscina con acqua calda, idromassaggio, sauna. Camere e suite su nove piani. La colazione è servita da un enorme buffet e ha diverse isole per la preparazione in espresso dei tanti cibi e bevande. C’è pure un panificio che sforna letteralmente il pane davanti a noi. Eppure la mia colazione qui è stata solo caffè e olive. Zeitun (una delle mie parole arabe preferite).

Per saperne di più:

Sito WizzAir https://wizzair.com/it-it/

Sito Visit Saudi https://www.visitsaudi.com/en

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