Tornata dall’Umbria alla fine di settembre 2023, ho scritto un sacco su questo piccolo viaggio in provincia di Terni. E ho approfondito alcuni temi, come il vino e l’ospitalità, con le persone che mi hanno accolto e ospitato. Lo faccio sempre quando mi trovo bene!

Quando viaggio da sola mi piace così tanto parlare con le persone che cerco ogni scusa per “attaccare bottone” – anche se questo sembra a volte una cosa da pazzi. E continuo a parlarci anche dopo i viaggi! Oltre a salutare e ringraziare chi mi ha ospitato, un rito per me necessario ma che pare in via di estinzione, spesso chiedo qualcosa in più a queste persone. Perché sia un grande albergo o un piccolo B&B sono le persone che ci accolgono, sono le loro attenzioni quando ci aprono la porta di casa che fanno la differenza. L’ospitalità rurale è l’apoteosi per me, proprio per il rapporto che con queste donne e uomini si crea.

casteldellaquila

Con Simona è andata proprio così, dopo un lungo scambio di email per accordarci sulle modalità della nostra collaborazione finalmente sono andata a trovarla con un bel baratto, che ho spiegato come funziona in dettaglio e su di lei ho scritto questo:

Simona ha ristrutturato la casa dei nonni nelle colline in un posto dal nome lunghissimo. Castel dell’Aquila frazione di Montecastrilli.

Ho controllato il nome della frazione perché sbaglio a scriverlo, quasi sempre, vero Simona??

Ora tocca a voi andare da lei, La Zita B&B è bellissimo e vi accoglierà anche se arrivate a piedi! Leggete qui e grazie ancora a Simona padrona di casa squisita!

1 Chi sei – dove ti trovi? Raccontaci qualcosa di te e del tuo lavoro.

Ciao mi chiamo Simona Sciarrini, vivo nella bellissima Umbria in un paese che si chiama Castel dell’Aquila nella provincia di Terni, amo molto viaggiare, conoscere persone e realtà diverse dalla mia. Ho sempre avuto il desiderio di aprire una struttura ricettiva per accogliere turisti ed ospiti di qualsiasi genere, perciò io e la mia famiglia, mio marito Fabrizio ed i miei figli Nico ed Emma, abbiamo deciso di ristrutturare la vecchia casa di famiglia ed aprire il nostro bed & breakfast. Dall’agosto del 2020 (in pieno covid) LaZita B&B è operativo.

2 Da dove vengono i tuoi ospiti? Sono più italiani o stranieri?

I miei ospiti sono soprattutto italiani e di altri paesi europei ( ma in percentuale minore), c’è chi viene per visitare le bellezze dell’Umbria, pellegrini che stanno percorrendo sia l’Antica via Amerina, il Cammino della Luce, (Castel dell’Aquila è una tappa di questo cammino), sia molti altri cammini presenti nella nostra zona. C’è chi viaggia per lavoro e c’è anche chi viene abitualmente perché ama la nostra Umbria e ha amici o parenti in zona.

3 Hai verificato alcuni stereotipi sulle caratteristiche dei visitatori, a seconda della loro provenienza?

Ho notato che gli ospiti che scelgono un soggiornare nel mio B&B, nella maggior parte dei casi, sono persone che cercano il rapporto diretto e familiare con il posto e con le persone che ci vivono, desiderano sentirsi a casa, a prescindere dalla loro provenienza.

4 Raccontaci qualche aneddoto bello o brutto legato al tuo lavoro.

Ce ne sono di aneddoti carini!! Sicuramente ciò che è molto ricorrente e piacevole da ricordare sono le belle chiacchierate durante la colazione fuori all’aperto, una vera long breakfast dove ci si racconta, si ride, si vive.

5 Cosa fa di un ospite una persona speciale, di quelle che a fine soggiorno fa venire voglia di starci insieme più tempo? Si può diventare amici degli ospiti e mantenersi in contatto anche dopo?

Devo dire che con molti degli ospiti che hanno soggiornato al B&B è rimasto un bel rapporto di amicizia, ci si sente ogni tanto. Anche perché spesso e volentieri con molti ospiti – sia durante il soggiorno che nel momento della partenza – trascorriamo del tempo con loro, ci dilunghiamo con piacevoli chiacchierate con tanto di baci e abbracci al momento dei saluti.

6 L’ospitalità si compone di tanti fattori, secondo te quali doti o talenti deve avere chi se ne occupa, e cosa si impara invece lavorando “sul campo”?

Per potersi occupare di ospitalità diciamo che in parte bisogna esserci portati, ovvero essere una persona gentile, sempre disponibile, accogliente, comunicativa. In parte si apprende molto sul campo ad essere più professionale, si impara a capire bene le caratteristiche di ogni tipologia di ospite.

7 Ospitare significa anche uscire, far conoscere le persone e il territorio “dietro” una struttura. In altre parole viaggiare. Come pubblicizzi la tua struttura? Dove vai quando non sei impegnato al lavoro?

Sicuramente con tutti i miei ospiti cerco di fare un po’ da Cicerone per quanto riguarda cosa visitare in zona, esperienze da fare, dove mangiare etc… cosa molto gradita sempre.

Personalmente quando non lavoro e sono in viaggio amo questo tipo di rapporto con la gente del luogo.

8 Consiglieresti a un giovane di occuparsi di ospitalità? SI – NO – Perché?

Sì, consiglio assolutamente ad un giovane di occuparsi di ospitalità (ai miei figli lo dico sempre), è un lavoro appagante, che ti permette di conoscere molte persone, è un po’ come “viaggiare stando a casa”, ti dà molta soddisfazione vedere quanto gli ospiti apprezzino l’impegno e la cura che metto in ogni cosa per far sì che possano trascorrere un bellissimo soggiorno.

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