Trieste per definizione è la città italiana del caffè e ha a che fare da secoli con il caffè. Andare a Trieste a vedere una mostra su quella che, fra l’altro, è una delle mie bevande preferite, è stato super interessante. Lo scorso 7 settembre al Salone degli Incanti ha aperto “Hausbrandt e Trieste. Cultura e commerci mitteleuropei 1892 – 1923”. Promossa dalla fondazione omonima assieme al Comune di Trieste, la mostra è visitabile fino al 22 ottobre. In conferenza stampa si è parlato delle due grandi famiglie, Hausbrandt e Illy, che hanno legato il proprio nome alla storia del caffè e con le loro attività hanno dato lustro alla città di Trieste. Sono partiti insieme alla fine dell’Ottocento per poi prendere ciascuna la propria strada.

Hausbrandt

Un ricco programma di incontri e aperitivi in musica è previsto durante l’intero periodo espositivo in questa che si preannuncia come una kermesse ricca di colori e profumi. L’esposizione temporanea è ben valorizzata nel Salone degli Incanti con i suoi ampi spazi, con la luce che entra dalle vetrate e mostra da una parte il mare, dall’altra il centro dove vi attendono i caffè storici per un tuffo nella storia di Trieste.

Salone_degli_incanti

La mostra è articolata in tre sezioni: Storia. Territorio. Tecnica.

Hausbrandt

Storia

Molti artisti hanno “colorato” il marchio Hausbrandt e con il loro talento lo hanno fatto conoscere nel mondo. Metlicovitz prolifico cartellonista. Luciano Biban e Robilant pubblicitari con lo sguardo rivolto al futuro. Martino Zanetti chiamato a proiettare Hausbrandt nel futuro. 

Territorio

Visitare Trieste significa fare un tuffo nella cultura mitteleuropea e nella storia recente dell’Italia. Immagini e disegni nella mostra raccontano la sua lunga storia di commerci, di incontri fra religioni e popoli diversi, di merci preziose (incluso il caffè) che giungevano e giungono al porto di Trieste per essere smistate alle loro destinazioni finali. 

Tecnica

La tecnologia e il design vanno a braccetto nel processo di torrefazione e macinazione, mentre fare il caffè è un’arte, soprattutto al bar. La pubblicità e il marketing sono essenziali per venderlo. Hausbrandt nella mostra di Trieste ci mostra come lo fanno, da 130 anni.

Come arrivare

Piazza_unita

Sono andata a Trieste in treno, dalla stazione ferroviaria ho passeggiato verso il lungomare e il Molo Audace per arrivare al Salone degli Incanti. Prima di rientrare in stazione ho bevuto al Caffè degli Specchi nella vicina Piazza Unità, il salotto buono di Trieste, che si contende con Antico Caffè San Marco il titolo di caffetteria storica. Consiglio di provarli entrambi per trarre le vostre conclusioni. 

Il racconto della giornata sulla mia pagina Facebook Gamberetta Travelblog

[Hausbrandt e Trieste. Cultura e commerci mitteleuropei 1892 – 1923 una grande mostra ai nastri di partenza]

Oggi al salone degli incanti sono stata alla #conferenzastampa e ho avuto la conferma che Trieste è non solo la città del caffè per antonomasia, e il primo porto di arrivo europeo assieme ad Amburgo delle preziose bacche verdi. Ma è molto altro! La storia della città di Trieste è intimamente legata al caffè e qui, alla fine del XIX secolo, è nata l’industria del caffè grazie a due signori di nome Hausbrandt e Illy, le cui aziende seppur molto diverse, sono tuttora due simboli del caffè. E del made in Italy! Perché oggi, attorno alla bevanda scura che accende le nostre giornate, ruotano tante cose (come arredamento e design) che in parte potete vedere in mostra. Dal 9 settembre al 22 ottobre qui al salone degli incanti, ingresso gratuito. 

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