Sarà stancante, ma partecipare a una fiera è quanto di più bello ci sia nella mia lunga vita di lavoro, e in viaggio per lavoro. Di solito – o per la maggior parte delle mie fiere – sono stata all’interno di uno stand ad accogliere visitatori in generale, e clienti in particolare. E questo è partecipare, diverso e altrettanto utile è andarci da visitatore.

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Nel maggio 2023 ci sono stati due eventi fieristici in pochi giorni: MACFRUT a Rimini, dal 3 al 5 maggio, e TUTTOFOOD a Milano dal 8 al 11 maggio. Di rilievo internazionale, con molti padiglioni occupati dal meglio delle produzioni vegetali nel primo caso, ortofrutta cereali e legumi. Di alimenti e bevande nel secondo caso, inclusi macchinari e servizi. Ho dedicato un giorno di visita a ciascuna fiera, ho portato a casa alcune decine di biglietti da visita di aziende, principalmente venete ma pure di altre parti d’Italia, e alcune straniere. Ho scritto a ciascuno di loro e ora li sto sentendo.


Incontrarsi alle fiere

Ci sono stati momenti di incontro negli spazi fieristici, non solo ho assaggiato tutto ciò che attirava la mia attenzione, soprattutto vegetali. Ho anche visto tante persone a me note, il grande valore aggiunto delle fiere, più importante della qualità e bontà dei prodotti esposti. Le relazioni sono il motivo principale per cui andiamo in fiera, e sono anche il motivo per cui alimenti e bevande non finiranno mai di essere esposti alle fiere. Per fortuna! C’erano vari vip, chef e personaggi invitati ad allietare e intrattenere i visitatori. E ho trovato vecchi clienti che nei 30 anni di mia frequentazione hanno cambiato pelle più volte, si sono evoluti e sono arrivati fino a oggi. Infine professori e compagni di università. Fuori dalle fiere continuavano gli incontri, la festa, la condivisione.

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Perché visitare le fiere sul cibo

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Con gli espositori abbiamo parlato del mio lavoro, della possibilità di fare rete per crescere insieme, trovare nuovi clienti e fornitori, vendere e comprare, supportare il tessuto produttivo locale. Ma abbiamo anche trattato argomenti molto più “grandi” quali:

  • l’impatto dei cambiamenti climatici sulle produzioni agricole,
  • la reperibilità di materie prime (soprattutto cereali e legumi),
  • la congiuntura mondiale e le sue ricadute sui prodotti trasformati, produzione e commercializzazione.


A chi pensava che bastasse lasciarsi la pandemia alle spalle per ricominciare a vivere come una volta, dico che NO: il mondo è cambiato e pure noi dobbiamo pensare a produrre e consumare in modo davvero consapevole, al di là delle etichette sui prodotti che facciamo e che compriamo, è responsabilità di tutti ai vari livelli delle filiere. Questo a partire dalla produzione primaria e dal fatto che siamo tutti collegati, uniti da un filo sottile. 
I campi coltivati e gli allevamenti, anche se stanno a migliaia di chilometri da noi, portano delle conseguenze fino a noi. Dobbiamo rendercene conto e agire di conseguenza. Diminuire o azzerare il consumo di carne o pesce, o diventare vegani quindi adottare un’alimentazione a base vegetale, sono delle scelte per alcuni, delle necessità per altri, e tendenze in atto che saranno sempre più presenti nella nostra società. Credo che sappiamo cosa facciamo nell’atto di mangiare e bere. Io non sono molto brava e procedo per piccoli passi verso tale traguardo, ascolto tutti e cerco di rispettare le scelte di tutti.

 Macfrut Rimini 3 – 5 maggio 2023

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A Rimini ho scoperto che questa è decisamente la MIA fiera, grazie al tripudio di ortofrutta, cereali, legumi, tutti i prodotti vegetali esposti. Armocromia elevata all’ennesima potenza, per usare un termine oggi abusato. 
Servizi, tecnologie, istituzioni italiane e internazionali completano la ricca offerta in fiera con rappresentanti di tanti paesi del mondo, venuti qui a promuovere le ricchezze delle loro terre. Un tripudio di colori appunto, e pure tanti sapori visto che ho assaggiato di tutto. 
Dalla regione partner “Calabria straordinaria” non potevano mancare i succhi di agrumi, bergamotto in testa. Poi fra i sapori esotici datteri egiziani e caffè venezuelano. Vicino a noi le chips di zucca ma anche cose normali come pomodori e finocchi, anguria e melone. Evviva il mondo veg e green!

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TuttoFood Milano 8 – 11 maggio 2023

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Questa è una fiera talmente grande che in un giorno ne ho visto solo una parte. Tra le aziende italiane e internazionali ho trovato tendenze consolidate e nuove tecnologie per produrre cibi e bevande sane. 
C’è molta attenzione agli imballaggi e ai materiali in genere. Le filiere scontano i problemi che affrontiamo ogni giorno, i costi dell’energia e le carenze idriche per esempio, con la conseguente minore reperibilità di alcune materie prime. Come il riso e il mais. Cosa troveremo sulle nostre tavole nei mesi a venire?
Lunedì sera, alla fine del primo giorno di fiera, sono stata con due amiche da Giusti boutique a Milano, affollato fuori e dentro il locale, per il TuttoFood after party. Siamo in via Spadari a un passo dal Duomo, ospiti di un evento in occasione della grande kermesse milanese del cibo. In quello che è molto di più di un negozio gourmet, un libro aperto sui 400 anni di storia di Acetaia Giusti, il primo e più antico produttore di aceto balsamico di Modena.

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C’è tanto del suo glorioso passato, tanto legno, tante belle bottiglie da collezionare e tanto altro ancora! Grazie per l’invito e complimenti anche al banqueting che ci ha deliziato con i suoi gusti emiliani: finger food e gustosi piattini, ovviamente a tema aceto balsamico Giusti. E con una selezione attenta di vini bianchi, rossi, spumanti. Indovinate cosa ho assaggiato io?? 

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