Se volete passare una giornata all’insegna della cultura in un capoluogo tranquillo del Veneto, Rovigo è la città che fa per voi. Lontana dalle sfavillanti luci di Venezia nonostante si trovi a soli ottanta chilometri di distanza, Rovigo ha intrapreso negli ultimi anni una strada impegnativa con una ricca proposta culturale in generale, di mostre in particolare, collocate al centro della cittadina. Palazzo Roverella e palazzo Roncale sono le sedi espositive che le stanno dando lustro, risalenti entrambi al Rinascimento, in particolare al periodo estense.

Li ho scoperti lo scorso anno e ne sono rimasta compiaciuta, tanto da ripromettermi di approfondire con visite puntuali ai tanti tesori che la circondano, nel resto della provincia.

Nei mesi primaverili sono stata a Palazzo Roverella due volte: la prima in marzo per l’esposizione sulle giostre, uno spaccato su questi giochi “di una volta” visti dal punto di vista artistico e storico (con cimeli in grado di farci tornare bambini) ma anche economico.

Il richiamo all’industria locale è necessario in quanto nel vicino paese di Bergantino si trova il Museo della Giostra, una collezione permanente di sicuro richiamo, non solo per i giovani visitatori. E si producono giostre che vengono esportate in tutto il mondo.

Palazzo Roverella ha ospitato per l’occasione cimeli storici vecchi anche un centinaio d’anni. C’erano giostre e giocattoli in movimento, modellini e quadri, suoni e luci per farci sognare.

E c’erano le immagini di Cartier Bresson, Erwitt, Scianna. Questi grandi fotografi sono scesi in strada nelle loro città per donarci le immagini di giostre, cavalli, luna park, in grado di mostrarci un mondo che nel tempo è diventato sempre più tecnologico ma non ha perso la poesia.

Dallo scorso settembre, e fino al prossimo 26 gennaio, potete venire a Rovigo per soddisfare la voglia di Giappone in una mostra molto speciale il cui titolo, Giapponismo, richiama al Sol Levante e ai molteplici scambi culturali che, dalla metà dell’Ottocento, hanno avvicinato gli europei a questo Paese incredibile.

Nelle quattro sezioni espositive le arti decorative e arti applicate (mobili e vetri per esempio) affiancano la pittura come forme espressive.

Piccole opere dei più grandi maestri impressionisti, non solo quadri ma anche alcuni disegni, dimostrano come questi si siano ispirati proprio al Giappone.

Riconoscerete fra gli altri Toulouse Lautrec e Van Gogh, Gauguin e Klimt, Bonnard ed Ensor e fra gli italiani Balla, Chini, De Nittis.

Il sottotitolo evocativo della mostra, Venti d’oriente nell’arte europea allude a questi legami e mette in mostra tre parole, tre oggetti – simbolo del Sol Levante arrivati sino a noi da quell’epoca.

Si chiamano Onda. Paravento. Ventaglio.

C’è anche esposto Hokusai che così tanto successo riscuote, ora capisco perché.

Di fronte al Roverella, nello splendido Palazzo Roncale continua l’excursus sulla storia della città con una collezione permanente di quadri della scuola veneta dal Quattrocento al Settecento. Opere di Bellini, Palma il Giovane, Carriera, Tiepolo e altri, a cui si affiancano le mostre temporanee.

L’attuale mostra sui manga, visitabile fino a fine gennaio, lascerà il posto alla Quercia di Dante dal 27 febbraio, anteprima delle celebrazioni dantesche. Si tornerà al Roverella da aprile per vedere Marc Chagall e poi da settembre Robert Doisneau, con una serie di eventi in alternanza per dare lustro alla città e al suo rinascimento culturale.

A Rovigo potete vedere tante chicche di storia e arte veneta, consiglio di fare due passi in centro e fermarsi ad ammirare le sue piazze e palazzi, le chiese e le vecchie botteghe di Corso del Popolo, dalle vetrine invitanti.

Confesso di non avere approfondito l’architettura religiosa, inebriata da quella civile e militare.

I miei luoghi preferiti da visitare sono:

Piazza Garibaldi con al centro la statua di bronzo dell’eroe dei Due Mondi.

Piazza Vittorio Emanuele con il Teatro Sociale che spicca su un lato lungo.

Le torri e le porte medievali, quel che resta del castello.

Un cenno a parte merita l’architettura fascista “l’unica cosa buona di un periodo buio della storia italiana”, parole mie.

Il Museo dei Grandi Fiumi introduce il visitatore al territorio più ampio in cui ci troviamo, che fa di Rovigo la “terra tra due fiumi” Adige e Po. La popolazione del Polesine sa che deve convivere con l’acqua e ha sofferto più volte, a causa di disastrose alluvioni alle quali ha fatto seguito, non solo nel 1951, un forte spopolamento.

Questa provincia ha davvero molto da offrire e si può visitare in auto oppure scegliere percorsi lenti, in bici per esempio come ci mostrano le nuove tendenze del turismo, fra scenari naturali e opere dell’uomo.

Il parco del Delta del Po è senz’altro la maggiore attrattiva turistica, un ecosistema naturale da visitare tutto l’anno, personalmente sono più legata a Porto Caleri presso Rosolina dove ho passato tanto tempo in gioventù.

Il principale asse viario e ferroviario ci porta a Padova e Venezia verso nord, a Ferrara e Bologna verso sud, le città a cui Rovigo è collegata da strade e ferrovie con cui intrattiene rapporti secolari. A fronte dei 50000 abitanti del capoluogo altre cittadine sono poco meno popolate.

A ovest vi sono Fratta Polesine con la palladiana Villa Badoer e il museo dedicato al suo illustre cittadino Giacomo Matteotti; Badia Polesine, Lendinara con il suo centro piccolo e squisito.

Verso est prima di arrivare al delta del Po e al mare Adriatico si trova Adria con una storia antica iniziata nel periodo etrusco, proseguita in epoca romana poi con i Barbari, i Veneziani, i Francesi, gli Austriaci, e poi l’Italia. P ossiamo vedere la storia locale e i legami col passato nel Museo Archeologico Nazionale. Siamo sulla Via Popilia Annia, per chi come me ha voglia di camminare.

Essere terra di mezzo è un valore se la popolazione lo capisce, in tal senso le ultime amministrazioni hanno fatto grandi passi avanti nella promozione turistica e valorizzazione delle ricchezze di Rovigo, speriamo che questo processo prosegua e questi sforzi vengano riconosciuti dal grande pubblico.

Link utili:

http://www.palazzoroverella.com/

http://www.polesineterratraduefiumi.it/pagine/home.php

http://www.museodellagiostra.it/mep/it

https://polomusealeveneto.beniculturali.it/musei/museo-archeologico-nazionale-di-adria/

https://www.parcodeltapo.org/

Inoltre vi consiglio di leggere...

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. Required fields are marked *