La vendemmia 2023 è alle porte e i vignaioli si preparano a settimane di fermento, prima in vigna poi in cantina. Per chi volesse cimentarsi in un’attività da svolgersi all’aria aperta e in compagnia, raccogliere l’uva è una bella opportunità di guadagno per la quale si cercano sempre addetti. Io spero sempre che i produttori ingaggino i vendemmiatori nei limiti della legalità, cioè con retribuzioni regolari e adeguate al lavoro svolto.

Oppure per i non addetti ai lavori come me, e per tutti quelli che vogliono provare per un giorno l’ebbrezza – è il caso di dirlo – di vendemmiare, oggi ci sono diverse modalità di accedere alle cantine che praticano la vendemmia sociale e turistica. Queste sono attività regolate per diverse cantine che hanno abbracciato l’enoturismo, sia come pratica di promozione territoriale, sia di promozione sociale. Vediamone alcune.

Vendemmia turistica 

ilbrolo

Raccolta dell’uva non retribuita di breve durata, è questa in sintesi la definizione legale della Vendemmia turistica. Essa comprende anche la presenza di un tutor a seguire i vendemmiatori e limiti, come la dimensione circoscritta del vigneto adibito a tale pratica. Si paga per partecipare, nel pacchetto è incluso il pranzo con il vignaiolo e si può ricevere in cambio una bottiglia di vino, insomma i frutti del proprio lavoro. La vendemmia turistica, nata in Piemonte e Toscana, inizia ora a vedersi anche in altre regioni italiane come il Friuli Venezia Giulia. Può essere abbinata a un soggiorno presso la vigna o agriturismo collegato. Questo è un ribaltamento dei termini del lavoro che non capisco fino in fondo, ma innanzi tutto non è un lavoro e poi interessa di sicuro molte persone. Fra un paio di mesi vedremo come sarà andato.

Per sapere le cantine che sono pronte ad accogliervi per la vendemmia turistica consiglio di seguire i portali dedicati, che per me sono principalmente due. FIVI e MTV. Sapete cosa sono? Federazione italiana vignaioli indipendenti e Movimento Turismo del Vino. Quest’ultimo è da trent’anni promotore delle Cantine aperte che, con il loro grande successo, sono diventate più di un evento nel corso dell’anno come Calici di stelle che si svolge di solito ad agosto e, alla fine della stagione, Benvenuta vendemmia. Seguite sul web le informazioni, a livello nazionale e regionale, per restare aggiornati sulle loro iniziative.

La vendemmia didattica e la vendemmia dei bambini sono iniziative analoghe, che dovrebbero servire (anche ai più piccoli) a imparare i rudimenti del mestiere, immergersi nel mondo dell’uva e del vino e – perché no – metterci mani e piedi. Chi non ha sognato almeno una volta dii pigiare l’uva con i piedi, come si faceva in passato? Confesso che non ho ancora provato tale esperienza, mai dire mai.

Vendemmia sociale e solidale

Se volete coniugare la raccolta dell’uva con la solidarietà, la vendemmia sociale è quello che fa per voi. All’attività in vigna segue un pranzo sociale con raccolta fondi per associazioni impegnate nel sociale, nel sostegno di persone disagiate o malate. Esse stesse partecipano, ho provato tale esperienza nel 2019 a Monfumo TV in Tenuta Amadio e vi assicuro che condividere il pranzo con loro rende felici e fa piacere a tutti quanti.

Vendemmia notturna

Vendemmiare nelle ore più fresche è necessario laddove di giorno si raggiungono temperature elevate, che non fan bene all’uva né a chi deve raccoglierla. Non c’è da stupirsi dunque nel vedere sempre più spesso cantine che con il loro personale escono a vendemmiare all’alba o di sera.

La vendemmia notturna si fa per questo ma in alcuni casi è stata trasformata in un evento da imprenditori illuminati, come la vendemmia notturna al chiaro di luna che da alcuni anni Sarah Dei Tos, titolare de La Vigna di Sarah, organizza a Cozzuolo TV. Dopo la raccolta dell’uva si trascorre una bella serata a suon di musica, assieme a VIP e persone impegnate nel magico mondo del vino.   

Rilassarsi in vigneto

ilbrolo

Due anni fa, il 24 agosto 2021, ho fatto la cosa più semplice: partecipare alla vendemmia anche se solo per un giorno. Ho passato la mattinata alla Fattoria il Brolo a Monterosso di Teolo PD, cooperativa sociale di recente costituzione.

Il brolo comprende una ventina di ettari con vigneto (anche da vitigni resistenti) e gelsi, una filiera (è proprio il caso di dirlo) caduta in disuso che ora è oggetto di studi e ricerche atte a reintrodurla, dare valore alla seta e utilizzarla per prodotti di valore come i fili da sutura e addirittura i gioielli.

La vendemmia è iniziata a metà agosto. Dalle otto di mattina ho raccolto l’uva con una decina di persone. Faceva freddo al primo mattino quando il vigneto era in ombra, poi dalle dieci è arrivato il sole e con lui gli insetti.

Io ho il terrore di quasi tutti, c’erano api e cimici! Ma non erano interessati alla mia presenza, volevano solo succhiare i dolci acini maturi e noi abbiamo potuto continuare a raccogliere i grappoli. A mezzogiorno faceva caldissimo! Vendemmiare è un’attività rilassante e rigenerante che non provavo da due anni e mi piacerebbe ripetere altrove, abbiamo due mesi davanti per farlo!

Conclusioni

Infine c’è una domanda che ci facciamo tutti. Chissà se questa sarà una buona annata!!

Forse è presto per dirlo anche se ogni anno arrivano previsioni, quasi sempre ottimistiche, per la qualità delle uve che saranno raccolte. La quantità delle uve probabilmente è in calo e in sé questo sarebbe un bene ma non sono buone le ragioni del calo, nell’anno in corso ne spiccano due:

  •  il tempo avverso con trombe d’aria e grandinate, che in alcune zone ha flagellato campi e vigneti, distruggendo le viti e l’uva,
  •  gli attacchi di parassiti come la peronospora che si sono sommati a vecchi problemi in vigna, come la flavescenza dorata, difficili da debellare.

Concludo con un doveroso saluto e un augurio a tutti i vignaioli: Buona Vendemmia!!

Inoltre vi consiglio di leggere...

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. Required fields are marked *